
Il famoso Lido Azzurro Perna che negli anni 60 fece conoscere Amantea alla intera Calabria ed a gran parte dell’Italia sembra riprendere vita. La musica della fisarmonica intona le arie più celebri di tanghi, valzer e ballabili.
Nel grande spazio aperto, tanti pensionati( ma anche giovani con i genitori) che parlano, brindano e ballano.
Turuccio si da un gran daffare. In fondo è la “sua” festa, quella fortemente voluta. Un omaggio ai pensionati.
Le locandine-invito hanno riempito la città ed il pubblico-ospite è arrivato.
Come promesso si sta insieme, si socializza, si balla e si brinda.
E Turuccio si spende con i suoi amici stappando tante bottiglie di fresco spumante con le quali riempie i calici sui tavoli.
Vicini come sempre gli amici della CGIL, tra cui il segretario Massimiliano IANNI, e tutti gli amici del CAF di Amantea
Numerosi come sempre gli amici dell’Auser di Roberto Aloe
Non manca nessuno. Turuccio Amendola ha intorno tutti i suoi amici. E come promesso si ride, si sorride, si brinda, si cena.
Il che in tempi di grama e di difficoltà forse è la cosa migliore che può succedere.
In fondo essere anziani è proprio questo ; un pomeriggio sereno tra un valzer ed uno spumantino fresco, vicino al mare, a ricordare la gioventù degli anni sessanta quando gli anni erano molto meno e la serenità era totalizzante.
Oggi Turuccio deve reinventarla e di questo gliene siamo grati.
È l’alba appena di oggi venerdì 17 maggio quando il Franco Suriano, il titolare dell’albergo Mare Blu scende a mare ed avverte la presenza di 3 delfini di cui due più piccoli ed un molto grosso. Con lui altri due amici pronti ad andare a pescare. “No, oggi non si pesca”, sembra dirsi Franco, pescatore per passione ed albergatore per mestiere , e si dà da fare per rigettare in mare i tre delfini. Tutti e tre sembrano riprendere il largo, ma Franco Suriano e la moglie chiamano la locale Guardia Costiera diretta da Fausto De Caria che interviene con immediatezza.
Probabilmente si trattava di una madre ( un delfino moto grosso dal mantello più chiaro) e di due figli, uno dei quali in evidente condizioni di sofferenza.
Due riprendono il largo, il più piccolo resta lì tra gli scogli di Coreca, avvicinandosi verso riva e girando in modo circolare come gli altri delfini affetti da dolphin morbilli virus, cioè dal virus del morbillo che sta facendo una vera e propria strage di stenelle nel Tirreno.
Il virus entra nel sangue ed arriva così al cervello incidendo sull’apparato e disorientando l’animale che si avvicina a riva fino a saltare a terra dopo avere girato in tondo fino a stancarsi mortalmente. Centinaia i delfini morti.
Uma moria che sembra infinita
La colpa, dunque, non sarebbe, quindi, del batterio photobacterium damselae , responsabile di sindromi emolitiche ed emorragiche, inizialmente ipotizzato dai biologi consultati dal Ministero dell’Ambiente , anche se resta da appurare il ruolo di un’eventuale infezione batterica concomitante.
E non sarebbe neppure dell’ inquinamento (almeno questa volta) che nulla avrebbe a che fare con il misterioso fenomeno di spiaggiamento degli ultimi mesi.
Con quello di oggi siamo a 132 delfini piaggiati dall’inizio dell’anno 2013, di cui 31 nel Lazio, 29 in Toscana, 20 in Sicilia, 20 in Calabria, 13 in Campania, 14 in Sardegna, e qualcuno isolato in Puglia, Basilicata, Marche e Molise.
Sul posto è intervenuto il veterinario dr Giuseppe bruno che ha anche praticato una iniezione calmante al povero delfino che è sembrato soffrire meno.
Nel prosieguo è giunta sui luoghi una rappresentante del WWF regionale
A tutti loro ed in particolare al comandante De Caria i ringraziamenti del nostro sito per l’amore offerto al povero delfino piaggiato sulle nostre coste
Nella Foto Franco Suriano ed il Maresciallo De Caria bloccano il delfino per permettere al veterinario Giuseppe Bruno di curarlo
Amantea. Proseguono gli incontri pubblici dei Democrat del circolo di Amantea con gli Amanteani tutti . E’ stata la vota degli abitanti della bella Frazione di Coreca e di quelli della Marinella.
Una riunione tenutasi presso l’Hotel Mare Blu di Franco Suriano.
Un incontro affollato e partecipato il che continua a dimostrare la voglia di partecipazione degli Amanteani alle scelte democratiche del paese
Inutile , forse, segnalare che sono state rappresentate mille ragioni di contestazione verso il governo della nostra cittadina( tanto più quello attuale, ma forse quello di ogni tempo, come hanno espressamente dichiarato nei loro interventi) che ha dimenticato anche Coreca ( come tante altre parti della nostra città e tanti altri concittadini), dimenticando che questa bella frazione non è dei Corachesi ma della intera città.
A ricordarlo anche l’intervento di un rappresentante delle Forze di Polizia che da 13 anni ha scelto Amantea, e Coreca in particolare, per le sue vacanze e per tutti i suoi giorni liberi, comprandovi casa, e che è intervenuto per ricordare che ci sono migliaia di persone come lui innamorate della nostra città ma fortemente arrabbiate per situazioni inaccettabili che durano da tempo “ mancanza di parcheggi, strade piene di buche, marciapiedi mancanti, spiagge sporche, mancanza di illuminazione pubblica”.
Ed è stato un fiume in piena , difficile da tenere sotto controllo (ma chi voleva farlo, poi) e che, ben al di là delle amare riflessioni sul valore attuale della politica, ha chiesto fortemente di avere una amministrazione che viva i problemi del territorio e della sua gente, che promuova Amantea in tutte le sue parti e la tuteli in tutte le sue espressioni ad iniziare da quelle che possono essere treni per lo sviluppo del turismo.
Tantissimi gli interventi (impossibile riportarli tutti visto che l’incontro è durato più di due ore) tra cui è indispensabile da segnalare quello del giovane Alberto Miraglia che ha fatto gli onori di casa, e che nei giorni scorsi aveva provveduto personalmente ad invitare molti degli abitanti di Coreca e della Marinella.
Tante anche le denuncie di abusi e di comportamenti inaccettabili, sia dal punto di vista del civismo che del rispetto della stessa legge, ed in uno di tantissime omissioni e dimenticanze in un quadro di lontananza continua , se non di abbandono, da parte della pubblica amministrazione ma anche di cosciente consapevolezza di un forte cambiamento del quale il PD per voce dei tanti intervenuti intende farsi carico.
In questa nuova logica di governo condiviso della città il PD per bocca del suo segretario Salvatore Pirillo ha dichiarato :“ Il rumore dei bisogni degli Amanteani si fa tuono ed è sempre meno tollerabile il silenzio dell’amministrazione verso i problemi della gente”
Per questo Pirillo e Rubino, nei loro distinti e specifici ruoli, invitano “ quanti volessero ad unirsi al circolo perseguendo la strada dell’ascolto e della lotta democratica per il bene della città”.
Giuseppe Marchese