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Redazione TirrenoNews

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato Stampa

“Nella giornata di ieri, il capogruppo di Oliverio Presidente, nonché leader di Italia del Meridione, il consigliere regionale Orlandino Greco, ha presentato una proposta di integrazione alla legge istitutiva dell'Autorità Idrica della Calabria.

Di fatto la proposta legislativa apre, in prospettiva, un dibattito concreto che obbliga la massima assise regionale a emanare un provvedimento necessario a dare dignità, autonomia e risorse ai comuni dell'entroterra calabresi, in cui territori sussistono sorgenti, pozzi, depositi, derivazioni di acqua e laghi che vengono immessi negli acquedotti regionali”.

Sono le parole di soddisfazione espresse da Antonio Pappaterra, referente Idm del tirreno Cosentino e Scalea, alla luce del lavoro legislativo redatto con Orlandino Greco e l'avv. Michele Arnoni e depositato a Reggio Calabria in consiglio regionale.

“ La proposta di integrazione alla legge regionale 18 del 18 maggio 2017, - ha dichiarato Pappaterra,- segna un primo passo istituzionale importante per il percorso che riconosce equità sociale ai territori dell'entroterra, da cui vengono sfruttate risorse senza un minimo di ritorno economico.

Si da sfogo così al dialogo etico per l'autonomia dei comuni calabresi, soggetti molte volte a spopolamento per mancanza di servizi e soldi.

Da molti anni si parla di zone abbandonate e mancanza di gestione e manutenzione dei territori di collina, dissesti idrogeologici, servizi inefficienti e inesistenti, ma come può un comune gestire questi gap senza risorse?

Questo provvedimento, se discusso e approvato, risponde proprio a questa necessità e da soluzioni a l'esigente domanda di risorse che mancano alle istituzioni locali per fornire servizi ai propri cittadini.

Quanti comuni di montagna danno acqua alle nostre città della costa?

Sono più del 30 % in Calabria e in nessun comune viene speso un Euro di ritorno dal servizio idrico e quindi nessuna istituzione locale prende un centesimo dallo sfruttamento delle proprie sorgenti.

Il dibattito avviato grazie al consigliere regionale Orlandino Greco, può essere sostenuto dai consigli comunali, dai sindaci, dai consiglieri comunali e dai cittadini interessati e propone un riconoscimento del fondo di solidarietà che si ridistribuisce, in base ai consumi prodotti, equamente in tutto l'entroterra calabrese.

E' un vero contributo reale, - ha concluso con entusiasmo Antonio Pappaterra,- a favore dell'autonomia della Calabria”.

Scalea lì 05/10/2019 Antonio Pappaterra

Impossibile non sorridere.

Vuoi perché la proposta giunge a due mesi dalle elezioni.

Vuoi perché occorrerà vedere il percorso dell’acqua e quindi la sua provenienza

Vuoi perché l’acqua si appartiene a chi ha la sorgiva e non a chi ha la pioggia

E poi chi sta sotto e riceve le acque che la allagano secondo questa “aberrante” logica dovrebbe chiedere i danni a chi gliela manda?

Finalmente il comune ha deciso di comprare qualche decina di foto trappole da installare sul territorio.

Costano poco . Solo 139 euro per una Telecamera fototrappola FULL HD con schermo LCD da esterno a batteria con registrazione

Trap è a tenuta stagna ha un angolo di ripresa molto ampio grazie all'obiettivo grandangolare e d ha i led all'infrarosso per visione notturna.

 

 

La giunta con delibera n 169 del 2019 ha deliberato la installazione di ben 32 punti sparsi sul territorio che verranno monitorati attraverso fototrappole.

Nessuna paura

Non parliamo di Amantea , ma di Falerna

Ad Amantea gli incivili potranno continuare sversare i rifiuti come e quando vogliono usando il territorio come discarica abusiva a cielo aperto

Ad Amantea la legge non viene rispettata.

Quasi mai

Occhionero , Nicosia e Messina Denaro.

Martedì, 05 Novembre 2019 17:13 Pubblicato in Italia

Antonello Nicosia e la deputata nazionale Giuseppina Occhionero di Italia Viva, di cui era assistente parlamentare, fanno il loro primo accesso congiunto nella casa circondariale di Trapani, il 22 dicembre 2018.

Il giorno dopo i due conversano in macchina e commentano – come si evince dal decreto di fermo emesso dalla Dda di Palermo – l’incontro avvenuto con Santo Sacco, consigliere provinciale, ex consigliere comunale di Castelvetrano, sindacalista della Uil

e infine definitivamente condannato quale componente della famiglia mafiosa di Castelvetrano, per conto della quale aveva intrattenuto un rapporto epistolare con il latitante Matteo Messina Denaro.

Successivamente, il 15 gennaio 2019, Occhionero e Nicosia parlano di pregressi incontri con Sacco.

Secondo i pubblici ministeri, “nel prosieguo del dialogo, inoltre, si comprendeva che Santo Sacco, in carcere, aveva ricevuto dal Nicosia una lettera scritta su carta intestata della Camera dei Deputati… che non e’ sottoposta a limitazioni e controlli in quanto proveniente da membro del Parlamento”.

Il dialogo, aggiungono i pm, “lasciava intuire che il Nicosia era addirittura riuscito a procurarsi uno strumento sottratto direttamente dalla legge a qualsiasi verifica, per comunicare con gli associati mafiosi detenuti“.

Dice Nicosia: “A Trapani hai visto… lui e’ convinto che comanda lui a Trapani perche’ quello e’ amico suo il comandante… la carta intestata della Camera, cioe’ io sono Santo Sacco, pure qua dentro, capito, la carta intestata della Camera”.

La deputata chiede (a Nicosia) se gli e’ piaciuta e Nicosia risponde:

“Ma certo, la carta intestata della Camera, gli potevo mandare una cosa cosi’?

Mi sono fatto dare un blocchetto di carta intestata Camera dei Deputati”: Occhionero: “Bravo!”.

E Nicosia: “Con la firma sotto perche’ ho firmato tutte e due, gli ho messo Onorevole… e lui questa cosa la portera’ in giro come fidanzata… sezione sezione.

Io sono Santo Sacco, io sono Santo Sacco anche in galera!

Ed il primo ministro (Matteo Messina Denaro, ndr) e’ sempre a Castelvetrano … non si scherza (ride)“.

Occhionero: “A posto … (ride)”.

www.affaritaliani.it

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