
Un lungo calvario quello nel quale si sono trovati Luigi Mercurio, Antonio Grandinetti (nella loro qualità di assessori del Comune di Nocera Terinese all’epoca dei fatti contestati) e Domenico Bruni (Comandate della Polizia Municipale dello stesso comune- nella foto).
Tutto era nato nel lontano 1999/2000, da una indagine interna condotta dall’allora commissario di Governo Sebastiano Cento diretta a verificare la corretta tenuta della contabilità dell’Ente
Un lungo calvario finito con una definitiva assoluzione
Il collegio della VI Sezione penale della Suprema Corte di Cassazione Presieduta dal Tito Garriba, ha accolto le conclusioni Procuratore Generale Giuseppe Volpe il quale ha chiesto , di “annullare senza rinvio perché il fatto non sussiste e con revoca delle statuizioni civili, la sentenza della Corte d i Appello n° 276/10 dell’11 dicembre.
Già tale Corte aveva deciso circa “l’insussistenza in fatto e in diritto del reato di peculato originariamente contestato”, ma aveva ritenuto sussistente il delitto di abuso di ufficio, benché prescritto.
Ma tale assunto secondo la Suprema Cassazione era inficiata da un “..errore di prospettazione in diritto”, essendo la conseguenza di “..una erronea valutazione del costituire i fatti contestati il reato di abuso di ufficio” che renderebbe la relativa motivazione “..assai carente sulle circostanze di fatto che fonderebbero l’illecito”.
In sostanza secondo la Suprema Corte si è travisato “ il contenuto della norma penale di cui all’articolo 323 c.p. riconoscendole il contenuto di generica sanzione dell’errore amministrativo”.
Soddisfatti gli imputati
Soddisfatti i loro legali avvocatessa Fernanda Gigliotti per Luigi Mercuri ed avvocato Michele Manfredi Gigliotti per Antonio Grandinetti e Domenico Bruni.
L’avvocato Fernanda Gigliotti in merito ha dichiarato “Una sentenza di assoluzione piena, quindi, che ristabilisce la verità dei fatti e l’onorabilità delle persone coinvolte e che evidenzia l’assoluta correttezza del comportamento di Luigi Mercuri, di Antonio Grandinetti e di Domenico Bruni nello svolgimento delle loro funzioni. Si pone con ciò fine ad un lungo ed ingiusto calvario processuale che ha segnato profondamente non solo la vita delle persone coinvolte nel procedimento, ma che ha fortemente condizionato i risultati elettorali e gli assetti politici ed amministrativi nel comune di Nocera Terinese degli ultimi 14 anni”.
Ludopata e/o delinquente?
Un giovane di 25 anni D.C.B. picchiava i genitori ed estorceva loro denaro per poter giocare alle macchinette mangiasoldi. Accertati diversi episodi di violenza e disposto l'allontanamento da casa
Picchiava i genitori ai quali estorceva denaro per giocare alle slot machine.
Il protagonista è un giovane di 25 anni di Lamezia Terme al quale gli agenti della polizia di Stato hanno notificato un provvedimento di allontanamento dalla famiglia.
Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari, Barbara Borelli, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Domenico Galletta, e si è reso necessario dopo i numerosi episodi di violenza compiuti dal giovane ai danni dei genitori.
Il giovane, disoccupato e dedito al gioco d’azzardo, ha più volte aggredito i genitori per estorcergli somme di denaro.
In un’occasione il giovane aveva chiuso la madre a chiave in una stanza, minacciandola di non aprire se non gli avesse consegnato la somma di denaro richiesta.
I due genitori stanchi di subire le violenze da parte del figlio, dopo l’ennesima lite, hanno deciso di presentare denuncia agli agenti del commissariato di Lamezia Terme.(ANSA).
Lamezia Terme, 17 maggio 2014 Un giovane di 31 anni, Agostino Cerminara, parcheggia lo scooter nelle adiacenze del supermercato Conad nella centralissima via Piave.
Entra dentro armato di pistola e con ancora in testa il casco integrale.
Sono le 11,30 di oggi 17 maggio.
Si avvicinato alle cassiere ed intima loro di consegnare i soldi.
Panico tra i dipendenti e gli avventori.
Ma nei pressi un ispettore della Polstrada,libero dal servizio che si trovava nel supermercato per fare la spesa che lo arresta.
Subito dopo sono arrivate altre pattuglie della polizia che hanno portato via il rapinatore.
Secondo quanto si è appreso, lo scooter Piaggio X9 con il quale Cerminara è giunto in via Piave, è stato rubato nel mese di agosto dello scorso anno.
La pistola usata dal 31enne, una calibro 6,35 con matricola abrasa è stata sequestrata.
Cerminara, secondo quanto disposto dal Pm, Luigi Maffia è stato rinchiuso nel carcere di Catanzaro.