
Il solito puntuale articolo di Peppe Furano su una vicenda che domani troverà soluzione in parlamento, quella della De Girolamo. Un articolo forte e deciso che offre quella verità che tentiamo disperatamente ed ipocritamente di nascondere sotto il tappeto, come la polvere.
È lungo, quindi portate pazienza. Eccovelo:
“Tutti, politici navigati, giornalisti e semplici cittadini di fronte alla presa visione, dei modi spiccioli, in cui la De Girolamo,giovane ministro quarantenne, cura i suoi interessi e la sua clientela in quel di Benevento, che la deve eleggere al parlamento, fanno finta di fare ohhh! E di “cader dal pero”! Ma va! La giovane De Girolamo fa politica come il vecchio Mastella!
La Carfagna, che sa come va il mondo, stigmatizza ”Zero stile”! Capite?! Certe cose si fanno, ma con stile!
E che certe cose siano prassi spudorata, a destra come a sinistra,ogni cittadino italiano, che non
sia completamente cretino o che dal 1990 ad oggi sia vissuto su Marte senza nessuna connessione con la madre patria, lo dovrebbe sapere benissimo!
E se i capigruppo vecchi e giovani del parlamento,tutti, ad eccezione degli eletti nel M5S,con la nuovissima Presidente Boldrini inclusa, negano la discussione sulla Ministra Di Girolamo, dovrebbe essere a tutti chiaro che “lor signori onorevoli”,sinistra o destra,giovani o vecchi che siano,sanno che non è proprio il caso di drammatizzare, il mondo va così!
E se anche il nuovo PD di Renzi tace vorrà pure dire qualcosa!
Di fronte a certe cose resto sempre esterrefatto:
Ma veramente dovrebbe esserci qualche italiano,che possa sostenere,senza vergogna, che non sapeva o non pensava che da Siracusa a Pordenone, con la destra e con la sinistra, con il vecchio Mastella o con la giovane De Girolamo,le modalità con cui si coltivano le clientele, a parte lo stile, con o senza i vaff..,siano proprio queste?
E che se non ti attieni e non pratichi quella prassi nei partiti tradizionali tutti, assessore regionale,onorevole o ministro non lo diventi mai?
Ai 47 milioni di italiani che hanno diritto al voto vorrei fare delle semplici domande:
1) pensate che,da Siracusa a Pordenone,regnante destra o sinistra,ci sia uno e dico solo uno Direttore Generale di qualche ASL o ASP che sia stato nominato da qualche assessore regionale perché è onesto e competente?
2) a scendere, pensate che,da Siracusa a Pordenone, ci sia uno e dico solo uno Direttore Generale di qualche ASL o ASP che faccia nomine di dirigenti,primari,che rilasci concessioni per Bar,che affidi incarichi a professionisti ecc.ecc. sulla base dell’onestà e della competenza?
3) pensate che la casta degli alti funzionari pubblici (i meglio pagati al mondo!),incistata con la casta dei politici, sia lì inamovibile per la indiscutibile onesta e competenza?
4) pensate che la corruzione non sia generata dalla politica?
5) pensate che la mafia si identifichi con i vari Riina e Provenzano e che avesse torto Peppe Fava quando circa 30 anni fa' affermava che la vera mafia è una certa politica?
6) pensate che, da Siracusa a Pordenone, sia il merito e la competenza che determinano le scelte per gli incarichi che la politica, dal governo ai comuni, assegna?
Un 30% dei 47 milioni di avente diritto al voto sceglie di non andare a votare o se ci va, vota scheda bianca o nulla.
Dentro questo 30% ci sta di tutto,disinteresse,noia,rabbia,protesta rifiuto della democrazia ecc.ecc. ed è difficile sapere cosa risponderebbero alle domande di cui sopra!
Certo è che fatta questa scelta bisognerebbe essere consapevoli che è una scelta passiva e si lascia agli altri la responsabilità di scegliere se tentare di cambiare o di confermare le regole che governano la società; in ogni caso questi cittadini,applicando le regole della più elementare logica, non dovrebbero lamentarsi o cadere dal pero!
