Il cielo nuvoloso del 1 gennaio 1863 inaugurò l'era dell'emancipazione attraverso la prateria del Kansas. L'assenza di sole, tuttavia, non attenuò gli animi degli uomini della prima fanteria composta da uomini di colore del Kansas nel loro accampamento a Fort Scott.
Quello stesso pomeriggio si celebrò la proclamazione di emancipazione dal presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln. L’annuncio venne descritto da un testimone oculare, in uno stile tipicamente del Sud con la breve frase: “Barbecue e Annunci”.
Tre bandiere, tutte cucite da donne di colore, sventolavano sopra il raduno di circa 500 persone. I festeggiamenti sono iniziati con un'esibizione di "The Star-Spangled Banner" con la partecipazione dei cittadini che cantarono tutti insieme . Quindi, i soldati si sedettero a tavoli disposti in un grande rettangolo fuori dal quartier generale del reggimento. Gli uomini banchettarono con manzo arrosto, maiali e polli e pane, dolci e altre leccornie. Ufficiali del reggimento e ospiti speciali sedevano a un tavolo a parte.
Le parole disegnano il nostro pensiero, creano immagini dentro di noi che guidano le nostre azioni. Riflettere su tutte quelle forme di comunicazione che, per abitudine e per stereotipi, fanno parte del quotidiano e agire il cambiamento è fondamentale: nel cinema, nel teatro, nel giornalismo, nella scrittura, nella letteratura. In ognuno di questi linguaggi persistono elementi sessisti, stereotipi maschilisti che pesano sulla cultura violenta.
Dal momento che la tirannia deve modellare a se stessa sia la legge che le istituzioni politiche del suo tempo, è logico che quando un'élite di governo si è spinta troppo oltre nell'abusare del proprio potere, la lotta per la libertà da parte del popolo in generale non inizia direttamente nell'ambito politico o nella legislazione stessa.
Nel corso della nostra travagliata Storia, il cambiamento della politica e degli statuti è stato l'obiettivo finale di energici tentativi popolari di contenere il potere, ma nella cultura è sempre iniziato il rifiuto di massa ad accettare abusi politici.
“Cultura” è un termine vago quindi definiamolo come la somma delle azioni dei cittadini di una Nazione, gli atteggiamenti che guidano le loro risposte agli eventi, le loro aspettative su ciò che possono fare e i ricordi di ciò che essi, e forse i loro antenati, hanno da sempre tentato di fare. Un individuo sfruttato che non ha coscienza di essere sfruttato e che non fa nulla per liberarsi, è veramente un essere sfruttato e privo di libertà. Ma quando un uomo che ha coscienza di essere tale e che lotta per liberarsi già non è più sfruttato, ma uomo libero.
Sin dagli albori della storia la lotta per la libertà dalla schiavitù naturale, sociale, economica e politica è stata incessante. Questa lotta è intrinseca nella natura umana. Gli esseri umani esigono la libertà sia come individui sia come membri della società e per raggiungerla devono combattere contro ogni tipo di oppressione. Alla radice di questa battaglia sta l'innato desiderio umano di felicità; la brama di trovare il proprio posto nel flusso supremo della felicità.
Per soddisfare questo forte desiderio nella vita individuale, gli esseri umani devono raggiungere lo stato assoluto e rompere tutte le restrizioni della relatività. E' un'inclinazione umana naturale quella di liberare la mente dalla schiavitù del tempo, dello spazio e della persona, ma solo il raggiungimento dell'assoluto può soddisfare l'innato desiderio di felicità.
Gigino A Pellegrini & G elTarik
Si comunica quanto segue, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento) al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
COSENZA 15 ottobre 2022 - Militari dipendenti dal Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza hanno nei giorni scorsi effettuato un servizio straordinario di contrasto al bracconaggio che ha portato alla denuncia di tre cacciatori per utilizzo di apparecchiature elettroniche non consentite dalla normativa. In particolare sui territori comunali di Roggiano Gravina, Altomonte e S.Lorenzo del Vallo i militari appartenenti alle Stazioni di Castrovillari e S.Sosti hanno individuato e posto sotto sequestro tre richiami acustici elettromagnetici vietati riproducenti i versi di avifauna, due dei quali occultati tra la vegetazione in alcuni rudimentali contenitori ed uno collocato all’interno di un piccolo manufatto di cemento, collegato all’esterno ad una cassa acustica e chiuso ermeticamente da un coperchio d’acciaio. Per recuperare quest’ultimo richiamo si è proceduto alla rottura della copertura d’acciaio e alla rimozione dello stesso. Due in questo caso i cacciatori deferiti dai reparti operanti ai quali, oltre ai richiami, sono state sequestrate le armi utilizzate e il munizionamento in loro possesso. Altro sequestro è avvenuto nel comune di Albidona nella località Puzzoianni dove i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Trebisacce hanno sorpreso, anche in questo caso, un cacciatore che esercitava l’attività venatoria utilizzando un richiamo acustico elettromagnetico posto all’interno di una scatola in ferro chiusa con un catenaccio. Tale modalità utilizzata per nascondere l’apparecchio e cercare di eludere il controllo non ha però tratto in inganno i militari i quali, attirati in zona dal suono, ed a seguito di un accurato appostamento hanno sorpreso l’uomo al quale, come gli altri cacciatori, oltre al sequestro del fucile e dell’attrezzatura utilizzata per tale illecita attività è stata contestata la violazione alla normativa sulla caccia per l’uso non consentito di tali apparecchiature. I richiami sono assolutamente vietati nella caccia per via della facilità con cui gli animali ne sono attratti e la conseguente elevata possibilità di essere abbattuti.
