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Redazione TirrenoNews

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Una bella notizia per i commercianti ed i cittadini di Amantea

Domenica, 15 Dicembre 2019 19:02 Pubblicato in Politica

L’anno prossimo avremo di nuovo le strisce blu.

Per strada mi ferma uno dei vigilini che fino a qualche mese fa espletavano il servizio delle strisce blu, traendone un reddito sufficiente per le sue esigenze e quelle della sua famiglia e dando ordine alla città.

Mentre un bel sorriso gli riempiva la faccia mi dice: “ Entro fine anno emaneranno il bando per le strisce blu”.

Era felice.

Questo significava che avrebbe riavuto il lavoro.

E per Amantea significava un maggior ordine nei parcheggi.

Quei parcheggi che oggi sono occupati per intere mezze giornate.

E significava che si sarebbe potuti ritornare al mercato degli agricoltori senza i mille problemi che oggi si è costretti a vivere, in particolare di domenica

E’ vero che ad Amantea, ormai dovunque , mancano i parcheggi,ma almeno quei pochi disponibili con le strisce blu possono essere fatti ruotare a disposizione degli utenti, amanteani e non.

Per non parlare di Via Margherita, di Via Vittorio Emanuele, di Piazza Unità d’Italia, già Mercato vecchio.

Un buon inizio per il prossimo anno 2020.

Se vera la informazione.

Ma ad Amantea gli elettricisti non vedono?

Domenica, 15 Dicembre 2019 17:32 Pubblicato in Amantea Futura

Abbiamo ricevuto ( e non è la prima volta) indicazione della presenza nel centro abitato cittadino di un palo della pubblica illuminazione che potrebbe facilmente cadere, tanto è corroso alla sua base da mostrare non la ruggine ma un taglio non lieve.

Questa volta la segnalazione è stata accompagnata da una foto che vi mostriamo.

Insieme alla domanda che facciamo nostra “ Ma ad Amantea gli elettricisti non vedono?”.

 

In verità, non sappiamo nemmeno se nella nostra cittadina ci siano ancora rimasti elettricisti.

E tantomeno ce l’abbiamo con il personale comunale.

Certo la situazione è seria.

Non è un caso se è bastato un po’ di vento e sono crollati almeno 2 alberi.

Ci chiediamo, allora, se poteva succedere anche al palo della pubblica illuminazione.

E ci chiediamo anche se la caduta del palo della pubblica illuminazione avrebbe potuto fare danni a persone ed a cose.

Riteniamo di si.

Ed è per questo che suggeriamo fortemente al competente assessore comunale oltre che all’ufficio tecnico se non sia il caso di far eseguire un controllo su tutti i pali della pubblica illuminazione e su tutti gli alberi “pronti a cadere”.

Aspettiamo risposta.

Licursi, Cupelli e Filice si avvalgono della facoltà di non rispondere .

SCALEA – 14 dic. 19 - L’operazione denominata “Ghost work”, che ha visto coinvolto il sindaco di Scalea Gennaro Licursi, lo precisiamo, in qualità di dipendente dell’azienda sanitaria, ha riacceso un clima pesante nella cittadina turistica.

La vicenda giudiziaria, lo abbiamo sottolineato più volte, non ha ripercussioni dirette sulle cariche politiche di sindaco e consigliere provinciale.

 

Ma, è inutile nasconderlo, in città si è già aperto il dibattito su eventuali dimissioni.

Una decisione che potrebbe scaturire dall’imbarazzo che la vicenda ha suscitato a livello politico e che va a cozzare con alcuni principi da sempre difesi dallo stesso sindaco di Scalea.

Intanto, la vicenda giudiziaria, per Gennaro Licursi, inizia con il silenzio.

Ieri, infatti, assistito dal suo avvocato di fiducia, Luigi Crusco, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Avrà certamente modo di chiarire nelle fasi successive la sua posizione.

Scena muta anche per altri due dei tre indagati.

Come è noto, nell’inchiesta sono finiti tre impiegati dell’azienda sanitaria che avrebbero attestato “falsamente” le missioni di Licursi. Valentino Cupelli, 67 anni, di Amantea, difeso dagli avvocati Giuseppe Mandarino e Mirella Santoro, del Foro di Paola, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Stessa linea scelta per Paolo Filice, 59 anni, di Cosenza, assistito dagli avvocati, Enzo Aprile, Gabriele Fiorito ed Emma Eboli.

L’unica indagata che ha risposto alle domande ed ha chiarito il suo ruolo è stata la dottoressa Angela Riccetti, 57 anni, di Scalea, assistita dagli avvocati Roberta Sette e Ugo Vetere. Al termine dell’interrogatorio, l’avvocato Ugo Vetere ha chiesto la revoca della misura interdittiva.

Come è noto, il giudice per le indagini preliminari, Maria Grazia Elia, ha applicato per Angela Riccetti la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio per tre mesi;

Per Valentino Cupelli l’interdizione per sei mesi da ogni attività nel pubblico servizio e sei mesi anche per Paolo Filice.

Per Gennaro Licursi, invece, è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari, con il divieto di allontanarsi e con il divieto di comunicare con persone diverse da quelle che coabitano con lui e che lo assistono.

La durata della misura è stabilita per tre mesi, salvo proroghe che saranno eventualmente richieste.

Dal punto di vista politico, invece, non c’è alcuna reazione ufficiale dei componenti di maggioranza, nessun comunicato, nessuna presa di posizione.

Pare che al momento abbia preso in mano le redini dell’amministrazione comunale il vicesindaco, Gaetano Zuccarello.

Non si registrano reazioni neanche dai consiglieri di opposizione.

Ieri hanno preso posizione Giuseppe Guido e Mimma Iannello, rispettivamente: Segretario generale Cgil del comprensorio Pollino Sibaritide Tirreno e responsabile Cgil dell’alto Tirreno, per i quali: “L’inchiesta ultima che coinvolge il sindaco di Scalea, Gennaro Licursi, in qualità di dipendente dell’Asp di Cosenza, accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato e falsa attestazione di presenza in servizio con la presunta complicità di tre dipendenti della stessa Asp, è l’ultimo colpo mortale all’immagine di una città e di un territorio che, dagli anni di Plinius, vive un degradante deterioramento della pratica della legalità.

Le ricadute pesano sempre più sulla vita e sugli interessi generali dell’intera comunità

Miocomune

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