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La proposta dell’Esecutivo Russo dopo la positiva esperienza alla Notte dei Fuochi di San Marco

fuochiMercoledì, 26 Aprile 2017 – Crosia alla 181esima edizione dei “Fuochi di San Marco” per promuovere il territorio e gli eventi della tradizione popolare. Una vetrina di grande impatto nella quale, al vasto pubblico che ha preso parte alla storica manifestazione rossanese, è stata presentata ’A Remurata 2017: attesissimo appuntamento estivo del cartellone socio-culturale della cittadina traentina, giunto alla 11esima edizione, che esalta e promuove la tradizione, la cultura e l’identità della Valle del Trionto, attraverso i percorsi del gusto e le note coinvolgenti e suggestive della musica popolare itinerante.

Un’eccellente azione di marketing territoriale voluta dall’Amministrazione comunale – Assessorato al Turismo e spettacolo e realizzata nel solco di una proficua collaborazione avviata già negli anni scorsi con il Comune di Rossano, mirata alla pianificazione sinergica  e strategica dei maggiori eventi così da garantire un’offerta diversificata e integrata, nell’ottica di uno sviluppo turistico a 360 gradi.

La collaborazione tra realtà locali contermini – dichiara soddisfatto il Sindaco Antonio Russo, che ha fatto visita allo stand di Crosia allestito nella centralissima piazza Steri nello spazio dedicato ai Comuni in vetrina alla 181esima edizione dei Fuochi di San Marco – non può che garantire risultati eccellenti. La partecipazione attiva di diversi Comuni della Sibaritide e della Valle del Trionto, ad un evento antico e prestigioso come quello dei “Fuochi di San Marco” dimostra come finalmente qualcosa stia cambiando. E questo è certamente un merito degli Amministratori. Che hanno compreso come in un mercato internazionale fortemente competitivo, le realtà locali, difficilmente da sole possono competere sul mercato turistico. Il nostro obiettivo – precisa il Primo cittadino - dichiarato con la positiva esperienza di Expo 2015, è quello di creare, anche insieme alla vicina Rossano, una rete degli eventi popolari che riesca a promuovere, oltre il territorio, manifestazioni identitarie uniche nel loro genere come appunto la Notte dei Fuochi di San Marco o “A Remurata” di Crosia.

Avere uno spazio espositivo all’interno dei Fuochi di San Marco, - aggiunge il Consigliere con delega al Turismo Francesco Russo - insieme ad altri Comuni del comprensorio jonico, per promuovere le eccellenze locali, e nel contempo i principali eventi territoriali, come la “Remurata” è un’operazione di marketing importante. Siamo riusciti in questo intento grazie alla grande sintonia che si è creata subito con l’Assessore al Turismo e Spettacolo della Città di Rossano, il vicesindaco Aldo Zagarese, che ringrazio. Il quale, da subito ha dimostrando concretezza, lungimiranza e attenzione agli eventi popolari e socio-culturali del territorio. Credo – conclude Russo – che si sia intrapresa la strada giusta per cominciare davvero a sviluppare un’offerta turistica diversificata, complementare e partecipata, che arricchisca l’esperienza del visitatore, accrescendone le motivazioni a prolungare il soggiorno sul territorio.

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tribunale-370x230Sta facendo molto discutere, nelle ultime settimane, la vicenda che vede come protagonista una grande e famosa società italiana ovvero Poste Italiane e il comune capoluogo dell’omonima provincia in Calabria ovvero Cosenza in seguito ad una controversia sorta tra le due parti a causa della condotta di Poste Italiane che, stando a quanto emerso da alcune indiscrezioni, sembrerebbe essersi sostituita in maniera assolutamente illegale al Tesoriere Comunale ovvero la Banca Carime, trattenendo all'interno delle proprie casse una somma di denaro che invece sembrerebbe appartenere alla Pubblica Amministrazione. Proprio in seguito a tale contenzioso nato tra il Comune di Cosenza e Poste Italiane ecco che proprio la società che si occupa della gestione del servizio postale in Italia sembrerebbe essere stata condannata da parte del Tribunale di Cosenza a versare una ingente somma di denaro nei confronti del comune sopra citato, ovvero Cosenza, e nello specifico il risarcimento da parte della società italiana ammonterebbe a un milione e 709.237,70 euro e oltre a questi anche gli interessi.

Sulla delicata vicenda, resa nota attraverso l’Avvocatura Comunale, si è nello specifico espresso l'avvocato Agostino Rosselli ovvero colui che si è impegnato a portare avanti la causa e quindi a rappresentare in Tribunale il Comune di Cosenza, il quale proprio in seguito alla sentenza si è espresso affermando poche ma precise parole e sottolineando che proprio tale sentenza è destinata a fare giurisprudenza in quanto, quella presa dal Tribunale, rappresenta una decisione molto importante e che soprattutto ha l’obiettivo di fare chiarezza su una materia molto delicata e allo stesso tempo discussa, ovvero "l’espropriazione forzata a danno della pubblica amministrazione”. Ha precisato poiche proprio quanto accaduto è molto importante per i numerosissimi comuni italiani che giorno dopo giorno si trovano a dover subire quella che è “la sottrazione indebita di grandi somme di denaro” da parte di una società privata che agisce non per il bene pubblico.

Una società privata che, continua l'avvocato Rosselli nel suo intervento "ritiene lecito sostituirsi ai tesorieri degli enti locali trattenendo presso le proprie casse ingenti somme di denaro lucrando su un bene destinato a soddisfare servizi pubblici essenziali dei cittadini italiani". Inoltre, stando a quanto emerso da alcune indiscrezioni, il Tribunale non ha solamente condannato la nota società italiana al risarcimento della somma di denaro precedentemente indicata, ma sembrerebbe aver anche dichiarato la risoluzione di ben nove contratti di conto bancoposta aperti proprio dal Comune per "agevolare i pagamenti da parte dei contribuenti sparsi nel territorio nazionale". Per approfondimenti e aggiornamenti sulla questione potete informarvi sul sito LACNews24.

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Catanzaro. Nella mattinata odierna i finanzieri del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e il personale della direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria, coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, stanno eseguendo quattro misure cautelari nei confronti di un funzionario della Protezione civile della Regione Calabria e di tre imprenditori, indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato.

L’ indagine ha anche portato ad un sequestro di beni per oltre 250 mila euro.

Secondo quanto si è appreso, il funzionario della Protezione civile della Regione Calabria coinvolto nell’inchiesta è stato portato in carcere, mentre i tre imprenditori sono stati posti ai domiciliari. Di nessuno degli arrestati, al momento, sono state rese note le generalità. L’inchiesta che ha portato agli arresti potrebbe essere partita, anche se al momento mancano conferme ufficiali, dalle denunce presentate nei mesi scorsi, subito dopo il suo arrivo alla guida del settore, dal responsabile della Protezione civile regionale, Carlo Tansi, che aveva riferito di avere scoperto illeciti nella gestione del comparto.

I particolari dell’operazione saranno illustrati dal procuratore della Repubblica dott. Nicola Gratteri e dal procuratore aggiunto dott. Giovanni Bombardieri alle ore 11.00 odierne presso la sede del comando provinciale della guardia di finanza di Catanzaro.

26 aprile 2017

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