Così dei circa 47 milioni che possono fare una scelta restano circa 34 milioni che effettivamente la praticano e ai quali è sensato fare le domande di cui sopra.
Chi risponde sì a qualcuna di queste domande o è un distratto cronico che ha difficoltà a distinguere un elefante da un topolino o è un ipocrita!
I distratti cronici fanno parte di circa quel 40% (dei 34 milioni) di cittadini che mettono la testa nella sabbia come gli struzzi per i motivi più svariati. Questi cittadini sono sempre certi che tutto il male e il marcio che c’è nella società è perché governa la parte che lui non ha votato. Se la parte che ha votato ha dato prove a iosa che attua gli stessi metodi dell’altra parte, non si arrende, rimane convinto che la prossima volta sarà diverso perché c’è qualche seconda fila di politici che avanza in prima fila!
E se questa posizione poteva essere in qualche modo rispettata fino al 1990, conservarla ancora oggi,dopo 20 e più anni di alternanza tra destra e sinistra,con tutto quello che la tecnologia permette di vedere e ascoltare dalle stanze del potere, dopo la serie infinita di scandali di destra e sinistra, dopo la continua presa d’atto della omogenea prassi di abusi di potere della sinistra e della destra è semplicemente un non senso!
Chi risponde no a tutte le domande fa parte del rimanente circa 60% (dei 34 milioni),circa 20 milioni, che vive il suo tempo e sa prendere atto della realtà sociale nella quale vive.
Una volta che come cittadino si sia preso atto con realismo della realtà sociale e dato per scontato che si sia accettato che le regole della democrazia siano le uniche che oggi si possano e si debbano utilizzare per modificare o confermare la realtà politico-sociale nella quale si vive,a ognuno resta la libertà di scegliere tra i seguenti comportamenti sociali:
1) ritenendo che il mondo non possa andare diversamente, o che non si ha nessun interesse e nessuna voglia che vada diversamente e non si vuole cambiare,si sceglie di essere uno di quel 60% (di quei 20 milioni) che va a votare,che si adegua, che si tessera o sostiene uno dei partiti che da più di venti anni si alternano nella gestione della cosa pubblica a livello nazionale, regionale, provinciale,comunale. Di solito da buon pragmatico questo cittadino sceglie (o accetta!) tra le due alternative, tentare una qualche carriera politica o di sistemarsi tra la folla dei clienti e restare in attesa che il proprio referente assuma un posto di potere per partecipare al bottino (incarichi alti, medi o bassi,posti, piccole o grandi raccomandazioni,semplicemente per ottenere, fuori dalle norme, la licenza del Bar ecc. ecc.) e amen; fatta questa scelta dovrebbe restare la minima onesta intellettuale,di non cadere dal pero e non fare oohh! Quando vengono fuori casi come quelli della De Girolamo (e forse di questi cittadini nessuno cade dal pero!).
Quale scelta restava, a febbraio 2013, al rimanente 40% (dei 20 milioni) di cittadini che ritiene che il mondo possa andare diversamente e hanno ancora la speranza e vogliono contribuire a cambiarlo questo mondo?
Questi cittadini, e io sono uno di quelli, penso che non avevano altra scelta che votare il M5S, con la speranza e con le titubanze di chi intraprende un percorso nuovo, ma certo anche con una serie di riflessioni e valutazioni razionali che se non interamente condivisibili gli si debba riconoscere una dignità logica:
1) i partiti di sinistra (tralasciando la destra che per definizione dovrebbe essere per la conservazione!),sono anch’essi incistati, con i loro apparati centrali e periferici, con le istituzioni e il potere ed adusi alle clientele. Non sono più quegli organismi democratici aperti all’ingresso di tutti i cittadini e strumenti per l’esercizio della sovranità popolare quali erano concepiti dall’art. 49 della Costituzione.
