Redazione TirrenoNews
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Temesa è qui. Ed ora lo sanno anche i senatori
Giovedì, 07 Novembre 2019 18:34 Pubblicato in Campora San GiovanniRingrazio vivamente la senatrice Margherita Corrado per la spontanea attenzione che ha avuto per la delibera di Giunta n 147 del 30 ottobre 2019, da me proposta e dalla giunta intera approvata, con la quale si è dato indirizzo all'ufficio tecnico comunale di avviare la procedura espropriativa dell'area in località "La Principessa" sotto la quale ( e non solo) dorme da oltre 2000 anni l'antica Temesa.
Ringrazio anche la senatrice Corrado per aver precisato che l’esproprio sarà fatto con i fondi della tassa di soggiorno da me fortemente voluta a dispetto di quanti mi osteggiavano e la osteggiavano.
Ed erano tanti.
E molti di loro sono oggi pronti come iene a fagocitarla.
Ho già ringraziato la senatrice che incontrerò a breve .
Le chiederò attenzioni finanziarie da parte dello Stato da sempre dimentico della fortissima importanza della storia di Temesa per Amantea, per la Calabria, per l’Italia.
E ricorderò a tutti che la senatrice Margherita Corrado è stata, almeno fino ad ora, l’unica politica che si è interessata a fatti vitali per Amantea, per il turismo amanteano, per la cultura amanteana.
Anzi speriamo che da questa prima attenzione politica ne nascano altre.
Mi impegno da ora a dare tempestiva comunicazione alla cittadinanza di ogni atto che farò e proporrò , consapevole che resta ingiustificato che gli amanteani debbano sapere quello che si fa, da dagli “altri” per carenza di un addetto alla promozione di Amantea, del turismo, della cultura.
Nella foto l’assessore Concetta Veltri sui luoghi di Temesa
Amantea riceve i complimenti della senatrice Margherita Corrado
Giovedì, 07 Novembre 2019 18:02 Pubblicato in Primo PianoNon va tutto male ad Amantea se l’archeologa Margherita Corrado senatrice del M5S e componente della Commissione Cultura del senato dice che:.
"La cittadina calabrese di Amantea (CS) offre un esempio virtuoso di programmazione degli interventi tesi ad acquisire conoscenze e in futuro a promuovere il patrimonio culturale che la comunità locale ha ereditato dall'Antichità classica.
Il Comune, infatti, con la delibera di Giunta n. 147 del 30 ottobre scorso, ha licenziato un atto di indirizzo, rivolto all'ufficio tecnico comunale, per avviare la procedura espropriativa dell'area in località"La Principessa" ascrivibile all'antica Temesa, oggetto di una campagna di scavi curata dall'Università di Messina nel giugno 2010.
La missione, svolta in collaborazione con l'allora Soprintendenza Archeologica e originata dalla scoperta fortuita di strutture murarie antiche nei lavori di allargamento di una strada interpoderale, vide il Comune ospitare generosamente a Campora diversi studenti, favorendo così le operazioni di scavo.
Emerse, e fu poi ricoperta per garantirne la conservazione in attesa di disporre di ulteriori risorse, la parte ovest di un importante impianto termale. Per programmare l'indagine stratigrafica dell'intero complesso e dell'abitato antico al quale si suppone fosse correlato, il Comune ha dovuto mettere in conto di procedere all'esproprio delle particelle catastali interessate.
Come affrontare la spesa?
A giugno 2018, con una delibera consiliare, è stata introdotta l'imposta di soggiorno sul territorio comunale, applicata dal 9 agosto successivo.
Il gettito derivante da quella, teste il Regolamento, può anche finanziare "la progettazione e realizzazione di interventi di recupero dei beni culturali", in primis archeologici.
Poiché ad oggi gli introiti della tassa di soggiorno hanno prodotto un gettito sufficiente ad assicurare l'eventuale indennizzo connesso alla espropriazione delle tre particelle dove insistono i ruderi già noti, la lodevole operazione ha potuto essere avviata, con l'intenzione di farne il punto di partenza di un'esplorazione sistematica delle antiche vestigia urbane.
L'atto è subordinato solo ad eventuali rilievi del Ministero degli Interni, dato lo stato di dissesto finanziario in cui versa il Comune di Amantea".
Lo afferma in una nota Margherita Corrado (M5S Senato - Commissione Cultura).
La massiccia presenza di cinghiali minaccia la sicurezza delle persone di Francesco Gagliardi
Giovedì, 07 Novembre 2019 17:10 Pubblicato in LongobardiLa presenza di centinaia e centinaia di cinghiali ha reso difficile la vita non solo nelle campagne e nelle aziende agricole, ma anche nei piccoli paesi.
Scorazzano liberamente anche nelle grandi città alla ricerca di cibo.
Mi sono occupato della massiccia presenza di questi animali molto pericolosi che scorazzano liberamente sia di giorno che di notte nelle campagne, negli orti, nelle strade del mio paese. Sono stato preso in giro.
Non era affatto vero che ci fossero cinghiali che scorazzavano per le vie e nelle campagne.
Era una invenzione della mente malata del Prof. Francesco Gagliardi. Invenzione un corno.
Tanto è vero che domani, giovedì 7 novembre 2019 a Roma ci sarà una grande manifestazione in Piazza Montecitorio alla quale parteciperanno diverse amministrazioni comunali e una nutrita delegazione di agricoltori, pastori e cittadini calabresi che hanno subito notevoli danni in questi ultimi anni. Voglio augurarmi che domani ci sarà a Roma anche il Sindaco del mio Comune con il gonfalone. Sarà presente il Presidente della Coltivatori Diretti. L’obiettivo è quello di denunciare con questa pacifica azione dimostrativa la massiccia presenza di cinghiali nelle campagne e nelle aree interne che minacciano la sicurezza delle persone.
Infatti il 28 luglio scorso il Sig. Antonio Rocca, di Simari Crichi, è stato aggredito da un cinghiale e dopo un mese di agonia si è spento all’ospedale Pugliese di Catanzaro. Il 4 agosto 2017 scrivevo su questo giornale che cinghiali grandi e piccoli indisturbati scorazzavano per le vie e per le piazze del centro abitato di San Pietro in Amantea.
I cinghiali sono pericolosissimi specialmente se in compagnia dei piccoli.
Chiedevo al Sindaco del mio paese se davvero voleva tutelare la sicurezza e l’incolumità degli abitanti del piccolo borgo autorizzare la caccia ai cinghiali.
Sapevo che la caccia era vietata e che l’autorizzazione all’abbattimento era una cosa straordinaria, ma era preferibile avere un abitante vivo che un abitante morto.
Terminavo l’articolo con una battuta che non era di pessimo gusto ma che qualcuno non ha affatto gradito:- Ora come ora, nel mio paese ci sono più cinghiali che persone-.
Ma al più presto con l’arrivo dei migranti l’antico borgo sarà popolato e così per San Pietro in Amantea sarà una grande fortuna. “Minori da riabilitare e migranti da integrare saranno il futuro di San Pietro in Amantea” così ha intitolato una nota stampa del Sindaco di San Pietro in Amantea Sig. Gioacchino Lorelli e del Consigliere comunale di Amantea Sig. Tommaso Signorelli.
Non commento.