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Questo il comunicato stampa dei Carabinieri della Forestale

Cosenza 24 aprile 2017– Continua l’attività di controllo del territorio da parte dei militari della Stazione Forestale di Rossano.

In particolare nei giorni scorsi l’attività si è concentrata lungo il Torrente Colognati nel Comune di Rossano.

I controlli hanno portato al deferimento di due persone del luogo che avevano occupato abusivamente l’area demaniale.

Il primo utilizzava una superficie di quindicimila metri quadri di demanio fluviale, occupato senza titolo, quale deposito di calcinacci, rifiuti cementizi, letame, terre e rocce da scavo, materiale inerte e rifiuti vegetali.

Il controllo ha portato al sequestro dell’area e al deferimento dell’uomo per gestione illecita di rifiuti e occupazione di suolo demaniale.

Altro sequestro di un’area di oltre diecimila metri quadri con relativa denuncia per occupazione di area demaniale, è avvenuto dopo che si è constatato che il terreno occupato abusivamente era coltivato ad avena senza alcun titolo e senza aver acquisito il nulla-osta paesaggistico ambientale.

I due sequestri si aggiungono a quello effettuato nei giorni scorsi che rientra in un controllo capillare nel territorio delle foreste rossanesi predisposto dalla Procura della Repubblica di Castrovillari.

I militari delle Stazioni di Rossano e Acri hanno effettuato una serie di sequestri nelle località Patire, Cerasaro, Ieripino e Piano Ferraro.

Boschi di proprietà della Regione Calabria e gestiti da Azienda Calabria Verde dove è stato accertato il furto ad opera di ignoti di oltre 2354 piante quasi prevalentemente di Cerro.

Il taglio ha comportato, così come accaduto già in altri sequestri avvenuti nei mesi scorsi, un grave danno alla morfologia del territorio causa la denudazione del bosco.

Complessivamente il sequestro ha interessato 109 ettari circa di area boscata.

NdR. Ma nessuno controlla i boschi pubblici?

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Questo il comunicato stampa del M5s

«Il teatrante Oliverio faccia pace con le regole e poi parli.

Su Sorical provveda subito a rideterminare le tariffe che la Corte costituzionale ha giudicato abusive».

L'hanno affermato a Pizzo Calabro i deputati Paolo Parentela e Dalila Nesci, durante la seconda tappa di “AcquaRaggia”, l'iniziativa con cui il Movimento 5stelle sta denunciando ovunque l'applicazione di tariffe illegittime da parte del gestore del servizio idrico Sorical, che, dicono i 5stelle, «è tra i peggiori carrozzoni della vecchia politica».

All'appuntamento di Pizzo Calabro, tenuto nel pomeriggio di venerdì 21 aprile presso il museo della Tonnara, hanno partecipato il sindaco di Simbario (Vv), Ovidio Romano, il legale Salvatore Gullì, Angelo Scalzone del Wwf e Giovanni Di Leo, attivista dei movimenti per l'acqua pubblica. «L'incompatibile Luigi Incarnato, ex assessore regionale ai Lavori pubblici, è sempre commissario di Sorical – attaccano i parlamentari – e Oliverio non pensa affatto a rimuoverlo.

La francese Veolia lascerebbe il gestore gratis e il nuovo proprietario, cioè la comunità calabrese, dovrà mettere i soldi necessari a riportare gli acquedotti come erano?

Sui calabresi graverà il mutuo di Sorical con Depfa Bank?».

I 5 stelle hanno presentato alla Camera una nuova interrogazione sul futuro del servizio idrico calabrese e trasmesso una segnalazione specifica all'Aeegsi.

«La Regione – hanno ricordato i parlamentari – ha già anticipato a Sorical circa 25 milioni di euro per investimenti, che dovevano essere restituiti».

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"In Calabria abbiamo un Cara sovraccaricato, una politica per l'integrazione diffusa attraverso lo Sprar. Nell'interlocuzione con Viminale e prefetture vedremo come organizzarci".

 

Lo ha detto, al termine della Conferenza delle Regioni, il presidente della Calabria Mario Oliverio rispondendo a una domanda sull'individuazione del sito per il centro di permanenza per il rimpatrio dei migranti.

"Nel Sud viviamo come regioni di frontiera questo problema, riteniamo che bisogna rafforzare in sede Ue l'attenzione affinché le politiche di integrazione abbiano una dimensione più ampia", ha continuato Oliverio aggiungendo: "Noi per le politiche di integrazione siamo molto avanti ed è possibile coniugare l'accoglienza con la rivitalizzazione di Comuni abbandonati".

"Abbiamo approvato all'unanimità un documento che chiede il rafforzamento, dopo il 2020, della politica di coesione: più risorse, snellimento delle procedure, più coordinamento tra le politiche di coesione e altre strategie".

 

Lo ha detto, al termine della Conferenza delle Regioni, il presidente della Calabria Mario Oliverio. "Il documento - ha continuato -rafforza l'orientamento di governo e parlamento nella definizione, in sede Ue, di un rafforzamento delle politiche di coesione"

 

In sostanza Oliverio potrebbe far predisporre un accurato elenco dei piccoli comuni ce si stanno spopolando, e magari che hanno bisogno di bambini profughi per tenere in piedi le scuole primarie, ed attuare in ognuno di questi comuni gli Sprar

In questo modo riempiremo la Calabria di profughi , rivitalizzeremo i piccoli paesini che si stanno sempre più spopolando , manterremo le scuole anche là dove non esistono bambini nei numeri necessari, avremo una maggiore presenza dei medici di famiglia, daremo lavoro ai disoccupati, aiuteremo i piccoli negozi a sopravvivere.

Peraltro i fondi sono statali e non regionali ed i comuni dovranno contribuire solo con un 5 % che si sostanzia mediante la fornitura di prestazioni professionali e strutturali e mediante l’accollo di tutte le utenze elettriche, servizio idrico, raccolta rifiuti, altre imposte ed attività necessarie al corretto svolgimento del progetto stesso.

Qualche dubbio viene leggendo la successiva tabella dalla quale risulta che

La Calabria vanta 2997 posti distribuiti su 88 comuni

Meno della Sicilia e del Lazio che hanno il triplo degli abitanti

Più della Emilia Romagna, della Lombardia, della Puglia, del Piemonte , della Toscana, del veneto che hanno molti abitanti in più della Calabria

E comunque la Calabria vanta i maggior numero di comuni interessati dallo Sprar , addirittura più della Sicilia , più del doppi del Lazio.

Non è un problema di accoglienza è un problema di sopravvivenza!

“Quannu manche lu panu, n’appricamu alli mullichi”

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