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Leggendo oggi la rassegna stampa mi ha colpito una notizia che mi ha terribilmente sconvolto e amareggiato e non sono più riuscito a leggere i giornali.

La notizia è apparsa per primo a caratteri cubitali sul giornale “Il Fatto quotidiano”.

 

 

Ecco la notizia: Lodi, ragazzini usano le statue del presepe per simulare atti sessuali: denunciati. Ora i ragazzini, in tutto otto, tutti minorenni, dovranno rispondere del reato di “offese a una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose in un luogo aperto al pubblico”.

Siamo a Massalengo un paesino in provincia di Lodi e in piazza l’amministrazione comunale ha fatto allestire un grande e bellissimo presepe. Le statue sono tutte a grandezza naturale. E cosa hanno fatto i ragazzini? Si sono divertiti a spostare i pastorelli? Li hanno rotti o rubati? Niente di tutto questo.

Hanno fatto una bravata indegna e rozza che non avrebbero dovuto fare, che non avrebbero dovuto filmare e poi postare sui social.

Hanno preso di mira Maria, Giuseppe, finanche le pecorelle, tutti pastori a grandezza naturale, e hanno simulato atti sessuali.

Hanno poi finanche messo bottiglie alcoliche in mano ai vari personaggi del presepe. Il Sindaco e tutti gli abitanti del paese sono ora indignati per le immagini postate sui social e per la bravata molto stupida commessa dai ragazzi che potrà costare loro un’ammenda fino a 5 mila euro ma anche la reclusione fino a 2 anni.

Se fossi io giudice a dover giudicare questa stupida e assurda bravata ai ragazzini non darei nessuna multa e nessuna reclusione. Sarei molto magnanimo, anche perché Natale è vicino e tutti siamo più buoni.

Farei loro spazzare il paese, raccogliere l’immondizia per almeno tre mesi e infine toglierei loro l’uso del telefonino e dello smart phone.

Sono sicuro che questa punizione non se la scorderebbero mai e che sarebbe molto, ma molto più efficace di una ammenda di 5 mila euro, tanto la pagherebbero i loro genitori e continuerebbero a riderci sopra.

Sono sicuro che i ragazzi, spazzando le strade e i vicoletti del paese con la gente che riderebbe di loro non si divertirebbero mai più a fare foto oscene con le statuine del presepe e poi postarle sui social.

Ci penserebbero centinaia di volte a non fare mai più questi atti vandalici che hanno turbato la gente e non solo quella del loro piccolo paese.

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Aveva ingerito un chilo di eroina, divisa in 116 ovuli: la squadra mobile di Grosseto lo ha rintracciato e arrestato.

Si tratta di un 36enne nigeriano domiciliato a Padova e gravato da precedenti per reati che riguardavano la detenzione e lo spaccio.

L'uomo è stato controllato alla stazione ferroviaria.

 

Era nervoso e, a fronte di specifica richiesta, ha detto di aver ingerito ovuli contenenti eroina e che si stava sentendo male per i forti dolori addominali.

Gli agenti hanno scoperto e sequestrato, oltreché due telefoni cellulari, anche 255 euro e 80 sterline inglesi.

Dati i dolori lamentati, l'uomo è stato accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale di Grosseto e sottoposto alle cure mediche che hanno permesso e agevolato l'espulsione degli ovuli di droga.

Ne sono stati complessivamente evacuati 116 di cui 114 di eroina e due di cocaina: come peso risultano 23 grammi di cocaina e addirittura 1 chilo e 318 grammi di eroina.

Nella casa dell'arrestato, in provincia di Padova, gli agenti della squadra mobile padovana hanno effettuato una perquisizione domiciliare sequestrando altri 14 ovuli con eroina per un peso complessivo di 158 grammi, 11 mila euro in contanti e due involucri con sostanza positiva al narcotest dell'eroina per un peso di circa 400 grammi.

L'uomo adesso è in carcere in attesa dell'udienza di convalida. La sostanza stupefacente sequestrata avrebbe fruttato oltre 300.000 euro.

Le indagini devono appurare i motivi della presenza a Grosseto dell'uomo

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Grazie PD, grazie Chiesa!

Siamo a Bologna, amici, nella dotta e opulenta Bologna e non in un paesino sperduto del meridione. Hendrik Atti, con il suo taxi stava percorrendo all’1,30 di notte Via Ugo Bassi e quando ha visto tre uomini e una donna che stavano percuotendo selvaggiamente un netturbino si è subito fermato per andare ad aiutare il malcapitato, reo di aver chiesto garbatamente ai quattro delinquenti di spostarsi perché lui doveva pulire la strada.

Non lo avesse mai fatto.

Gli sono saltati addosso ed hanno incominciato a prenderlo a calci e a pugni scaraventandolo per terra.

E’ intervenuto il taxista invitando gli energumeni di fermarsi.

Per tutta risposta anche lui è stato aggredito.

Uno gli ha sferrato un pugno in faccia.

E’ stato buttato per terra e poi colpito alla testa con una spranga di ferro.

Risultato: il netturbino è stato trasportato all’ospedale, gli sono state medicate le ferite riportate e poi mandato a casa con 10 giorni di prognosi.

Il taxista, invece, ha avuto la peggio: è stato ricoverato all’ospedale con 22 giorni di prognosi.

Prima di scendere dal taxi Atti ha azionato l’allarme di rapina e subito è arrivata la Polizia e ha arrestato due dei quattro aggressori.

Ma chi sono questi quattro delinquenti che all’una di notte scorazzano per le vie delle nostre città?

Per i politically correct io non dovrei dirlo, perché non rispetto la loro privacy e diranno che sono un fascista, un nazista, uno sporco razzista.

Ma poiché fascista, nazista, razzista non lo sono mai stato e mai lo sarò, non ho paura di scrivere che i quattro delinquenti e vigliacchi aggressori di due persone che facevano il loro dovere anche di notte sono quattro ex comunitari, quattro magrebini.

Ora dovranno rispondere per lesioni aggravate. Il commento lo lascio a voi, amici che mi state leggendo.

Io mi fermo qui.

Dico soltanto: E questi sono quelli che daranno la pensione ai nostri figli?

E questi sono la risorsa economica e culturale del nostro paese?

No, non sono una risorsa.

Sono un grave problema per l’Italia.”

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