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Questo il comunicato stampa dei parlamentari M5s Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela, Federica Dieni e Laura Ferrara:

«Il Consiglio regionale della Calabria cacci subito il consigliere Arturo Bova dalla presidenza della commissione Antindrangheta, in quanto il politico è stato socio in affari di un boss, come ha raccontato il “Corriere della Calabria”».

Lo affermano in una nota i parlamentari M5s Dalila Nesci, Paolo Parentela, Federica Dieni e Nicola Morra, insieme a Laura Ferrara, del parlamento europeo.

«Questa gravissima vicenda – proseguono i 5stelle – conferma lo stato in cui si trova la politica calabrese. Simili paradossi non esistono in alcun luogo al mondo.

Per anni Bova si è accreditato come paladino della lotta alla criminalità organizzata calabrese, arrivando, in un contesto di profonda debolezza e doppiezza della politica, a piazzarsi al vertice della commissione Antindrangheta del Consiglio regionale.

Adesso che il re è nudo, servono scelte politiche inequivocabili, anche da parte del governatore regionale, Mario Oliverio, che finora ha fatto pura retorica, con fiumi di parole sulla sua ostilità, puramente virtuale, nei confronti del malaffare, dell'immoralità e dell'illegalità».

«Inoltre – sottolineano i 5stelle – il caso imbarazza anche Nicola Fiorita, attuale candidato sindaco di Catanzaro, sostenuto in modo evidente e innegabile proprio da Bova.

Se questo è il rinnovamento della politica nel capoluogo della Calabria, non c'è da stare tranquilli». «Al di là – concludono i 5stelle – di ogni questione di carattere penale, da cui la politica deve prescindere, la Dda di Catanzaro sta scoperchiando scenari inquietanti per la classe dirigente. Emerge un quadro di assoluta inaffidabilità della politica tradizionale, che noi abbiamo sempre denunciato, subendo il biasimo e la riprovazione del vecchio sistema.

È necessario prenderne atto e ricostruire da capo il tessuto sociale e politico».

Questa, invece, la dichiarazione del presidente della Commissione regionale antindrangheta Arturo Bova:

“ L’attenzione dedicata da alcune testate giornalistiche locali in ordine a fatti che, pur non avendo nessuna rilevanza penale e pur essendo risalenti negli anni, mi impone una riflessione sul ruolo che la politica e i rappresentanti delle Istituzioni devono tenere in un momento delicato nella vita dell’intero Paese”.

“A prescindere da ogni mia personale valutazione e da ogni mio personale interesse a chiarire l’irrilevanza e la pretestuosità della notizia giornalistica che, ripeto, nulla ha a che vedere con l’operazione “ Jhonny”, a prescindere da una specchiata e riconosciuta moralità tanto nella vita privata, tanto nella vita professionale quanto, e soprattutto, nella vita istituzionale, ritengo che sia mio preciso dovere salvaguardare la Commissione che mi onoro di presiedere e l’intero Consiglio Regionale dall’esposizione mediatica e dal pregiudizio che ne deriverebbe nel faticoso e difficile processo riformatore che stiamo cercando di mettere in atto per risollevare le sorti della nostra martoriata terra”.

“Ho sempre detto, sia pubblicamente che in privato, che i rappresentanti della politica e delle istituzioni non dovrebbero mai e poi mai anteporre la loro figura privata a quella delle istituzioni o del partito politico che rappresentano”.

“Ho già detto in passato che non avrei esitato un attimo a lasciare l’incarico, qualora ciò fosse servito a rafforzare la credibilità di questa consiliatura regionale nei confronti di una disillusa, stanca e irretita opinione pubblica”.

“Siamo ad un passo dall’approvazione della legge regionale contro la ‘ndrangheta. Il Consiglio Regionale, anche grazie all’impulso della Giunta Regionale, ha approvato importanti leggi che caratterizzano e qualificano un processo riformatore che non ha precedenti”.

“A nessuno di noi è dato di frenare gli esiti collettivi di quel processo riformatore, soprattutto sotto l’aspetto della percettibilità e credibilità nei cittadini”.

