
Redazione TirrenoNews
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La Procura notifica 19 avvisi di chiusura di indagine ad Amantea
Lunedì, 12 Marzo 2018 20:18 Pubblicato in CronacaQuesto è uno dei casi in cui riesci a sapere qualcosa di importante per i cittadini amanteani anche se ti sfuggono i contorni della vicenda. Che fare allora? Ricostruire la storia e raccontarla.
Tutto parte dalla presenza davanti al municipio dell’auto del 117 della Guardia di Finanza.
Un parcheggio ben fatto, come di chi deve restare per parecchio tempo.
Per chi, come noi, è sempre a caccia di notizie riesce difficile non cercare di sapere chi sono, da dove vengono ed in quale ufficio sono.
Ci vuole tempo, poi vediamo uscire due finanzieri in borghese dalla ex Pretura .
Non sono della tenenza di Amantea, od almeno così ci sembra.
Possiamo allora escludere che si tratti della indagine sugli alloggi popolari.
Questa indagine ci viene subito in mente perché davanti alla stanza del sindaco ci sono alcune persone che cercano risposta al loro bisogno di un alloggio.
Che cosa saranno venuti a fare?.
Nessuno è in grado di darci una risposta, neppure parziale.
Ci vuole il pomeriggio.
E mentre il tempo si chiude, la notizia, pur confusa, sembra aprirsi.
La Procura avrebbe inviato, ci dicono, a ben 19 persone una comunicazione di chiusura delle indagini preliminari.
Si tratterebbe di indagini risalenti al 2015.
La comunicazione della chiusura delle indagini preliminari avviene tramite consegna di un documento scritto, chiamato appunto avviso di conclusione delle indagini preliminari effettuata personalmente all’indagato, se questo avviso è la prima comunicazione ufficiale relativa al procedimento.
In questo caso – oltre a consegnare l’avviso – le forze dell’ordine chiedono all’indagato di nominare un proprio difensore di fiducia e di indicare il luogo in cui egli vuole ricevere tutte le successive comunicazioni relative al proprio procedimento (tecnicamente, si chiama elezione di domicilio).
Nell’avviso che viene consegnato all’indagato, il Pubblico Ministero deve indicare il tipo di reato commesso, con una esposizione sommaria dei fatti che vengono contestati, la data e il luogo in cui ciò è avvenuto e le norme penali che l’indagato avrebbe violato.
La conclusione delle indagini preliminari è un momento sicuramente molto importante per la persona indagata che potrà, entro 20 giorni da quando ha ricevuto l’avviso di cui sopra, prendere visione dell’intero fascicolo del Pubblico Ministero – depositato presso la Procura della Repubblica del luogo in cui è stato commesso il reato – e decidere, insieme al proprio avvocato, se sia opportuno iniziare a difendersi già in questo momento oppure riservare le proprie difese al processo vero e proprio, che si terrà in un momento successivo.
Ci viene fatto riflettere sul fatto che ci sarebbero troppe e diverse persone perché si tratti di un solo filone investigativo.
E ciò sarebbe confermato anche dal fatto che tra le persone alle quali sarebbe pervenuta la chiusura delle indagini preliminari ci sono politici della vecchia giunta, dipendenti comunali , semplici cittadini, imprese e cooperative.
Tre i politici che sembra rispondano alle seguenti iniziali E.P. , G.C. ed E. M.
Totalmente sconosciuti i reati loro ascritti.
Diversi i dipendenti .
Uno di essi risulterebbe persona offesa.
Alcuni sembra rispondano alle seguenti iniziali M.A. , L.A., A.T., E.C., F.A., F. P. , G. B.
Totalmente sconosciuti anche i reati loro ascritti..
Diversi cittadini tra cui, sembra, il presidente di una cooperativa che presta servizio per il comune di Amantea ed una impresa.
Qualche viso preoccupato.
Qualcuno, invece ,anche per l’ inusualità del fatto, si spinge a sussurrare che finirà tutto in una bolla di sapone.
Domani c’è consiglio comunale e sicuramente la minoranza non si lascerà sfuggire l’ occasione di fare domande per saperne di più.
Gentile Presidente del Consiglio Comunale Caterina Ciccia, le scriviamo per metterla di fronte alle sue responsabilità.
E lo facciamo pubblicamente.
