
Redazione TirrenoNews
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Scrive il sindaco Mario Pizzino
"Un incontro molto partecipato, ordinato e pacifico quello delle forze produttive del territorio amanteano, che hanno avuto modo di esprimere le proprie esigenze e trovare puntuali risposte da parte dell'Amministrazione Comunale.
E' stata messa in evidenza la forte crisi economica che morde anche la nostra realtà locale, l'impegno per il risanamento dell'Ente con l'approvazione del bilancio riequilibrato dopo il licenziamento positivo dell'ipotesi di bilancio da parte del Ministero dell'Interno,
ma ora Amantea deve riacquistare il ruolo prioritario di locomotore produttivo che le compete in un comprensorio molto vasto del tirreno cosentino investendo risorse finanziarie in settori strategici che sono il commercio ed il turismo e secondo dei veri piani di marketing territoriali.
L'attenzione è stata cristallizzata sulla condivisione delle scelte basate sull'utilizzo della tassa di soggiorno.
Bisogna dare il giusto decoro ad Amantea, e quindi veicolare le risorse derivanti dalla tassa di soggiorno per abbellire le entrate di Amantea e vivere il centro cittadino rendendolo vero centro commerciale all'aperto.
"Abbellire per attrarre visitatori" diventa l'obiettivo condiviso.
A tale scopo la strategia comune si base su una progettualità generale curata dal Settore tecnico comunale in sinergia con idee innovative dell'associazione Viviamantea ed Isca Hotel, da integrare con quella dell'associazione di categoria di Campora San Giovanni.
Il comune è un palazzo di vetro, la casa degli amanteani, e dove la discussione si basa su un dialogo partecipato e costruttivo i risultati si raggiungono.
Insieme si può, ma nella correttezza, nel democratico confronto e nel mutuo aiuto, e nel garantire il diritto alla felicità della nostra comunità, perché una cittadina più bella e decorosa diventa più inclusiva, più attraente e più vivibile.".
Si assentava dal posto di lavoro senza motivo, arrestato il sindaco di Scalea.
Giovedì, 12 Dicembre 2019 09:34 Pubblicato in Alto TirrenoROMA – Truffa aggravata ai danni dello Stato e falsa attestazione della presenza in servizio.
Con queste accuse la Guardia di Finanza ha arrestato il sindaco di Scalea, Gennaro Licursi, posto ai domiciliari, e sospeso tre dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza nell’ambito di una operazione denominata “Ghost Work”.
Contestualmente, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente.
Le indagini, protrattesi per alcuni mesi, hanno consentito di svelare “un radicato e consolidato meccanismo di illiceità” che ha consentito al sindaco, nella sua qualità di dipendente dell’Asp di Cosenza, con la complicità di tre suoi colleghi, di assentarsi senza alcuna giustificazione dal luogo di lavoro.
Una volta timbrato il cartellino, infatti, lasciava l’ufficio e si dedicava allo svolgimento di attività personali; spesso attestava falsamente di essersi recato in missione per conto dell’ufficio, occupandosi, anche in questo caso, di questioni non attinenti al servizio.
In tal caso, le indagini hanno permesso di accertare la complicità dei suoi colleghi che, dipendenti presso diverse sedi dell’Asp (Cosenza, Amantea, Scalea), attestavano che la missione si era svolta regolarmente.
Le condotte criminose, accertate attraverso l’installazione di telecamere all’interno degli uffici, analisi dei tabulati telefonici e monitoraggio con sistema Gps, sono state ricostruite in maniera capillare, anche grazie ad un’accurata attività di pedinamento e sono state incrociate con i dati delle presenze giornaliere risultanti dalla macchina marcatempo.
Il quadro che ne è emerso attesta oltre 650 ore di assenteismo nel periodo oggetto di indagini.
I dettagli dell’operazione saranno resi noti alle 10 in una conferenza stampa presso la Procura di Paola alla quale interverranno Pierpaolo Bruni, procuratore di Paola, il colonnello Danilo Nastasi, comandante provinciale Guardia di Finanza Cosenza ed il capitano Federico Gragnoli, comandante della Tenenza Guardia di Finanza Scalea.
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La droga conservata all’interno di una cassaforte che, a sua volta, era sapientemente occultata all’interno del bagno dell’abitazione e per la cui apertura si è reso necessario l’intervento di un fabbro
Nascondeva in cassaforte una tavoletta di hashish del peso complessivo di 50 grammi circa. I carabinieri di Paola hanno arrestato un 32enne, P.P., noto alle forze dell’ordine.
I militari, nel corso di attività di perquisizione di un’abitazione nella disponibilità dell’uomo, hanno rinvenuto la droga conservata all’interno di una cassaforte, a sua volta sapientemente occultata all’interno del bagno dell’abitazione e per la cui apertura si è reso necessario l’intervento di un fabbro.
Il 32enne, terminate le formalità di rito, su disposizione del Sostituto procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Paola, è stato tradotto nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari.
L’arresto è stato convalidato dal giudice monocratico – dott.ssa Altamura – che ne ha disposto la sottoposizione all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
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