L’eccesso di illuminismo degli occidentali impedisce loro di entrare in contatto con la testa degli altri. Vedendo solo loro stessi, negano il principio di realtà̀ e disperdono il senso del Tempo. Così facendo si annulla la Storia e capacità di valutazione.
Moltissimi anni fa…ancor prima della nascita di Cristo, il filosofo greco Diogene di Sinope, girovagava per le città con una lanterna accesa in pieno giorno, dicendo che servisse per cercare l ’ uomo....la stella più grande. Una famosa pagina del pensatore tedesco Nietzsche,inizia così: “Avete sentito di quel folle uomo che accese una lanterna alla chiara luce del mattino,corse al mercato e si mise a gridare incessantemente: cerco Dio!Cerco Dio?”
Sembra un segno di follia decidere di accendere una lanterna quando attorno c’è la luce piena del mattino, ma in realtà anche il mondo di oggi comincia a sentire l’esigenza di riaccendere una nuova luce proprio quando tutto attorno è illuminato. La luce che viene dal secolo dei “lumi ” ,dalla ragione,dalle scienze, non appare più sufficiente per il nostro cammino… Sarebbe il caso di poter avere una volta tanto una certa lungimiranza.
È trascorso mezzo secolo da quando Marshall McLuhan formulò la frase celeberrima "Il medium è il messaggio". Era il momento aureo della comunicazione. Non è più così. Adesso "la gente è il messaggio". L'interattività del web - la possibilità degli utenti di dialogare con l'emittente - ha inaugurato l'era della comunicazione "da tutti a tutti", dove purtroppo regnauna dinamica da reazione nucleare, ossia atomi che sollecitano altri atomi, che ne sollecitano altri ancora, fino a sprigionare unenorme fungo di energia.
La distanza fra Occidente e il resto del mondo è così ampia da far sorgere il sospetto di una profonda incomunicabilità, a dispetto dei commerci globalizzati. Vendersi merci non significa dialogare. Questa frattura, sta portando gli eredi della Grecia e Magna Grecia verso esiti imprevedibili.
La ferocia è sempre meno lontana. In guerra non ci sono i buoni e i cattivi, a lungo andare ci sono solo i cattivi. Per combattersi sul serio e non in punta di fioretto, a un certo punto bisogna che sia riesumato il desiderio di vendetta, di distruzione e di sangue. La guerra rende affini. La guerra è sempre tra incivili e vince chi non a chiacchiere ma nei fatti è pronto a buttar via la propria vita insieme a quella del nemico. Quanto tempo avrebbero bisogno un pacifista ed un guerriero spartano per discutere e convenire sul significato del termine‘rischio’?.
‘Ifyou can keepyour head whenallaboutyou are losingtheirs and blamingit on you; ifyou can trust yourselfwhenall men doubtyou, but make allowance for theirdoubtingtoo: ifyou can wait and not be tired by waiting, or being lied about, don’t deal in lies, or beinghateddon’tgive way to hating, and yetdon’t look too good, nor talk toowise;’‘Se riesci a mantenere la testa quando tutto intorno a te sta perdendo la sua e incolpa te; se puoi fidarti di te stesso quando tutti gli uomini dubitano di te, ma tieni conto anche dei loro dubbi: se puoi aspettare e non stancarti aspettando, o ti si mente, non contemplare il mentire, o essere odiato non darti all’odio, e tuttavia non presentarti con un bell'aspetto, né parlare troppo saggiamente.’ Joseph R. Kipling.
Con quali armi potranno agire i dissidenti di questa follia pandemica che sembra aver colpito l’Occidente, tenendo conto che, ormai damolto tempo, Alice non abita più qui.
Gigino A Pellegrini e G elTarik