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La prima è quella relativa all’interessamento mostrato dal consigliere regionale Pino Aieta, già sindaco di Cetraro ,oggi presidente della commissione Bilancio in consiglio regionale, che ha incontrato il portavoce del comitato "Ricostruiamo il ponte sul Savuto" al quale ha assicurato il suo sostegno alla iniziativa della ricostruzione del ponte a tanto impegnandosi.

Nella stessa mattinata sempre i rappresentanti del comitato per la ricostruzione del ponte si sono recati a Catanzaro dove hanno incontrato prima l' ingegnere Siniscalco, dirigente del settore competente, il quale ha dato garanzie il quale ha garantito che si sta passando alla fase definitiva della progettazione del ponte il cui costo non supererà i 3 milioni di euro

Successivamente Giuseppe Ruperto del comitato ha incontrato il presidente della provincia dr Enzo Bruno da cui sono pervenute conferme intanto della disponibilità della esistenza del finanziamento dei 537mila euro del piano per la mitigazione del rischio sismico disposto con decreto il 28 aprile dal capo della Protezione civile e pubblicato sul Bollettino ufficiale lo scorso 29 settembre, ma anche della sussistenza dell’impegno del CIPE, solo da formalizzare, per i 3 milioni di euro.

Peraltro la conferma viene anche dalla recente presenza dell’onorevole Nencini il quale ha dichiarato che ci sono pronti 2,8 miliardi di Euro per investimenti al SUD .

Il problema è quello della pressione che sarà esercitata dalla politica locale non tutta sempre attenta alle vicende del ponte sul Savuto che risulta essere sempre più indispensabile alla Calabria viepiù sintanto la SS18 resta a rischio di crollo sotto gli effetti dei marosi .

Il comitato "Ricostruiamo il ponte sul Savuto" ha raccolto sull’apposito documento ,le firme di diversi sindaci e consiglieri comunali

Ed a tal proposito le amministrazioni comunali della zona del Tirreno Cosentino e dell’area del Savuto si sono impegnate ad un incontro sulla tematica al quale sarà chiesta la partecipazione di politici nazionali, del governatore Oliverio e di amministratori regionali, provinciali e locali

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Amantea-LidoCapire quale sia l’effettivo stato di salute del mare e orientare le scelte delle nuove generazioni verso le problematiche ecologiche. La presentazione del progetto “Quanto è profondo il mare”, avvenuta presso il polo scolastico di località Sant’Antonio, ha messo in luce le potenzialità del territorio, ma soprattutto le difficoltà che esso subisce dall’antropizzazione. Il discorso, complesso e articolato, è stato introdotto dal dirigente scolastico Francesco Calabria che ha evidenziato le peculiarità di un progetto che vede collaborare fianco a fianco l’istituzione scolastica, la Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, il Dipartimento di biologia dell’Università della Calabria, il Nucleo subacqueo paolano ed il gruppo comunale di Protezione civile di Amantea.

L’assessore all’ambiente del comune di Amantea Antonio Rubino, nel corso del suo intervento, ha confermato la massima disponibilità dell’amministrazione “ad attivare ogni possibile forma di collaborazione per favorire politiche attive finalizzate alla salvaguardia ed alla sostenibilità del territorio. «L’avvio della raccolta differenziata – ha sottolineato lo stesso Rubino – è stato solo il primo passo e certamente non sarà l’unico».

Gli studenti, secondo un piano concordato con la stessa Arpacal, parteciperanno in prima persona all’effettuazione dei test sulla balneabilità delle acque che verranno effettuati nel corso dei mesi di aprile e maggio. La città di Amantea, infatti, è divenuta punto di monitoraggio permanente: uno status che consente il prelievo dei campioni per l’intero arco dell’anno, con la possibilità di creare nel tempo una mappatura più che esauriente del livello qualitativo delle acque.

«Il nostro fine ultimo – ha spiegato il preside Calabria – è lavorare per consentire la nascita nella scuola di una stazione di monitoraggio permanente che possa consentire l’ingresso nel mondo del lavoro da parte degli studenti che attualmente frequentano le scuole amanteane e che se vorranno potranno seguire dei percorsi formativi ad hoc».

«Il miglioramento costante del mare – ha evidenziato il comandante della Capitaneria di porto Antonio Lo Giudice – è il nostro obiettivo supremo. Per fare ciò siamo “scesi a terra”, analizzando il funzionamento dei depuratori ed il grado di pulizia dei fiumi. Non bisogna dimenticare, infatti, che ciò che è a terra prima o poi arriva in acqua. Il risultato è incoraggiante. Certamente le cose sono in miglioramento, ma non dobbiamo abbassare la guardia. L’interesse dei giovani è fondamentale per programmare il futuro e per fare in modo che di mare e di ambiente si possa vivere. Mi riferisco ad esempio al turismo».

Comunicato comune di Amatea.

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I ragazzi della scuola media di Campora San Giovanni sono raccolti nel grande atrio, assistiti dai loro docenti e dal personale di bidelleria

Ascoltano con attenzione una informativa sulla necessità di tutelare l’ambiente quale bene unico e non ripetibile

Poi il relatore apre alle fonti ripetibili di energia quali il solare, l’eolico, idroelettrico, il geotermico e le biomasse, che, peraltro, non recano con sé l’inquinamento da polveri sottili, l’eccesso di CO2 e quant’altro.

Insiste, poi ,sul fatto che l’ uso delle fonti naturali di energia ripetibili porta con sé anche la non necessità di uso della legna così che salvando gli alberi aumenta la loro capacità di fotosintesi con maggiore salute per gli esseri viventi

Attenti in sala ben tre assessori, Antonio Rubino ,assessore all’Ambiente e Verde Pubblico – Riordino Raccolta Rifiuti, Emma Pati, assessora alla Pubblica istruzione- Igiene e Sanità, Gianluca Cannata , assessore all’Urbanistica ed amministratore con delega per gli atti della frazione Campora San Giovanni, praticamente mezza giunta.

Sono lì per parlare ai ragazzi del più grande bene della attuale giunta : la Raccolta porta a porta che già partita proprio a Campora SG lo scorso anno , ha visto la luce da poco anche nel capoluogo con risultati sorprendenti che diventeranno strabilianti non appena le Forze dell’ordine oltre che alla lotta al malaffare imperversante cominceranno a sanzionare gli irriducibili ineducati che continuano a non rispettare le imperative norme etiche prima ancora che ambientali che servono per dare alla città il senso anche estetico di una comunità civile

Sono loro stessi aiutati da alcuni docenti e da collaboratori della società di informazione ambientale che distribuiscono ai giovani studenti gli opuscoli fatti predisporre dall’amministrazione comunale.

Un bell’esempio di contributi umano oltre che politico alla educazione ambientale

Intanto prende la parola l’assessore Antonio Rubino che con la verve tipica dei docenti, e cioè a suo agio tra gli studenti, parla con il cuore agli uomini del domani chiedendo loro di autoeducarsi al bene della città e dell’ambiente e nel contempo di essere guida per le loro famiglie ed i loro quartieri.

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