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Il Dott. Luca Chianelli, Direttore del C.I.S.(Centro Investigazioni Scientifiche) del quale abbiamo in anteprima ampiamente riferito sul nostro sito , ci conferma la sua presenza ad Amantea insieme ad un suo collaboratore.

Gli esperti del C.I.S. hanno provveduto ad effettuare “opportuni rilievi tecnici, chimico-fisici e fotografici, mediante l'utilizzo di tamponi specifici, di tecniche di illuminazione a luce radente e mediante l'impiego di lampade forensi e crime-scope a diversa lunghezza d'onda”

Una indagine accuratissima e tecnologicamente evoluta che però importa tempi di risposta medio lunghi.

Ci comunica il C.I.S. che “I dati acquisiti e i campioni prelevati sono stati opportunamente e scrupolosamente repertati e sigillati sia in modo da garantirne l'eventuale efficacia probatoria e sia per conservarne la genuinità ed impedirne il possibile deterioramento e degradazione”.

Facile comprendere come ci si trovi di fronte ad una altissima professionalità per fortuna disponibile nella nostra regione.

Il C.I.S. informa che “ Sia i reperti che il C.I.S. Centro di Investigazioni Scientifiche rimarranno a disposizione delle Autorità (anche religiose) competenti o eventualmente interessate a far luce su questa complessa e soprattutto delicata vicenda.”

Conclude il dott. Luca Chianelli, nella sua qualità di Direttore del C.I.S.(Centro Investigazioni Scientifiche) che “ allo stato attuale, e dopo così poco tempo, non si può ancora avere alcun elemento di certezza su natura e caratteristiche fisico-chimiche delle immagini in questione”.

Nel mentre la scienza prosegue nelle sue indagini, ci resta la memoria delle immagini viste e fotografate di Giovanni Massali e del volto di Madonna, purtroppo ormai scomparse.

Domani giovedì 3 ottobre tornerà da Medjugorie Carlo Massali il proprietario dei locali e dell’armadio misterioso che sicuramente riaprirà alla frequenza di chi vuole visitarli e vederli.

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Amantea. 30 settembre 2013. Le misteriose effigi di Giovanni Massali e della madonna di Medjugorie sono scomparse e l’armadio è ritornato al suo posto.

Il “bollettino” delle evoluzioni dell’armadio misterioso viaggia di buon mattino per la città. E così intorno alla 10.00 siamo nel magazzino di Carlo Massali in Via Lava Gaenza. E lì davanti alla strada Luigi, il papà di Giovanni , alcuni parenti ed un gruppo di amanteani spinti dalla notizia di stamattina o dei giorni scorsi.

L’armadio è ritornato in linea con gli altri, come era all’inizio, ed insieme si sono spostati anche due ceri che erano stati collocati per terra sotto la parete dell’armadio dove erano comparsi i volti di Giovanni e della Madonnina.

E nessuna delle immagini si vede più. Misteriosa la comparsa, misteriosa la scomparsa. Restano solo sul divano giallo la foto del giovane e la immagine della madonna.

La gente invade lo scantinato ed ascolta, guarda, perplessa, ma pronta ad ogni novità. Intanto arriva il cane di Giovanni che annusa l’armadio in lungo e largo.

Luigi e Carlo sorpresi di questa evoluzione parlano con noi e ci dicono che partiranno domani per Medjugorie una prenotazione fatta da tempo.

Intanto arriva anche Telespazio per riprendere le immagini che non ci sono più e si accontenta di filmare le foto dai telefonini che le hanno conservate. Intervistano Carlo Massali, Buffone ed infine Luigi Massali che scuote il cuore di tutti i presenti quando rispondendo al giornalista di Telespazio che gli chiede notizie sulla morte di Giovanni dice : “ Giovanni non è morto” E lo dice con forza. La gente assente con il capo come a sostenere che Giovanni è ancora qui , vicino ai suoi ed ora vicino anche agli Amanteani.

E qualche pia dona si avvicina al divano e bacia prima la immagine della Madonna e poi quella di Giovanni: è il loro modo per esprimere la loro fede.

Andiamo via per raccontare di questa incredibile evoluzione ma pronti a cogliere quanto altro abbia ad accadere qui nella piccola e silenziosa Amantea.

 

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Perviene e ne diamo pubblicazione la nota di Fabio Garritano Responsabile dei “Fratelli d’Italia” per il Basso Tirreno Cosentino.

“ Che questa amministrazione non legge i nostri comunicati, quelli degli altri partiti o movimenti politici, nonché le istanze provenienti dai cittadini, è cosa nota, ma che la stessa sorte subiscono le ordinanze comunali è una novità, una peculiarità dell’attuale maggioranza, non agire!

Questo il destino della ordinanza nr 47 del 16/04/12, con la quale, in sunto, si impone ai proprietari di cani, di denunciarli all’anagrafe canina, di condurli al guinzaglio e con la museruola e, evidenziato in neretto, di raccoglierne le feci e depositarle nei cassetti della spazzatura.

L’amministrazione si è prodigata, spendendo soldi pubblici, nell’affiggere i manifesti della stessa ordinanza, ma alla fine nulla è cambiato. Di chi la responsabilità?

Le multe minacciate per i trasgressori non sono mai state elevate né dai Carabinieri né tantomeno dal Comando della Polizia Municipale, eppure, quest’ultimo oggi ha un nuovo Comandante il quale, probabilmente perché non percorre a piedi le strade cittadine, non ha ritenuto di prendere in considerazione il problema, col risultato che la città continua ad essere sporca grazie anche ai proprietari di cani incivili.

Fratelli d’Italia del Basso Tirreno Cosentino torna sull’argomento attraverso una campagna di sensibilizzazione che ha come slogan: “Noi ne abbiamo le scarpe piene, pulisci dove il tuo cane sporca”. Attraverso questa iniziativa invitiamo i nostri concittadini, proprietari di cani, a rispettare l’ordinanza del comune, i soggetti preposti, Polizia municipale in primis, a dare attuazione alla stessa, sanzionando i cittadini irrispettosi delle regole del vivere civile.

I volantini verranno distribuiti domenica 29 settembre sul corso principale e sulle vie limitrofe, nell’occasione, simbolicamente, saranno consegnati ai proprietari degli amici a quattro zampe, un sacchetto per raccogliere le feci con su scritto “Lui non può farlo, raccoglila tu”.

Di sicuro non è questo “Il problema” di Amantea, ma di sicuro va ad aggiungersi ad un elenco, insieme alla viabilità caotica, mancanza di parcheggi, scarsa pulizia e manutenzione delle strade, per fare qualche esempio, che non fa di certo definire vivibile e turisticamente appetibile la nostra città.

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