Ecco il comunicato apparso sul sito http://www.amedeominghi.info/ relativo alla tappa di Amantea
“Con il presente comunicato, la On air s.r.l., in qualità di incaricata del management dell’artista Amedeo Minghi, è costretta ad annullare l’esibizione del cantante sopracitato, prevista per il giorno 28 marzo 2015, presso il Teatro Campus di Amantea (CS), per motivi di inadempienza contrattuali dell’organizzatore locale.
Ci scusiamo per i disagi, anche se , teniamo a ribadirlo, non imputabili in alcun modo né all’artista né alla produzione”.
Sorpresa nella comunità amanteana e del Basso Tirreno Cosentino che aveva apprezzato iniziativa ed era pronta a ricevere il noto cantante
Nessuno comunicato da parte della Ditta organizzatrice né dell’amministrazione
L’avviso del concerto infatti risulta ancora presente sul sito del comune di Amantea.
Il patrimonio storico, culturale ed emozionale delle “case sciollate” continuerà ad essere trasmesso alle nuove generazioni.
Dopo la commemorazione avvenuta lo scorso mese di febbraio, ad opera della locale sezione della Fidapa e dell’amministrazione comunale, la targa in marmo che ricorda le vittime del bombardamento alleato del 1943 è stata ricollocata nella sua posizione originaria, correggendo l’errata trascrizione di uno dei caduti.
«Con tempestività – spiega il delegato del sindaco alla comunicazione Giusi Osso – abbiamo onorato le vittime di quella giornata sostituendo in un primo tempo la targa marmorea che era stata danneggiata dai vandali, inserendo poi i nominativi di coloro che sono morti non nell’immediatezza del bombardamento, ma a distanza di qualche giorno a cause delle ferite riportate. Abbiamo anche aggiornato la data di ricollocazione, a distanza esatta di 72 anni. Lasciamo alla città un luogo in cui riflettere e soprattutto consegniamo ai familiari delle persone scomparse la memoria di quel tempo che fu. Come ho già avuto modo di evidenziare durante la stessa commemorazione è importante ricordare per fare in modo che nulla di tutto ciò abbia a ripetersi. La pace è un valore da difendere, che innalza l’uomo, rendendolo libero dal dolore e dalla disperazione della guerra».
«Oltre alla targa – conclude la Osso – va ricordata la meritoria opera della Consulta per le pari opportunità che ha affidato ad un docufilm le emozioni e le reazioni di quei momenti. Il filmato in questione, realizzato dall’operatore Mario Lucio Pati, è online sul canale Youtube del comune di Amantea e sulle pagine del sito istituzionale dell’ente.
Complessivamente furono ventisei le persone che perirono sotto i colpi alleati: Domenico Michienzi (mesi 4), Anna Maria Aloe (mesi 6), Francesca Ruggiero (mesi 11), Rocco Mollano (1 anno), Maria Francesca Gabriele (2 anni), Antonio Aloe (2 anni), Francesco Pellegrino (3 anni), Raffaella Aloe (4 anni), Rocco Cima (6 anni), Egle Del Giudice (6 anni), Rosa Ruggiero (8 anni), Francesco Amico (11 anni), Giuseppe Mazzotta (12 anni), Fernanda Del Giudice (15 anni), Giuseppe Furelli (15 anni), Ida Pucci (21 anni), Giuseppe Bazzarelli (25 anni), Nicolina Pulice (27 anni), Ebe Del Giudice (28 anni), Rosina Veltri (28 anni), Maria Aloisio (31 anni), Damiano Bonavita (34 anni), Ferdinando Spirito (41 anni), Maria Politano (44 anni), Maria Saveria Perrone (49 anni), Tommaso Del Giudice (81 anni).
Comunicato comune di Amantea
L’Amministrazione comunale ha inteso quest’anno ricordare il maresciallo Achille Mazza. Ecco la accorata nota stampa emessa per ricordare la manifestazione:
“Era il 23 marzo 1992 e la comunità di Amantea dovette misurarsi con un dolore mai conosciuto prima: il comandante della stazione dei Carabinieri Achille Mazza venne ucciso da un colpo di arma da fuoco nel pieno adempimento del suo dovere. In molti ricordano quell’episodio avvenuto nelle vicinanze dello stadio comunale, nei pressi di una palazzina adibita ad alloggi popolari. Il maresciallo Mazza, 52 anni, si era recato sul posto per sedare una lite nata da futili motivi e che aveva coinvolto un uomo di 48 anni, Garibaldi Forte, all’epoca dei fatti soggetto già noto alle forze dell’ordine. Il militare aveva più volte invitato tutti alla calma e alla ragione e mai si sarebbe aspettato quel colpo calibro dodici che lo tolse all’istante all’affetto della comunità e soprattutto della famiglia.
Ciò che non è stato spezzato è il ricordo dell’Arma dei Carabinieri. Davanti alla stele posizionata nei pressi del luogo teatro dell’angosciosa storia, i militari della Benemerita, le autorità civili, i familiari e soprattutto i bambini delle scuole hanno reso omaggio al ricordo di colui che ha cercato la strada del dialogo e non quella della violenza. Nel corso della commemorazione, cui hanno preso parte il colonnello Giuseppe Brancati del Comando provinciale di Cosenza, il capitano Antonio Villano della Compagnia di Paola, il maresciallo Massimiliano Diamanti della stazione di Amantea e i reggenti delle altre caserme del comprensorio, non sono mancati i momenti di commozione. Presenti la moglie di Achille Mazza, Ottavia Cardia e la figlia Rosaria.
Presenti all’appuntamento il sindaco Monica Sabatino ed il vice Giovanni Battista Morelli che hanno voluto così far rilevare, ancora una volta, l’affetto della collettività che si rafforza di anno in anno”.
Poi le parole del sindaco che ha segnalato la presenza alla cerimonia dei bambini:
«Il pensiero non è solo per i familiari, ma anche per i bambini che partecipano alla cerimonia e che comprendono quali sono gli esempi positivi da perseguire e da imitare. In questo caso l’apporto della scuola è di vitale importanza, poiché trasferisce non sola la positività di un sentimento, ma anche l’energia vitale che esso porta con sé. Ecco perché di anno in anno rinnoviamo questo appuntamento: segno tangibile di amore universale verso gli altri».
Infine l’intervento del colonnello Brancati che ha definito il maresciallo Mazza “un fiore reciso troppo in fretta” ed ha rimarcato che . “I Carabinieri sono una grande famiglia e come tale si comportano nelle avversità della vita. Ricorderemo sempre Achille Mazza, non solo per quello che ha fatto in servizio, ma anche per quello che ha rappresentato per la moglie ed i figli e per la città che lo aveva adottato”.
Conclude, poi, il comunicato stampa evidenziando che “”La commemorazione si è poi conclusa con la deposizione di una corona di fiori ed i saluti militari. Presenti anche i rappresentanti della Guardia Costiera, della Polizia Municipale, della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato”.