Questa è una proposta, l'ennesima e l'ultima, di dare dignità e organizzazione al Consiglio Comunale di Amantea.
Il Consiglio Comunale dovrebbe essere l'organo, il più importante, dove tutti i soggetti politici affrontano i problemi di una comunità!
Ad Amantea si convocano solo Consigli straordinari e urgenti, e in orari strettamente lavorativi e senza affrontare davvero le questioni importanti.
DOMANI il prossimo alle ore 10.
Ancora una volta è stato convocato il Consiglio Comunale di Amantea in una sessione straordinaria, ancora una volta senza condividere alcuna programmazione o calendarizzazione, ancora una volta senza convocare la conferenza dei capigruppo, ed ancora una volta in orari lavorativi e senza riprese in streaming.
Che dire? Una sola parola: BASTA!
Volete continuare a gestire il Consiglio Comunale come una proprietà privata da celebrare mimì, cocò e pochi compagni?
Volete tenere lontani i cittadini che meno sanno meglio è?
Volete mortificare il valore che dovrebbe avere il massimo organo della nostra Comunità che si riunisce in casi straordinari e urgenti, non programma le attività, non istruisce i punti all'ordine de giorno (su 5 punti previsti per domani solo il quinto è stato istruito)?
Benissimo!
Continuate così ma fatelo da soli.
Abbiamo provato a dirvelo in tutti i modi e innanzitutto con la nostra presenza e il nostro impegno, siamo stati presenti, vi abbiamo tenuto il numero legale tantissime volte nelle commissioni, disertate dalla vostra stessa maggioranza, fatta eccezione per qualcuno.
Abbiamo dato il nostro contributo operativo e puntuale, chiedendo solo serietà e una programmazione condivisa nella conferenza dei capigruppo mai convocata se non una volta per chiederci un voto segreto inaccettabile, senza mai evadere le nostre richieste e senza occuparsi veramente dei problemi del territorio.
Vi abbiamo chiesto di convocare i Consigli e le Commissioni programmando insieme contenuti e date, e scegliendo orari dalle 18:30 in poi.
E' così difficile?
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Ma chi rimuove abusivamente i segnali stradali ?
Lunedì, 12 Marzo 2018 15:56 Pubblicato in Amantea FuturaSono nato a Catocastro dove ho vissuto per 18 anni quando sono emigrato per il nord Italia , prima, partendone, poi, per fare il militare presso la scuola allievi ufficiali di Foligno, ed il capostazione presso Paola e Belvedere Marittimo, infine, prima di diventare comandante della Polizia Municipale di Amantea .
Per questo i pochi catocastresi mi chiamano ancora oggi per parlarmi dei problemi dell’antico quartiere.
Lo hanno fatto quando mi hanno chiesto di evitare ai pochissimi abitanti ( come ho detto) di dover fare un lunghissimo giro, per taluni versi impossibile, per ritornate a casa.
Ogni giorno, più volte al giorno.
I commissari straordinari dott. Giorgio Criscuolo, dott. Francesco Sperti e dott. Pietro Tescione, suggeriti non si sa da chi , avevano adottato una ordinanza che rendeva via Indipendenza senso unico a scendere.
Dovetti proporre ricorso al Presidente della Repubblica, al tempo ancora possibile, prima che Berlusconi sterilizzasse questa storica e democratica possibilità.
Il ricorso costò solo 3 marche da bollo.
Ed il dr Criscuolo revocò l’ordinanza.
E fu così che da quasi10 anni salendo dal Ponte di Catocastro si trova un divieto di accesso con l’aggiunta del cartello “ Eccetto residenti autorizzati” .
Un segnale ancora esistente .
Vicino alla chiesa madre, invece, c’è un segnale doppio.
Una freccia obbligatoria
Prima c’era un segnale che faceva comprendere a chi imboccava quel pezzo di Via Indipendenza che avrebbe potuto incontrare un traffico limitato ai residenti.
Quel segnale non c’è più.
E’ stato rimosso? Da chi?.
E perché non è stato riproposto?.
Di questa mancanza si lamentano gli abitanti di Catocastro che si vedono piombare addosso automezzi a “folle” velocità come capita a chi pensa di essere in una strada a senso unico.
A chi può interessare questa rimozione abusiva di segnaletica?.
Giuseppe Marchese
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