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Redazione TirrenoNews

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Oltre 50mila bottiglie d'acqua e 25mila litri di vino erano conservati in precarie condizioni igieniche.

Cento pedane di acqua minerale (50.000 bottiglie) tenute in condizioni igieniche del tutto precarie, all’interno di un capannone industriale abbandonato, in uso ad un noto supermercato di via del Progresso a Lamezia.

 

 

 

E, nello stesso capannone, ma in uso ad altra ditta di Lamezia, una vera e propria linea di imbottigliamento di vino (cileno) nelle cosiddette “bag in box” in versione regalo di Natale: 25.000 litri di vino conservato anch’esso in precarie condizioni igieniche e con l’utilizzo di additivi chimici di dubbia provenienza per impedirne l’irrancidimento.

È il frutto del sequestro di questa mattina portato a segno dagli uomini del Nas di Catanzaro guidati dal tenente Pizzurro, unitamente al locale Norm radiomobile della compagnia di Lamezia Terme e del personale dell’Icqrf Calabria e dell’Asp pure intervenuti sul posto.

Il sequestro si è reso necessario attese le condizioni igieniche e strutturali del capannone assolutamente inidoneo alla conservazione di alimenti di alcun genere.

Sul pavimento e sulle confezioni di acqua erano presenti finanche escrementi di animali, che facilmente possono introdursi nei detti locali.

Sull’enorme quantitativo di vino cileno, sono in corso le opportune verifiche per accertarne la provenienza effettiva e l’eventuale avvenuta sofisticazione con grave pregiudizio per la salute degli ignari consumatori.

Ed eccovi le sardine

Domenica, 15 Dicembre 2019 16:32 Pubblicato in Italia

Le sardine si incontrano a Piazza San Giovanni e sul palco sale una giovane musulmana con il capo avvolto dall'hijab, che si dichiara "Fiera di essere musulmana"

E la Meloni replica alla Sardina

"Quello che non mi è chiaro della simpatica ragazza nel video è: perché se tu sei fiera di essere islamica,io non posso esserlo di dirmi cristiana?".

 

 

 

 

Con un tweet la leader di Fratelli d'Italia replica alle parole di una ragazza musulmana che, con il capo avvolto dall'hijab, ha parlato dal palco di San Giovanni nel corso della manifestazione delle Sardine ieri Roma.

"A Salvini e Meloni non piacerà la mia presenza..." aveva detto la giovane, facendo il verso al video tormentone della leader di Fdi, "perché sono una donna, sono musulmana e sono figlia di palestinesi.

Non vi permetteremo di aprire le pagine nere del passato, questo è uno Stato di diritto".

Sul palco al fianco della ragazza anche il marito Sulamain Hijazi che oggi sulla sua pagina Facebook provoca la Meloni.

"Almeno mia moglie è simpatica" scrive in un post accompagnato da emoticon sorridenti in cui condivide il cinguettio della leader di Fratelli d'Italia.

Ndr Che qualcuno informi Papa Francesco ed i cattolici italiani.

Il cuore grande di un benefattore di Francesco Gagliardi

Domenica, 15 Dicembre 2019 16:16 Pubblicato in Italia

Amici, il Santo Natale è alle porte e tutti noi ci accingiamo a viverlo in serenità accanto ai nostri cari.

Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi, recita una antica massima.

Ci sarà certamente la tavola ben adorna con tutte le leccornie del caso, il cappone o il tacchino, il capitone o l’anguilla, il panettone o il pandoro, torroncini vari e spumante in grande quantità.

 

L’albero di Natale preparato il giorno dell’Immacolata con le sue mille luci sfavillanti sarà regolarmente acceso perché la società elettrica non ci ha staccato la corrente per non aver saldato le vecchie bollette, e il caminetto, chi c’è l’ha, riscalderà le nostre membra infreddolite dal crudo inverno.

Ma sarà così per tutti?

E Babbo Natale porterà i regali a tutti i bambini del mondo?

E davvero tutte le famiglie trascorreranno il Santo Natale a casa accanto al braciere o al focolare scoppiettante, o accanto ad una stufetta elettrica?

E i lavoratori dell’ex ILVA di Taranto, della Whirpool di Napoli e quelli della compagnia di bandiera Alitalia come trascorreranno le feste?

Forse saranno in strada accanto ad un fuoco improvvisato a protestare perché hanno perso il posto di lavoro.

E se a qualcuno in questi primi giorni invernali viene staccata la luce e il gas perché alla Società Veneto Energie non è riuscito a saldare un debito di 600 Euro perché essendo padre di quattro figli e indigente non è più in grado di pagare le bollette, come sarà il Santo Natale?

Come lo trascorrerà se non potrà riscaldare i suoi quattro pargoletti e la parca mensa se in casa non c’è più la corrente e il gas?

Sarebbe un Natale triste, difficile, un Natale da dimenticare.

Ma a questo padre in gravi difficoltà è venuto incontro un anonimo benefattore, il quale, senza esitare, ha tolto dal suo portafoglio 600 Euro e ha saldato il debito.

Non sempre, amici, vi racconto brutte storie.

Oggi vi ho voluto raccontare con gioia un bel gesto di generosità.

Siamo a Conselve, nel padovano, e un padre di famiglia, molto indigente, si reca presso gli uffici di luce e gas per chiedere la rateizzazione delle bollette che ammontano a 600 Euro.

L’addetto allo sportello gli dice che non può aiutarlo.

Deve subito saldare il conto.

L’uomo si dispera, si allontana e incomincia a piangere.

Tra gli utenti in attesa c’è anche un Signore che ha assistito alla triste scena, si è avvicinato allo sportello e ha chiesto quanto era l’ammontare del debito.

L’addetto gli risponde: 600 Euro.

E il Signore senza esitazione risponde:- Pago io, però non comunicate subito a quell’uomo che il saldo è stato pagato, voglio restare anonimo.

Voi, però, fate in modo che possa avere luce e gas subito-.

Non vi ho raccontato un fiaba, amici, ma una storia vera, una vera storia di solidarietà che riempie i nostri cuori di gioia.

Grande gesto di generosità, grande sarà la sua ricompensa nei cieli.

La vicenda ha avuto una vasta eco anche sui social network.

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