L’impegno assunto dal sindaco Monica Sabatino e dall’assessore Antonio Rubino per la Raccolta P&P continua su tutto il territorio.
Proprio stamattina sono stati ritirati tutti i cassonetti che erano posizionati davanti alla villa Comunale.
Prima è arrivato il mezzo addetto al ritiro della spazzatura, condizione indispensabile per il successivo ritiro dei cassonetti.
Poi sono arrivati gli operai della Lamezia Multiservizi con un mezzo speciale che hanno provveduto con la collaborazione della ruspa del Comune a caricare i cassonetti verdi ed a portarli via
Ora a nessuno sarà possibile continuare a scaricare le buste dei rifiuti in questi cassonetti, ma bisognerà stare attenti a che non vengano buttati per terra nello stesso luogo.
Come ripete da tempo l’assessore Rubino occorre la massima collaborazione della popolazione.
Si tratta di una battaglia che si perde o si vince insieme.
E’ però indispensabile, come diciamo in tanti, sanzionare gli incivili.
Sanzioni che devono educare a comportamenti corretti .
Anzi sarebbe utile rendere pubblici gli elenchi dei contravventori.
Ma quale privacy?
Non si tratta di peccati detti al parroco nel segreto del confessionale!
Tutti noi vediamo questi incivili e ne conosciamo nomi , residenze e volti.
Quello che non sappiamo è se sono evasori , cioè se noi e le nostre famiglie paghiamo il servizio RSU ANCHE PER LORO!
Per questo non deve essere opposto il rifiuto alla pubblicazione nominativa delle sanzioni elevate dalla Polizia Municipale.
Peraltro, in presenza di tale pubblicazione potremmo sapere anche la efficienza della nostra Polizia municipale.
Non solo, ma si rende necessario che gli addetti al ritiro provvedano a non ritirare le buste non allegate ai cassonetti proprio per permettere alla Polizia Municipale di controllare gli evasori del tributo, ovviamente chiamando la pattuglia incaricata specificatamente di questo importante servizio.
E’ voce comune che se tutti pagassero quanto dovuto le tariffe sarebbero quasi dimezzate.
E questo sarebbe davvero un risultato straordinario per la attuale giunta.
Un invito al sindaco ed all’assessore Rubino che speriamo sia colto!
Ancora pochi giorni di acqua per molti comuni calabresi: ecco quali.
Molti comuni calabresi rischiano di rimanere senza o con poca acqua potabile.
E’ un assurdo, ma è così. Chi non paga, dice la Sorical, non avrà acqua.
Il credito della Sorical verso i comuni è abnorme ed allora si impone una linea dura.
Dalla prossima settimana scatteranno le prime misure nei confronti di circa quaranta enti calabresi con la riduzione della portata idrica erogata.
Ecco i comuni minacciati dalla Sorical della riduzione dell’ acqua . Sono ben 37.
Ecco quelli in provincia di Cosenza : Castrovillari, Paola, Amantea , Scalea, Belvedere Marittimo, Dipignano, Marano Principato, Belvedere Spinello, Spezzano Albanese, Bianchi, Carpanzano, Firmo.
Questi gli altri comuni nelle restanti province:
Caulonia, Cropani, Davoli, Francavilla Marittima, Gioiosa Jonica, Joppolo, Mangone, Motta San Giovanni, Oppido Mamertina, San Ferdinando, San Sosti, Umbriatico, Montepaone, Soverato, Cirò Marina, Lamezia Multiservizi spa, Soveria Mannelli, Locri, Consorzio Acquedotto Vina Palmi, Seminara, Condofuri, Scilla, Tropea, Vibo Valentia, Bova Marina.
La versione della Sorical, che appare sul sito istituzionale , è che «la riduzione idrica ai Comuni morosi è a tutela e garanzia della buona e continua erogazione di acqua in ogni famiglia o attività commerciale della Calabria».
I comuni però si ribellano perché ritengono illegittima la misura della riduzione della fornitura dell’acqua.
Come noto la Sorical è un ente la cui maggioranza è della regione calabria e le tariffe del canone idrico sono stabilite dalla Regione Calabria, di concerto con l’Autorità per l’energia elettrica e il gas.
In caso di mancato saldo delle spettanze inevase diminuirà l'acqua nei sistemi pubblici dalle 8 del prossimo 3 marzo.
Come noto la Sorical :
Prima invia al comune inadempiente una diffida ad adempiere, invitandolo, entro il termine minimo di 15 giorni dalla data di diffida, a versare l’importo di debito scaduto, o un importo minimo da convenirsi . La Sorical invita inoltre il comune a rendere edotta del rischio la cittadinanza;
Se decorre inutilmente il termine indicato nella diffida l’ente da avvio alle operazioni di riduzione della portata, garantendo comunque un certo numero di mc di acqua;
L’ente riprende la fornitura allorchè il comune adempia a quanto nelle diffida dando formale comunicazione all'utente, e per conoscenza alla Regione Calabria (Assessorato LL.PP); Ufficio territoriale di governo, Procura della Corte dei conti, Procura della Repubblica, nonché alla cittadinanza mediante pubblicazione di avviso sul sito internet soricalspa.it .
A pochi giorni dall’attentato con il quale è stata incendiata l’auto della vigilessa Anna Montemagno si è tenuto il consiglio comunale convocato per esprimere alla dipendente del locale corpo di Polizia Municipale la solidarietà di tutte le forze politiche di maggioranza e di minoranza.
Ed è stato, come ci si aspettava, un coro unanime di solidarietà, espressa in modalità e forme diverse da tutti i consiglieri comunali.
Solidarietà espressa all’appartenente al corpo di polizia Municipale, ma anche, se non soprattutto, alla donna ed alla madre.
Della vigilessa è stato apprezzato il coraggio ad andare avanti, la forza d’animo di continuare il lavoro per il quale ha dovuto abbandonare, speriamo temporaneamente, il proprio paese, la propria famiglia ed i propri figli.
Se però il sindaco, gli assessori, i consiglieri di maggioranza e minoranza sono stati corali nella espressione degli apprezzamenti non così si può dire delle istituzioni
Mancava il signor Prefetto pur intervenuto nel caso delle minacce agli amministratori, quasi che questi valessero più di un vigile urbano.
Mancava il signor Questore pur invocato dalla minoranza .
Mancava il comandante provinciale dei carabinieri pur intervenuto nel caso delle minacce agli amministratori.
Erano presenti solo i Carabinieri della locale stazione a conferma ulteriore della attenzione data al caso ed alla vigilessa sin dai primi minuti successivi all’attentato.
Mancava, pur invocato, il mondo della scuola, presente, invece, nel consiglio comunale di solidarietà agli amministratori, ad ulteriore conferma che ci sono “attentati ed attentati”, anche se, forse, gli attentatori hanno la medesima matrice di violenza.
Nessun politico è venuto a dare solidarietà alla Montemagno ed al corpo di Polizia Municipale, ed anche questa assenza è la dimostrazione che ci sono forti distinguo tra politici e “l’altra gente”.
Nemmeno la solita e pur trita solidarietà verbale, come se nulla fosse accaduto in questa città difficile che sta diventando Amantea