
Sindaco e Amministrazione a sostegno del giovane talento di Sanremo Young
CROSIA (Cs) – Giovedì, 28 Febbraio 2019 – Prosegue l’avventura del giovane talento traentino, Antonio Vaglica, a Sanremo Young. Dopo essersi affermato nella prima serata superando l’insidiosissimo “Dentro o fuori” e dopo aver incantato il pubblico e la qualificata giuria dell’Academy, durante la seconda puntata, con “io Vagabondo”, in un formidabile duetto con i Nomadi, la Voce di Mirto Crosia è pronta a calcare nuovamente il palcoscenico dell’Ariston per la terza volta. Con un sogno: arrivare alla finale di venerdì 15 Marzo e vincere la seconda edizione del teen talent di Rai 1 condotto da Antonella Clerici.
Ancora una volta a scendere in campo e sostenere il giovane concittadino sono il sindaco Antonio Russo e l’Amministrazione comunale invitando la comunità traentina ed i cittadini del comprensorio ionico a supportare questo giovane a coltivare il suo sogno.
Ci sono momenti nella vita – aveva scritto il Primo cittadino in un post sui social - in cui ognuno di noi ha bisogno degli altri per realizzare i propri sogni. E Antonio Vaglica sta vivendo uno di questi momenti. Da Sindaco di una grande e bella realtà qual è Mirto Crosia, chiedo a tutti voi di contribuire a realizzare il sogno del nostro giovane talento dalla voce superlativa, continuandolo a seguire in TV nella sua splendida esperienza di Sanremo Young, e sostenendolo con il televoto. È un piccolo gesto che ci rendere tutti partecipi di una grande famiglia e soprattutto impegnati a realizzare le aspirazioni di un giovane figlio di questa terra che è partito da casa sua con un carico di sogni e aspirazioni che il noi comunità – conclude - può e deve fare suoi.
Appuntamento, quindi, a Venerdì 1 Marzo prossimo, sempre alle 21.15 in diretta nazionale su Rai 1 con la terza puntata di Sanremo Young. Ancora una volta sarà una sfida difficilissima che il buon Antonio dovrà superare anche con l’aiuto del pubblico da casa.
©CMPAGENCY
COSENZA 25 febbraio 2019 – Si intensificano i controlli dei Carabinieri Forestale al fine di prevenire e reprimere lo sfruttamento abusivo delle risorse presenti nell’area protetta silana. In particolare nei giorni scorsi i militari della Stazione Carabinieri Parco di Lorica e Cotronei in collaborazione con la Polizia Provinciale di Cosenza, distaccamento di San Giovanni in Fiore, hanno posto sotto sequestro un manufatto in cemento realizzato abusivamente in località “Frassineto” di San Giovanni in Fiore. Il controllo effettuato ha evidenziato come la struttura era stata realizzata in zona vincolata senza le dovute autorizzazioni. In particolare in violazione alla normativa in quanto realizzata in assenza di titoli abilitativi sia di natura edilizia che di natura paesaggistico-ambientale e del parere dell’Ente Parco in quanto l’area in cui è stato realizzato il manufatto ricade in zona “2” del Parco Nazionale della Sila. Si è pertanto posto sotto sequestro il manufatto e deferito all’Autorità Giudiziaria il proprietario dello stesso, un uomo di San Giovanni In Fiore.
Il Consiglio Comunale di Trebisacce, nell’esprimere solidarietà al Sindaco di Nocara, Francesco Trebisacce, ha voluto prendere una netta posizione di protesta nel confronti delle Misure di Salvaguardia imposte nei confronti di alcuni comuni calabresi, tra cui Nocara, da parte dell’Enel SpA.
Il Regime di Salvaguardia è un regime particolarmente oneroso che viene applicato nei confronti degli Enti anche solo parzialmente morosi in relazione al pagamento delle utenze legate alla fornitura di energia elettrica.
Da tale regime discende, per l’ente, una sensibile maggiorazione delle tariffe, calcolato in base ad un coefficiente chiamato Parametro Omega, che per la Regione Calabria è in assoluto il più alto di tutta Italia, pari a 51,86 punti contro, ad esempio, i 13,89 della Lombardia, i 12,39 di Veneto ed Emilia Romagna, i 15,90 di Toscana, Marche ed Umbria e i 39,96 della vicina Sicilia.
Una disparità di trattamento tra le regioni del Nord e quelle del Sud, in particolar modo la Calabria, che ha spinto il Consiglio Comunale di Trebisacce ad adottare una mozione, la quale verrà condivisa con gli altri Comuni del territorio e della Regione. Fine di questo atto è indurre il Governo Centrale ad una riflessione, ponendo una semplice domanda “Perché sono le regioni del Sud quelle che vengono sempre più penalizzate?”.
L’Assessore ai Lavori Pubblici, Filippo Castrovillari, che ha esposto la questione nel corso del Consiglio Comunale, ha così commentato: “Il Regime di Salvaguardia è una misura particolarmente iniqua e penalizzante. Lo è per qualsiasi Comune, lo è ancora di più per i Comuni calabresi che sono sottoposti ad un regime in alcuni casi tre volte superiore a quello degli altri comuni, soprattutto quelli del Nord. Non è chiaro il motivo di questa discriminazione, e la ratio di questa norma. Se un Ente è in ritardo con i pagamenti lo è in funzione di una reale difficoltà, non certo per un capriccio. Condannare un Comune in difficoltà alzando le tariffe per la fornitura di un bene fondamentale come l’energia elettrica è un paradosso difficilmente comprensibile.”
Il Sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, ha dichiarato: “Dobbiamo fare squadra tra tutti i Comuni Calabresi, levarci con una sola voce e spingere perché questa determinazione di condanna di un meccanismo penalizzate, iniquo e discriminatorio per le città del Meridione, venga quanto prima rivisto e archiviato. Non è accettabile che a fronte di una medesima fattispecie ci sia una tale diversità di trattamento. Invito i miei colleghi sindaci a portare nell’ambito dell’assise dei Consiglio Comunali la stessa mozione che ha approvato il Consiglio Comunale di Trebisacce quanto prima, per mandare un segnalare, chiaro ed inequivocabile, di condanna contro il sistema del Regime di Salvaguardia che punisce, invece di supportare, gli enti in difficoltà.
L’atto deliberativo sarà inviato al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero dell’Interno, all’Autonomia Nazionale per l’Energia, all’ANCI Nazionale e Regionale, per chiedere di avviare le più utili ed opportune iniziative dirette a riportare equità e giustizia tra i Comuni, che inevitabilmente non possono garantire con puntualità i pagamenti, considerato che i relativi ruoli vengono incassati semestralmente e con somme inferiori, mentre le fatture di pagamento sono bimestrali. Ciò genera debito.”