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Troppe cosce al vento. Interviene il parroco di Francesco Gagliardi

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A S. Daniele c’è crisi.

Ma a Resia un altro tipo di cosce non conosce ombra di crisi.

Amici di Tirreno News, oggi vi voglio parlare di una lettera che un parroco, giovanissimo, di un paesino in provincia di Udine, ha indirizzato ai fedeli e paesani per criticare l’abbigliamento delle ragazze durante le funzioni religiose.

Siamo a Resia, un comune poco più di mille anime al confine con l’Austria e il parroco si chiama don Alberto Zanier.

Secondo il sacerdote a far concorrenza a uno dei grandi prosciutti italiani conosciuto in tutto il mondo, il S. Daniele, c’è ora una nuova coscia, quelle delle ragazze del paese che frequentano la sua chiesa.

E avete letto bene, amici.

Il parroco se la prende con quelle ragazze che durante le funzioni religiose si presentano in chiesa con vistose minigonne e mostrano alla gente con disinvoltura le loro cosce suadenti e sinuose.

Le parole del parroco, come era previsto, hanno suscitato le reazioni delle giovani donne di Resia, del Sindaco del paese e molta ironia.

Non hanno gradito l’accostamento che ha fatto il parroco delle loro cosce col prosciutto S. Daniele. Cosce al vento come prosciutto. Ma no, don Alberto.

Queste belle cosce ce le ha donate il suo Dio e sono belle da vedere, così hanno scritto le ragazze su Facebook.

Ma forse don Alberto un po’ di ragione ce l’ha.

Anche dalle nostre parti in occasione di Battesimi, Cresime, Matrimoni, vediamo in chiesa belle ragazze che indossano gonne troppo mini e mostrano con disinvoltura le loro cosce suadenti e provocanti.

Il parroco di Resia si è ribellato e ha fatto bene.

Quando si è fuori, all’aperto, quelle vistose minigonne vanno benissimo, ma in chiesa no. La chiesa è un luogo di culto.

Chi va in chiesa e ci crede là c’è Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare.

Anche il Resto del Carlino è intervenuto con un articolo a carattere cubitale:- Ora basta cosce nude in chiesa- In chiesa si va per pregare non per ballare.

Non si va con gonne troppo mini e le ragazze non devono mostrare alla gente e al parroco che celebra la Santa Messa le loro cosce anche se sono sinuose, suadenti e meravigliose.

Forse don Alberto ha un po’ esagerato, ma bisogna comprenderlo.

La Chiesa è un luogo di culto, non è una balera o un night club.

Le cosce bene in vista sono una mancanza di rispetto verso gli altri, verso quelli che ti stanno accanto e potrebbero urtare la loro sensibilità e come ha scritto don Alberto:- Addirittura provocare la loro sessualità -.

Ma forse la colpa non è tutta delle ragazze che indossano gonne troppo mini e mostrano le cosce nude.

E’ delle mamme, conclude il parroco. Care mamme, quando le vostre figlie escono di casa vedete come vanno in giro?

Vedete come vanno a Messa?

Il Sindaco di Resia difende le ragazze: Le conosco da sempre, non hanno grilli per la testa.

Questo episodio che vi ho raccontato ha rotto la tradizionale riservatezza del piccolo paese friuliano e lo ha fatto salire agli onori delle cronache nazionali.

Redazione TirrenoNews

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