
Redazione TirrenoNews
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Gravissime le dichiarazioni di Giulio Vita
Venerdì, 08 Novembre 2019 19:20 Pubblicato in Amantea FuturaRiceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa dell’Amministrazione comunale:
”Sono gravissime le dichiarazioni rilasciate stamani – sulla sua pagina facebook - dal Signor Giulio Vita.
Dichiarazioni che sembrerebbero far riferimento ad informazioni in possesso proprio di Vita sugli esiti dei lavori della Commissione d’accesso.
Lo stesso, infatti, annuncia “brutte notizie” in arrivo per il Comune di Amantea proprio con riferimento alla relazione della Commissione.
Mi domando dove e come il Signor Vita abbia attinto tali informazioni riservate che possono essere in possesso esclusivamente degli organi preposti.
Com’è possibile che con spavalderia il Signor Vita preannunci, persino motivandolo, lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Amantea.
È evidente che qui le cose sono due.
O Vita volutamente vuole indurre l’Amministrazione Comunale alle dimissioni, creando confusione nell'apparato comunale e nella comunità inventando notizie.
Oppure – e sarebbe di una gravità inaudita – il Signor Vita è a conoscenza di informazioni non pubbliche ed in tal caso bisognerebbe comprendere come e perché ne sia venuto in possesso.
Stranezze che sfuggono alla mia comprensione ed a quella dell’Amministrazione Comunale, ma che evidentemente avranno una sua ratio.
Per tali ragioni, e per difendere un operato improntato alla massima trasparenza, alla legalità ed alla lotta al malaffare, unici vanti di questa Amministrazione, mi sto accingendo a dare mandato ad un avvocato per affrontare nelle sedi opportune gli affondi perpetrati a danno della città e del Comune di Amantea, che ormai stanno assumendo, come nel caso del post del Signor Vita di stamani, contorni assai inquietanti.
Provvederò, inoltre, ad informare di ciò S.E. il Prefetto di Cosenza e la competente Procura della Repubblica.
L'Amministrazione Comunale Mario Pizzino Sindaco di Amantea”
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Il Comune di Amantea rischia di grosso.
Venerdì, 08 Novembre 2019 19:08 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiLo scrive Giulio Vita sul suo profilo face book provocando la dura reazione del sindaco Pizzino( vedi)
“Sembrerebbe- scrive Vita- che la relazione della Commissione di accesso al Comune per verificare eventuali infiltrazioni mafiose, porterà brutte notizie.
Non è mai tardi per chiedere scusa alla città per aver presentato una lista “ispirata” a una persona condannata per voto di scambio.
È una vergogna che la nostra rappresentanza istituzionale non solo non abbia preso le distanze ma se ne vanti.
E se qualcuno pensa al proprio interesse e sta calcolando il possibile risarcimento futuro se la giunta è sciolta, vi chiedo di riflettere, di amare anche un po’ la propria città ed evitare di aiutare ad affondarla.
Nel frattempo...
Il Movimento5Stelle locale è sparito. I rappresentanti eletti non sono presenti né sul territorio né digitalmente.
Non è che abbiano fatto mai nulla per Amantea però adesso proprio zero.
Le commissioni di cui erano parte sono rimaste nel nulla e poco fa hanno bloccato una mossa all’interno della maggioranza per far cadere la giunta.
Il PD locale, composto da quattro gatti, è al governo.
Ma il segretario, la mattina continua a parlare come se fosse opposizione (criticando “duramente”), e la sera fa propaganda pro-maggioranza.
Ha paura del confronto democratico in piazza e non dà risposte alle domande sulle promesse infrante.
C’è chi voleva essere della Lega, per salire sul carro dei sondaggi, ma poi ha desistito e continuato ad abbracciare l’ambiguità.
Ed io mi chiedo come mai tutti questi aspiranti giornalisti senza lavoro non mettano su un blog d’inchiesta serio per informare la popolazione, come mai nessuno di questi cittadini onesti si stufi di vivere nel degrado mentre paga lo stipendio a questi soggetti, come mai tutta questa gente laureata e che sa tutto e di più, non sia in grado di mettersi in gioco per partecipare alla vita democratica del paese”.
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Mps, tutti e 13 condannati.A Mussari 7 anni e 6 mesi
Venerdì, 08 Novembre 2019 18:18 Pubblicato in ItaliaIl Tribunale di Milano ha disposto confische per un importo complessivo di oltre 150 milioni di euro nei confronti di Deutsche Bank AG, compresa la filiale londinese, e Nomura, imputate a Milano in qualità di enti nel processo sul caso Mps.
I reati contestati a vario titolo sono manipolazione del mercato, falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo agli organi di vigilanza, quest’ultimo in parte prescritto.
I giudici della seconda sezione penale hanno anche condannato i due istituti di credito a sanzioni pecuniarie da 3 milioni di euro ed oltre.
Nel processo sono stati condannati tutti gli imputati, sia persone fisiche che giuridiche, compresi gli ex vertici di Mps, Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gian Luca Baldassarri, imputati con gli ex manager di Deutsche Bank Ag e Nomura.
I giudici hanno condannato anche l’ex direttore finanziario Daniele Pirondini.
Il processo vedeva al centro le operazioni sui derivati Santorini e Alexandria, il prestito ibrido Fresh e la cartolarizzazione Chianti Classico.
Il processo, cominciato nel dicembre di tre anni fa, aveva visto circa 1.300 parti civili, tra piccoli investitori, associazioni di risparmiatori, Banca d’Italia e Consob.
Quest’ultima però la scorsa udienza ha revocato la costituzione nei confronti dei 6 ex manager di DB e di conseguenza anche nei confronti di Deutsche Bank AG e della filiale londinese che erano stati citate come responsabili civili.
L’istituto di credito tedesco ha raggiunto transazioni con parecchi risparmiatori che sono così usciti da processo.
Anche Nomura ha risarcito alcune parti civili che quindi pure loro hanno ritirato la loro costituzione.
In particolare sono stati condannati l'ex presidente Giuseppe Mussari (7 anni e 6 mesi), l'ex dg Antonio Vigni (7 anni e 3 mesi) l'ex responsabile area finanza Gianluca Baldassarri (4 anni e 8 mesi) e 5 anni e 3 mesi sono stati dati a Daniele Pirondini (ex direttore finanziario).
I capi di imputazione vanno dalle false comunicazioni sociali all’aggiotaggio all’ostacolo all’Autorità di vigilanza.
Sul banco degli imputati - tutti condannati - 13 persone, oltre agli ex vertici Mps anche sei ex dirigenti di Deutsche Bank e due ex manager di Nomura e tre società: Nomura e la sede di Londra e la sede centrale di Deutsche.
In particolare la confisca per Nomura è stata fissata in 88 milioni di euro, 64 per Deutsche.
Multa di 3 milioni per quest'ultima, e di 3,45 per Nomura.
La banca senese uscì dal processo con un patteggiamento nel 2016.
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