Anzi senza rischio di esagerare si potrebbe dire che spesso i fatti evidenziano in modo inoppugnabile che questi partiti,piuttosto che essere luoghi di formazione di coscienze civili ed ideali, siano veicoli di corruzione e tanti giovani che con buone intenzioni ed entusiasmo si avvicinano ad essi dopo una frequentazioni di alcuni anni sono necessariamente infettati dal “virus” della prassi della mala politica!
2) questa sinistra non ha dimostrato di avere intenzione di mettere in discussione i privilegi smodati dei politici durante e a fine mandato, la permanenza a vita dei politici;E questi sono elementi sicuramente che determinano lo scadere della tensione ideale,favoriscono la corruzione e alimentano le clientele (essere rieletti diventa l'obiettivo fondamentale e senza clientela non si è eletti!)
3) questi partiti e questa politica di sinistra hanno permesso al 10% della popolazione di avere oltre il 60% delle risorse,a pochi di avere retribuzioni e/o pensioni 100-400 volte superiori alle retribuzioni e alle pensioni minime;
4) questi partiti e questa politica di sinistra hanno permesso di avere in Italia i politici e gli alti burocrati più pagati al mondo,con privilegi assurdi e tra i più corrotti del mondo;
5) questi partiti e questa politica di sinistra hanno permesso che il nostro paese sia tra gli ultimi per libertà di stampa e tra i primi per la corruzione;
6) questi partiti e questa politica di sinistra hanno permesso che il merito e la competenza non abbia in Italia nessun valore e i giovani di valore, che non vogliono e non hanno lo stomaco di piegarsi alla logica delle clientele, emigrano;
7) questi partiti e questa politica di sinistra è da almeno 20 e più anni che non hanno dimostrato di avere intenzione di fare una analisi seria e approfondita della nostra società, di voler svelarci tutti gli inganni del capitalismo moderno e di voler mettere in discussione i modi di produrre e di distribuire la ricchezza ed eliminare i privilegi assurdi non legati al merito.
Allora se si voleva un cambiamento che senso logico avrebbe avuto votarli? Si dice che sbagliare è umano,ma perseverare è diabolico!
Altro che qualunquisti! Altro che branco di brubru!
Semplicemente cittadini che ritengono che condizione prioritaria, per poer fare una pltica seria e pulita, per avviare un confronto serio tra destra e sinistra, ( o se si preferisce tra progressisti e conservatori,tra socialisti e popolari ecc.) sia eliminare dalla politica i metodi alla De Girolamo,le clientele con o senza i vafff..(prassi normale a destra e a sinistra!)..
Traguardo che non sarà mai raggiungibile se non si eliminiamo,prioritariamente, i politici di semplicemente un carrierismo per affrancarsi una posizione di privilegio a vita, se non si stabilisce per legge un tetto max di impegno politico individuale nelle istituzioni (10-20 anni!),dai comuni al parlamento, e poi ritornare a lavorare come cittadini normali.
E se dovesse avviarsi un serio confronto tra una sinistra seria e una destra europea siamo certi che Renzi sarà dalla parte della sinistra europea?
Ora dopo circa un anno, per quelli come me che hanno votato il M5S (il primo partito alla camera con 8.691.406 di voti,circa il 40% di quei 20 milioni),ai quali tutti dicevano che facevamo un salto nel buio,nessuna delusione.
Gli eletti del M5S hanno rispettato quanto promesso. A fronte di qualche scivolone iniziale solo dopo circa un anno i giovani Di Maio, Battista ecc. non hanno niente da invidiare in quanto a competenza ai Renzi, Moretti ecc. che sia pure giovani hanno alle spalle 10-20 anni di rodaggio nei partiti e nelle istituzioni e in più si presentano con una freschezza e una genuina tensione ideale che fa ben sperare.
Hanno dimostrato che non è necessario essere politici di professione per fare buona politica,che si possa fare politica con competenza,entusiasmo e onestà senza chiedere il finanziamento e con stipendi normali.
Una rivoluzione! Che tutti i giornali e televisioni cercano di sminuire!
E ben ci sta,checché ne dica la nuova Boldrini, finanche che siano saliti sul tetto per impedire la riforma dell’art.138 della costituzione.
