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Redazione TirrenoNews

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Sangineto (CS): 16 mesi agli uccisori del cane Angelo

Venerdì, 26 Maggio 2017 15:04 Pubblicato in Cosenza

Paola. Il giudice monocratico del tribunale di Paola, il dottor Alfredo Cosenza intorno alle 11 di oggi 26 maggio, si è ritirato in camera di consiglio e dopo le ore 13.00 è rientrato in aula per leggere il verdetto appena emesso.

Giuseppe Liparoto, Nicholas Fusaro, Francesco Bonanata e Luca Bonanata sono stati condannati a 16 mesi, ovvero il massimo della pena, come previsto per via della riduzione relativa alla scelta del rito abbreviato.

Stamattina nel giorno della sentenza, i ragazzi autori del feroce gesto non erano presenti in aula.

Presenti, invece, a Paola alcuni rappresentanti delle associazioni, tra cui gli aderenti al gruppo Facebook l’Urlo di Angelo.

Il giudice ha comunque sospeso la pena sospesa, ma subordinando la sospensione all’esecuzione di sei mesi di lavori di pubblica utilità presso associazioni a tutela degli animali.

I quattro imputati sono stati condannati al pagamento di 2.000 euro di risarcimento danni per ciascuna parte civile costituita, oltre alle spese legali pari ad 800 euro e accessori di legge.

Ricordiamo che nel giugno dello scorso anno i quattro catturarono, torturarono e uccisero il povero randagio“in concorso tra loro e con crudeltà e senza necessità, di un medesimo disegno criminoso, aver torturato un cane randagio, catturandolo, impiccandolo ad un albero, stringendogli una fune intorno al collo, colpendolo ripetutamente e con violenza con una spranga fino a cagionare la sua morte. Il tutto riprendendo la scena in un video successivamente pubblicato su Facebook”

Soddisfatte a metà le associazioni animaliste, che chiedevano pene più aspre mitigate dal fatto che evidentemente in Italia seviziare ed uccidere un cane per futili motivi non è considerato un gesto particolarmente grave.

Resta il fatto che questa sentenza (qualora venisse confermata) costituisce un precedente capace di dissuadere altri malintenzionati dal fare quello che è stato riservato al povero Angelo.

Parliamo del piccolo Carmine Ricco di 8 anni morto mentre giocava a pallone nel cortile di casa

Ricordiamo che il bambino, come emerso dalle indagini, avrebbe colpito accidentalmente con il pallone la vetrata del portone di casa

dalla quale sarebbe partita la scheggia di vetro che ha reciso l'arteria femorale.

La famiglia, rappresentata dall'avvocato Davide Rossella, ha presentato denuncia in Procura

Per il pm Anna Chiara Fasano (titolare del fascicolo) i soccorsi sarebbero stati tardivi

Per questo la Procura di Paola ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro persone ritenute responsabili della morte del piccolo Carmine Ricco.

Emergerebbe anche la responsabilità della baby sitter che «non avrebbe adottato un adeguato controllo del minore».

Secondo la Procura di Paola ci sarebbero state omissioni nelle operazioni di soccorso al piccolo deceduto a Cosenza.

Al medico del 118 - uno degli indagati - viene contestato inoltre di non aver dialogato opportunamente con la centrale operativa del 118.

Tra gli indagati risultano un infermiere - accusato di "imperizia assistenziale" - e l'autista del 118 che non avrebbe individuato una pista idonea all'atterraggio dell'elisoccorso. 

A nulla, infatti, è valso l'intervento dell'elisoccorso che ha trasportato Carmine all'ospedale di Cosenza dove dopo qualche ora è morto proprio a causa di quella profonda ferita.

Secondo la Procura il piccolo doveva essere trasportato d'urgenza al pronto soccorso più vicino, ovvero al "Iannelli".

NdR. Ci poniamo una sola domanda: sarebbe ancora vivo Carmine se ci fosse stata una vetrata infrangibile?

Rubati 80 mila euro di farmaci all’ospedale di Cetraro

Giovedì, 25 Maggio 2017 22:41 Pubblicato in Paola

Nella notte tra martedì e mercoledì’ un grave furto è stato compiuto ai danni della farmacia territoriale dell' ospedale di Cetraro.

 

 

Furto di farmaci, molti dei quali speciali, tra cui numerosi per pazienti oncologici, per un ammontare di circa.

 

 

Ignoti hanno divelto la porta d'ingresso e si sono introdotti indisturbati nella struttura ospedaliera. Sul posto sono intervenuti, su segnalazione dei dipendenti arrivati per prendere servizio stamattina, prima i carabinieri di Cetraro, agli ordini del maresciallo Pasquale Schettini.

 

 

Subito dopo sono giunti i carabinieri della Compagnia di Paola, agli ordini del capitano Antonio Villani.

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