Amici di Tirreno News, tutti noi sappiamo che si può morire da un momento all’altro per un infarto, in seguito ad un incidente stradale, ferroviario, aereo, sul cantiere di lavoro, per un attentato, ma morire in uno studio medico in attesa di essere visitato dal medico di famiglia è davvero strano.
Il dramma è davvero accaduto alla periferia di Roma, in Via Palmiro Togliatti 1640.
Un paziente di 68 anni è morto dopo essere stato colpito da un colpo di pistola sparato da una guardia giurata che anche lui si stava sottoponendo a visita medica in un’altra stanza.
La guardia giurata di anni 40, Gaetano Randazzo, si trovava nello studio medico per una visita medica per il rinnovo del porto d’armi.
Sembra che abbia preso l’arma per mostrarla al dottore che lo stava visitando ed è partito all’improvviso un colpo.
Il proiettile ha attraversato la parete che era in cartongesso e ha centrato la vittima che era nella sala d’attesa in un’altra stanza che aspettava il suo turno.
Tragica fatalità. Che sfortuna!
I carabinieri subito accorsi hanno sequestrato l’arma del delitto e accusato la guardia giurata di omicidio colposo.
Shock nello studio medico.
Gli altri pazienti che in quel momento si trovavano nella sala d’attesa con la vittima sono rimasti sconvolti.
Hanno sentito prima lo sparo, poi hanno visto la vittima accasciarsi per terra senza proferire parola. Ora gli inquirenti stanno ricostruendo con esattezza quello che è realmente accaduto ascoltando la guardia giurata, il medico che lo stava visitando e i diversi pazienti che si trovavano in quel momento nella sala d’attesa.
Che sfortuna! Che tragica fatalità!
Davvero il destino è sempre in agguato.
E’ incredibile morire così.
Ma era proprio necessario portare la pistola quando si va dal medico?
E’ necessario portare la pistola quando si è fuori servizio?
Era necessario mostrarla poi al medico curante?
Con il colpo in canna e senza sicura.?
Ma se non viene premuto il grilletto il colpo non parte.
E allora? O la guardia giurata non era un esperto e quindi non sapeva maneggiare l’arma, oppure è successo qualcosa che ora noi non sappiamo e che è certamente al vaglio degli esperti inquirenti.
di Francesco Gagliardi