Ben ci sta che “solo” 24 mila hanno votato e hanno detto sì alla abolizione del reato di immigrazione (checchè ne dica l’Unità!).
Peppe Furano
Tentativi surreali di eludere il problema della contravvenzione e della denuncia. Richiesto delle generalità dice di non sapere chi sia.
La storia è di una semplicità incredibile.
L’Avvocato elude un divieto di accesso e si trova di fronte l’auto dei carabinieri: per non farsi ritirare la patente l’ avvocato di Ottaviano ha tentato di corrompere i due militari con 550 euro in contanti.
L’avvocato del foro di Nola, 44 anni con studio legale a Sant’Anastasia, è stato arrestato per istigazione alla corruzione.
Espletate le formalità di rito, il magistrato ne ha prima disposto gli arresti domiciliari e poi la messa in libertà in attesa di processo. L’avvocato, che non si è mai qualificato come tale, al momento dell’interrogatorio ha finto di essere affetto da amnesia affermando di non ricordare il suo nome.
Nel corso della perquisizione gli uomini del capitano Michele De Riggi e del comandante Tommaso Canino, stupiti, hanno constatato che l’uomo è un noto avvocato del foro di Nola.
Oltre a fingere di aver perso la memoria, l’avvocato, ha affermato che i soldi offerti ai carabinieri servivano per pagare il verbale in contanti alla constatazione dell’infrazione. Questa affermazione non ha fatto altro che aggravare la sua situazione, tanto da convincere il magistrato a convalidare l’arresto.
Essendo avvocato, infatti, deve essere a conoscenza che la legge non consente di pagare le contravvenzioni in contanti ai pubblici ufficiali che provvedono ad elevare la contravvenzione.
Da Il Mattino
Sassuolo - Milan 4 a 3 . Ed i 4 gol sono tutti di Domenico Berardi
Domenico Berardi è uno delle perle del calcio italiano.
Come El Shaarawy che era riserva nel Padova.
Come Insigne che faceva tribuna in Lega Pro.
Negli ultimi 6 mesi Domenico Berardi ha avuto una maturazione incredibile e che ha stupito tutti.
Ma aveva già entusiasmato la Juventus che a settembre ne aveva acquistato la comproprietà
Ma quella di Domenico Berardi, è una favola romantica del calcio. Una favola magica che fa sorridere e rende lieto chi la vive o la conosce
Domenico è Calabrese. Di un piccolo paese della Sila, Bocchigliero; nasce in un caldissimo primo agosto calabrese del 94 a Cariati Marina, in provincia di Cosenza, lungo la costa ionica.
Il papà Luigi e la mamma Maria lo aiutano a realizzare il suo sogno di diventare calciatore. In sogno comune a tanti bambini.
Gioca nei campetti della Calabria per anni ma senza sfondare
A 13 anni è nella squadra giovanile del Rossano calco
Il sogno sembra irrealizzabile .
Ma poi accade l’incredibile.
A 16 anni va a trovare il fratello Francesco che studia a Modena.
Pochi giorni ma in quei giorni si tiene la solita partita tra amicui.
Gioca anche Domenico.
È la svolta.
Viene notato da Luciano Carlino che è assistente delle giovanili del Sassuolo.
Ed è così che Berardi viene tesserato con gli Allievi Nazionali.
Una crescita continua, Domenico dopo la prima esperienza con gli Allievi viene promosso in Primavera, ed il mister Fulvio Pea, lo convoca per il doppio impegno dei play-off contro la Sampdoria, vinto dai doriani.
Poi la prima squadra.
Di Francesco lo impiega a sinistra del tridente offensivo e qui colleziona 36 presenze e va in gol ben 11 volte confezionando anche 6 assist.
Oggi Berardi è seguito da grandi club tra cui la Juventus in Italia e il Manchester United in Inghilterra.
Ma senza escludere il Milan. Specialmente dopo Sassuolo Milan!
Auguri Domenico.
Sarai un altro Gattuso?
O di più?
Chissa!
Noi calabresi, comunque , siamo già fieri di te!