“Queste considerazioni mi impongono di sospendere ogni mia attività connessa alla carica di Presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta, al fine di porre fine ad un linciaggio mediatico annunciato e di fornire, ove ne fosse bisogno, ogni chiarimento politico. Lo faccio con la consapevolezza che tra poco meno di un mese si dovrà procedere al rinnovo delle cariche, comprese quelle dei Presidenti di Commissione. Un lasso di tempo che mi permetterà di fornire pubblicamente ogni chiarimento e di risalire, a ritroso, a vicende che erano state già abbondantemente chiarite nell’anno 2009”.

“Mi rammarica soltanto che si sia voluto associare una notizia giornalistica risalente negli anni, priva di qualsivoglia rilievo penale, ad una operazione giudiziaria di così grande qualità e che nulla a che vedere con la mia persona, e lo si sia fatto senza sentire neppure la necessità di chiedere al sottoscritto alcun chiarimento”.

“Mi domando in quale atto di quell’operazione sia comparso il mio nome o un qualsivoglia riferimento alla mia persona”.

“Sono stato Consigliere Comunale e Sindaco del mio paese per 21 anni consecutivi”.

“Quale sia stato il mio modo di amministrare e a quali principi si sia ispirato il mio agire politico, è sotto gli occhi di tutti. Ancor di più, da quando ho assunto la carica di Presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, legalità e giustizia sono stati gli unici due criteri ispiratori del mio agire politico. Con orgoglio ritengo di poter dire che l’intero territorio della Calabria ne sia testimone”.

“Ho percorso la Calabria in lungo e in largo, senza sosta o tregua alcuna, andando nelle scuole, incontrando il mondo dell’associazionismo e del volontariato, nelle assemblee pubbliche, nei consigli comunali aperti all’indomani di una serie incredibile di attentati, sempre dalla parte di chi subiva i soprusi del potere mafioso e, lasciatemelo dire, di chi non trovava la giusta attenzione nel mondo istituzionale. Ho sacrificato i miei affetti personali, la famiglia in primis, pur di dimostrare che c’è spazio per una politica fatta di ideali, onestà e rettitudine”.

“Continuerò a farlo nella convinzione che gli onesti mi daranno conforto e sostegno e nella certezza che abbiamo tutti gli strumenti per scrivere nei prossimi due anni, dai banchi del Consiglio Regionale, una bella pagina di storia”.

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CrotoneUn’impresa che ha dell’incredibile, una storia che racconta di una Calabria che non vuole mollare e che a discapito di tutti i pronostici riesce con il cuore, con la grinta e passione a raggiungere l’obiettivo che tanti avevano già dato per impossibile.

Ultima del girone di andata di serie A, il Crotone chiude la classifica in ultima posizione, con soli 9 punti.
La squadra subisce pochi gol e sfiora alcuni risultati importanti sfumati solo nei minuti finali, chiaro segno di inesperienza, di sfortuna ma anche che mentalmente qualcosa non funziona come dovrebbe.

La salvezza è lontana, infatti ben 8 punti separano il Crotone ultimo in classifica dalla prima zona utile per la salvezza occupata dall’Empoli che di punti ne detiene 17.

Ma la squadra calabrese guidata da Davide Nicola, ci crede.

Riuscendo all’ultima di campionato quell’impresa che a tantissimi (quasi tutti) sembrava una pura follia.

25 punti nel girone di ritorno, una rollino di marcia, da far invidia a molte squadre, cadono sotto i colpi dei rosso blu ed ai gol di Falcinelli, l’Inter che perde 2-1 allo Scida, la Sampdoria che perde in casa per 1-2, il Pescara che perde anch’esso in casa per 0-1, l’Udinese che deve arrendersi ai padroni di casa per 1-0 ed infine la Lazio, che sempre allo Scida perde per 3-1.

Uno Stadio, quello dello Ezio Scida che con l’affetto dei tifosi ha letteralmente trascinato gli undici rosso-blu e che ieri sera fino alla fine ha sperato, cantato, incoraggiato e sofferto aspettando buone notizie da Palermo.

Quel Palermo già retrocesso che ha onorato il calcio, che nonostante non il suo campionato non avesse più alcun valore ha battuto per 2-1 l’Empoli, condannandolo alla serie B e regalando ai cugini calabresi una storica quando impossibile (secondo molti) permanenza nella massima seria del calcio Italiano.

Forza Crotone, Forza Calabria.

