PREMESSO che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che, le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite in modo da chiarire la fase in cui il procedimentopende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della persona sottoposta ad indagini e dell’imputato a non essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non sia stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.
Nei giorni scorsi, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, nell’ambito di attività mirate al controllo e monitoraggio dell’ambiente e dei fenomeni inquinanti, personaledella Guardia Costiera, del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza e della Polizia Locale di Vibo Valentia, hanno accertato,nella frazione Marina del comune di Vibo Valentia, la presenza di due capannoni industriali destinati al deposito ed alla manutenzione di veicoli, senza che i titolari delle attività fossero muniti delle autorizzazioni previste dal testo unico ambientale.
In fase accertativa i militari, oltrea riscontrare l’assenza deititoli autorizzativi ambientale relativi agli scarichi delle acque reflue, rilevavano in entrambi i capannoniil deposito incontrollato di rifiutidi natura eterogenea e miscelati fra loro, provenienti dai processi di manutenzione e riparazione di veicoli, senza che fossero state rispettate le condizioni temporali e/o quantitative previste dal testo unico ambientale.
Di conseguenza, delineatosi un chiaro ed inequivocabile quadro indiziario di reità a carico dei titolare delle due imprese, la polizia giudiziaria intervenuta procedeva a porre sotto sequestro preventivo i due capannoni industriali e delle aree a questi asserviti, nonché a deferire i titolari alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per violazioni, a vario titolo, delle norme in materia ambientale e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
L’operazione in parola si inserisce nelle numerose attività di polizia ambientale che quotidianamentele forze di polizia svolgono sotto il coordinamento della Procura di Vibo Valentia e che, ad ogni modo, continueranno senza soluzione di continuità nei prossimi giorni al fine di tutelare l’ambiente marino e costiero.
Thru universes
learning-notes and words
we are traveling
Where we are going
maybe Ulysses would know
We are going
away-away-away
beyond the horizon
beyond these red lights
beyond these rugs & paper
West of Spoleto
beyond the Pillars of Hercules.
Gigino A Pellegrini & G elTarik
Non si arresta l’attività di contrasto alla pesca illegale portata avanti dalle donne e dagli uomini del Compartimento Marittimo di Vibo Valentia.
Nel corso della giornata del 22 Giugno, i militari della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, nell'ambito dei servizi predisposti a tutela della filiera della pesca e degli stock ittici nazionali, hanno elevato sanzioni amministrative per un importo totale di 4000 euro.
I militari, nel corso del pattugliamento effettuato via mare, hanno colto in flagranza un’unità da diporto utilizzata per la pesca con attrezzi professionali nelle acque antistanti il comune di Gizzeria.
Per tale motivo, il personale della Guardia Costiera ha proceduto a porre sotto sequestro il natante e l’attrezzo da pesca rinvenuto a bordo, in quanto utilizzati in contrasto con la vigente normativa a tutela delle risorse ittiche.
L’attività di repressione posta in essere dal Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera contro gli illeciti in materia di pesca proseguirà incessantemente anche nei prossimi giorni sia a mare, che a terra, allo scopo di garantire il rispetto delle leggi in materia ed a tutela della salute dei consumatori.