
Giravano e girano molti soldi falsi in particolare nel taglio da 50 euro.
Ma non si riusciva a trovare la zecca”
Una nei mesi scorsi era stata trovata in una salumeria ma si aveva la certezza che ve ne fosse “almeno”un’altra.
Ed infatti era così.
Una stamperia dalla quale venivano sfornati ogni giorno centinaia di banconote di vario taglio, euro perfettamente imitati e pronti per essere immessi nei canali del flusso clandestino dello spaccio
Una stamperia che era protetta da le misure di sicurezza all’avanguardia adottate dagli arrestati, per non essere scoperti: microtelecamere posizionate all’esterno del perimetro del manufatto in tempo reale consentivano di tenere sotto controllo la situazione dall’interno.
Non solo ma tanti ''pali” vigilavano durante la notte a tutela del caveau.
La stamperia era nascosta nel seminterrato di un’officina adibita a riparazioni auto, un laboratorio clandestino per la produzione di euro falsi, attrezzato con sofisticati macchinari off set altamente performanti.
I militari hanno fatto irruzione nella stamperia contemporaneamente attraverso le scale interne dell’autofficina e dalla porta blindata esterna del fabbricato, tagliata a tempo di record con l’aiuto dei Vigili del Fuoco.
Come abbiamo detto è già la seconda stamperia sequestrata, dall’inizio dell’anno, dalla Guardia di Finanza nell’hinterland napoletano
In manette quattro campani, arrestati mentre cercavano precipitosamente, di fuggire lasciando, peraltro, le macchine tipografiche in funzione e 160.000 banconote da 50 euro, di ottima fattura, già stampate su fogli di carta filigranata e pronte per essere tagliate.
Ora fate attenzione alle monete da 50 euro
La società ha bisogno di miracoli. E così vede miracoli dappertutto.
Ed un miracolo è stato visto dai fedeli, sempre più numerosi, nella lacrimazione del bambinello in braccio alla Madonna di Porto Salvo.
Tre lacrimazioni che si sono succedute una all’altra.
Parliamo del bambinello posto nella teca in piazza nella cappelletta inaugurata lo scorso 21 dicembre.
Se ne sono accorti i primi fedeli che si sono recati in chiesa per la messa delle Palme e hanno dato un’occhiata alla Madonna con il suo Bambinello.
Sulla guancia sinistra e sotto l’occhio si notava una chiazza rossa grossa quanto un cecio che la sera prima non c’era.
Il parroco, don Roberto Romeo, ha confermato la circostanza.
Da quyel momento un continuo pellegrinaggio di fedeli.
Poi la voce che si sparge ed i fedeli che arrivano anche da fuori provincia.
Cauta la curia che dispone indagini approfondite.
Le prime vennero eseguite dal prof. Elio Insirello, ricercatore presso l’Istituto di ricerca medica e ambientale dell’Università di Catania ed i risultati vennero resi pubblici lo scorso 29 aprile
Poi altre indagini chieste al prof. Domenico Trombetta del Centro Interdipartimentale di Tossicologia Sperimentale, Ambientale e del Lavoro dell’Università di Messina.
Ed ora il risultato
Non è sangue ma resina
E’ solo resina colorata, usata nella manifattura della statua per incollare l’occhio di vetro all’orbita, e fuoriuscita per l’effetto serra che si era creato all’interno della teca dentro la quale è stata custodita la statua esposta alla venerazione dei fedeli.
Lo ha annunciato nella messa di ieri sera il parroco, don Roberto Romeo.
Curiosità e Numeri delle prossime amministrative di Maggio 2014, modalità di voto per i Comuni fino a 15mila abitanti e superiori a tale soglia.
27 i capoluoghi di provincia nei quali i cittadini sono chiamati al rinnovo del Consiglio Comunale.
Sono 4106 i comuni chiamati al voto in tutta Italia. 3908 appartengono a regioni ordinarie; 198 a Regioni a statuto speciale (131 in Friuli Venezia Giulia, 37 in Sicilia e 19 in Sardegna).
I primi ad andare al voto saranno il 4 maggio gli 11 comuni del Trentino-Alto Adige. In ventiquattro nuovi comuni istituiti nel corso del 2014 sarà eletto il primo sindaco; lo stesso vale per altri due comuni nati invece nel dicembre dello scorso anno. Il tutto in seguito a processi di fusione di territori.
Al voto andranno in tutto 27 comuni capoluogo di provincia: Biella, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Bergamo, Cremona, Pavia, Padova, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Reggio Emilia, Firenze, Livorno, Prato, Perugia, Terni, Ascoli Piceno, Pesaro e Urbino, Pescara, Teramo, Campobasso, Bari, Foggia, Potenza, Caltanissetta, Sassari, Tortolì.
Dei comuni al voto, le città di Bari, Bergamo, Ferrara, Firenze, Foggia, Forlì, Livorno, Modena, Padova, Perugia, Pescara, Prato, Reggio Emilia, Sassari e Terni superano i 100.000 abitanti.
Mentre il record del comune più piccolo al voto per questa tornata elettorale spetta a Pedesina (SO) che ha solo 33 abitanti ed è anche il comune più piccolo d’Italia.
COME SI VOTA
Comune con meno di 15.000 abitanti
Si vota con una sola scheda per l’elezione del Sindaco e dei consiglieri comunali. Ogni candidato sarà affiancato dalla lista che lo appoggia; sulla scheda presentata all’elettore è dunque stampato il nome del candidato sindaco e il contrassegno della lista a sostegno. Il voto per il sindaco e per il consiglio è congiunto e viene eletto il candidato che avrà ottenuto il maggior numero di voti.
Eletto il sindaco sarà definita di conseguenza anche la composizione del Consiglio: alla lista che appoggia il Sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.
Comuni con più di 15.000 abitanti.
Si vota con una sola scheda sulla quale sono riportati i nomi dei candidati e il simbolo (o i simboli) delle liste che lo appoggiano.
Il voto può essere espresso in tre modi:
1. tracciando un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato Sindaco da quest’ultima appoggiato;
2. tracciando un segno sul simbolo di una lista, eventualmente indicando anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di Consigliere appartenenti alla stessa lista, e tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato Sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto “voto disgiunto”;
3. tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.