 

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tarantella-660x330Ritorna a Le CASTELLA un appuntamento ormai entrato nel cuore degli appassionati provenienti da tutta la Regione, il "LE CASTELLA TARANTELLA WEEK" con la sua quarta edizione che dopo un’anteprima il 27 e 28 Maggio 2017 partirà ufficialmente il 31 Maggio per concludersi il 4 Giugno.

Un esempio di iniziativa “dal basso” che mira allo sviluppo del territorio unendo le forze tra diverse realtà con la costituzione di un comitato ad-hoc tra i commercianti di Le Castella, Calabria Sona, l’associazione CULT, la Marasco Comunicazione, l’associazione Amici Promotion Project, Il Comune di Isola Capo Rizzuto e il comitato della festa patronale sotto la guida di Don Fortunato Morrone. Un chiaro esempio di collaborazione trasversale per un obiettivo condiviso e utile per la comunità sia sotto l’aspetto culturale che di ritorno economico e promozionale per il territorio. 

Un appuntamento che tra musica, canti, animazione, concerti, stage, corsi e tanti eventi pomeridiani porta la cultura popolare in uno dei contesti turistici più belli d’Italia. La formula vincente è quella di unire il grande richiamo turistico di Le Castella a tanti eventi che promuovono e valorizzano la nostra cultura popolare, 5 giorni che aprono la stagione turistica puntando sulle risorse immateriali quali la nostra tradizione, la nostra musica e la nostra cultura.

Il “LE CASTELLA TARANTELLA WEEK” nei tre anni precedenti ha significato riuscire a coinvolgere oltre 15.000 persone nelle giornate del festival, con circa 200 artisti provenienti dal SUD inseriti negli appuntamenti distribuiti dal mattino fino a tarda notte tra le vie di Le Castella. E’ riuscito a raccontarsi attraverso i social (con oltre 1.000.000 di visualizzazioni) e attraverso i media (con format televisivi ad-hoc seguiti da migliaia di persone e gli interventi radiofonici dedicati).

Ricco il programma che prenderà il via il 31 Maggio e che prevede ogni giorno nel pomeriggio corsi di PIZZICA PIZZICA e di TARANTELLA (gratuiti, tenuti da Emy Vaccari e Fabio Chiera) e Musica tradizionale itinerante con i TARANTELLANOSTOP e suonatori di CARDETO. Il primo giorno avrà il suo culmine alle 21.30 con una grande “festa a ballo” che radunerà suonatori e ballerini da tutta la regione per una grande “rota” popolare. 

Una delle novità di quest’anno è rappresentata dalla “piazzetta del cantastorie” realizzata con la collaborazione di Fulvio Cama e L'unione dei Cantastorie dove artisti da tutto il sud racconteranno e cunteranno ogni giorno storie diverse. 

L’1 Giugno sarà la giornata “ROSA” con tutti gli eventi dedicati alla donna e contro la violenza di genere, con il coinvolgimento di artiste sul corso principale per concludere con il concerto finale alle 22.00 di Antonio Grosso e le muse del Mediterraneo e il loro progetto #improntarosa. Il 2 Giugno sarà la giornata del “PALIO del POPOLO” con squadre provenienti da tutta la Regione che si sfideranno in divertenti giochi popolari. La giornata si concluderà con il concerto degli ETNO PHATOS (VIBO) e NUOVI TARI’ (CATANZARO).

Il 3 Giugno ritorna la notte bianca che, vista l’occasione, coinvolgerà anche i tifosi di calcio in una visione in piazza della finale di Champions league e una sagra “Italo-Spagnola”. A seguire il concerto di Ciccio Nucera e la notte bianca con la seconda edizione del riuscitissimo contest di freestyle per i più giovani con ospite d’onore KENTO rapper che lega il suo nome a tanti progetti internazionali non ultimo quello con i KALAFRO. 

il 4 Giugno ultima giornata ricca di iniziative e con una grande session finale alle 19 con tutti i musicisti coinvolti nell’evento. 

Durante le giornate, approfittando anche del ponte festivo, tutte le attività commerciali e turistiche riserveranno condizioni particolari in occasione del festival…un motivo in più per seguire il festival e passare momenti indimenticabili nel paradiso di Le Castella.

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