Uno di questi sarà certamente Monsignor Calogero Peri un grande Vescovo che ha dichiarato che intende aprire le chiese per ospitare i migranti.(Nella foto abbracciato dal Papa)
Non è la carità cattolica od umana a guidarlo quanto una vera e propria posizione politica.
Non sappiamo se monsignore Peri intenderà candidarsi alle prossime elezioni in un partito dei migranti, per cambiare e leggi italiane alla sua visione del mondo.
Ovviamente inizierà dalle leggi italiani perchè in Italia alla Chiesa è quasi tutto possibile.
E forse, poi, farà proseliti nelle altre chiese europee invitando tutti gli altri vescovi ad ospitare i migranti nelle loro chiese.
E, perché no, nei conventi semi disabitati.
Monsignor Peri in questa sua posizione parte affermando che in Italia “Abbandonare i cani è reato, farlo con gli umani è legge”.
Forse il paragone tra cani e migranti è esagerato.
Ma non è nostro!
Il vescovo, comunque, contesta il provvedimento per la sicurezza e lo fa su Avvenire il giornale stampato con i soldi degli italiani( guarda un po’).
Secondo il vescovo il provvedimento non prevede che venga accolto in Italia chi ha fatto richiesta di permesso di soggiorno per motivi umanitari.
E siccome entro l'11 dicembre, 90 persone della struttura di Mineo, la più grande l'Italia, finiranno in strada si impegna ad aprire “anche le chiese per alloggiare queste persone"
Ovviamente a spese della chiesa.
Una scelta coraggiosa ed eticamente felice.
Una scelta che lo candiderà alla attenzione del mondo intero come altri in Italia che una volta sono stati indicati tra i 50 leader più influenti del mondo e che ora sono stati scoperti dalla magistratura.
Vi confessiamo che apprezziamo fortemente monsignor Peri, ovviamente sperando che non succeda quanto successo con la nave Diciotti i cui migranti sono stati portati per poche ore a Rocca di Papa e poi sono misteriosamente scomparsi senza che chi ne aveva assunto la responsabilità della assistenza se ne sia più curato ( La CEI)
Noi lo apprezziamo perché finalmente la chiesa decide di fare carità con i propri soldi e non con quelli dello Stato italiano.
E siamo anche certi che tanti altri vescovi seguiranno questo nobile esempio assistendo tutti i migranti che lo Stato non ospiterà più nei CARA nelle strutture della Chiesa con i soldi dell’8x1000.
La Repubblica, l‘importante giornale italiano di sinistra, esordisce dicendo che “Roma (è) sempre più cattiva e sempre più razzista”.
Lo ha detto parlando di una rom pestata davanti alla figlia per un tentato furto.
Alla Repubblica osiamo chiedere se avrebbe parlato comunque di una città e di uno Stato sempre più cattivi e sempre più razzisti se il furto ci fosse stato.
Alla Repubblica osiamo chiedere se ritiene che sia giusto rubare.
Alla Repubblica osiamo chiedere se ritiene che questi Rom che rubano sempre, a tutti, comunque e dovunque, siano un esempio da additare ai romani ed agli italiani.
Alla Repubblica osiamo chiedere se sa che i rom per lo più anche quando arrestati non restano in carcere ed escono immediatamente in nome di una tolleranza inaccettabile che se estesa renderebbe le nostre città e la nostra Italia pericolose ed invivibili.
Alla Repubblica osiamo chiedere se avrebbe usato lo stesso trattamento per una ragazza italiana, chiamando “cattivi e sempre più razzisti”coloro che contestano apertamente questi comportamenti e se abbia consapevolezza che questa sinistroide tolleranza non possa essere l’inizio della fine della nostra civiltà.
Alla Repubblica osiamo chiedere di farsi promotrice della totale e definitiva chiusura delle carceri italiane in nome dell’antirazzismo, magari trasformandole in campi rom gestiti dalle guardie carcerarie che in tal modo non perderebbero il lavoro….
Od in alternativa di cambiare il codice penale eliminando il reato di furto quando esso viene compiuto da una Rom, e, se la stessa si porta appresso una bambina per compiere il furto, di educare gli italiani a farsi rubare senza reagire e senza nemmeno lamentarsi.
Ovviamente noi invitiamo le ragazze rom a rubare esclusivamente agli articolisti della Repubblica ed ai loro congiunti per sapere cosa poi scriverebbero.
E dopo, quali altre mafie avremo?
“Mafia nigeriana, Fratelli d’Italia: «Ormai controlla tutto, dobbiamo reagire»
«È fondamentale rompere il muro di omertà, che si è creato intorno al fenomeno della mafia nigeriana per paura di essere tacciati di razzismo.
Questo ha portato sia media e sia istituzioni ad ignorarla.
Invece, FdI intende accendere i riflettori, anche perchè sono i dati a parlare molto chiaro ed è questa la ragione di questo convegno, per spiegare la pericolosità della mafia nigeriana». Così il senatore di Fratelli d’Italia Giovanbattista Fazzolari, nel corso del convegno
“La minaccia della mafia nigeriana”, organizzato oggi in Senato da Fratelli d’Italia e a cui hanno partecipato tra gli altri il professor Alessandro Meluzzi, la deputata di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro. «Bisogna istituire nei Tribunali sezioni specializzate per affrontare in modo adeguato i casi legati alla mafia nigeriana e svolgere un’indagine più approfondita sulla pericolosità delle mafie straniere con particolare attenzione proprio a quella nigeriana – avverte Fazzolari.
In particolare, avremmo auspicato che la Commissione Antimafia avesse avuto nei suoi compiti anche quello di indagare sulla mafia nigeriana, ma la nostra proposta è stata bocciata.
Mi auguro che in futuro ci possa essere una sensibilità diversa e soprattutto un’attenzione maggiore verso questa organizzazione criminale, perchè in Italia ci sono delle zone franche, come Castel Volturno, dove lo Stato è totalmente assente ed è sostituito dalla mafia nigeriana».
«La mafia nigeriana ha ormai un controllo capillare del territorio italiano. Ha iniziato muovendo i primi passi con la prostituzione, per poi passare al piccolo spaccio di droga e finendo per allearsi con la criminalità italiana.
Agendo in seguito per proprio conto», precisa il professor Alessandro Meluzzi soffermandosi, inoltre, anche sulla difficoltà che le forze dell’ordine italiane incontrano per contrastare questa criminalità.
«Siamo di fronte ad una criminalità pericolosissima – continua Meluzzi – e con l’immigrazione incontrollata si sta importando in Italia questo fenomeno come se fosse inoffensivo.
Tra 10 anni, se non si trova il modo di bloccare questo fenomeno, la mafia nigeriana diventerà la più pericolosa al mondo, più di quella cinese».
Amarezza, invece, da parte della deputata di FdI, Wanda Ferro, segretario della Commissione antimafia, per la bocciatura di alcuni emendamenti al decreto sicurezza finalizzati ad equiparare tutte le organizzazioni mafiose nazionali con quelle internazionali. “È fondamentale – precisa la Ferro – che in Commissione antimafia ci si adoperi al più presto per mettere in campo subito misure in grado di fronteggiare questo fenomeno. Spero, inoltre, che il global compact non venga firmato perché genererebbe il caos con l’arrivo indiscriminato di tanti immigrati irregolari. Le mafie internazionali devono essere fermate la più presto».(Lucio Meo)”