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Dopo il comunicato stampa dei giorni scorsi e la lettura del comunicato stampa della regione erano nati dubbi sul fatto se si trattasse del Torbido di Campora o di quello di Mammola(RC). Ora ne parla la presidente del consiglio comunale Linda Morelli che conferma trattarsi del nostro Torbido. Ecco cosa dice:

“L’interessamento da parte della Regione Calabria sulla messa in sicurezza degli argini del fiume Torbido e degli interventi tampone sulla Ss 18, in attesa dell’avvio del piano di ripascimento costiero, testimonia oltre ogni ragionevole dubbio l’attenzione della classe politica verso i problemi del territorio”.

“Troppe volte – spiega il presidente del consiglio comunale nepetino Linda Morelli – la classe dirigente è rimasta in silenzio rispetto alle esigenze delle famiglie e dei lavoratori che contribuiscono alla crescita sociale e civile della comunità. Questa volta ciò non è accaduto. Nelle scorse settimane, insieme ai tecnici degli enti coinvolti ed all’assessore all’urbanistica ed alla viabilità Gianluca Cannata, abbiamo effettuato un sopralluogo dettagliato della zona, rendendoci immediatamente conto dei problemi che da li a qualche tempo si sarebbero potuti verificare senza un pronto intervento delle istituzioni. Del resto è questo il servizio che la politica è chiamata a rendere al territorio. Soprattutto per il fiume Torbido era necessario non perdere tempo. Le pessime condizioni meteo delle ultime settimane hanno alzato il livello delle acque ed una porzione rilevante di argine situato nei pressi del ponte ferroviario è stato letteralmente inghiottito dall’acqua. L’apertura di un tavolo tecnico, al quale si sono seduti i referenti dell'Anas, delle Ferrovie dello Stato, delle Province di Catanzaro e Cosenza e del comune di Amantea, ha agevolato le cose ed in tempi strettissimi sono state finanziate le somme necessarie. Un merito che va condiviso anche con il consigliere provinciale Franco Iacucci che ha favorito l’instaurarsi di uno spirito collaborativo finalizzato alla risoluzione del problema”

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La sentenza della causa al TAR di Catanzaro promossa dai vigilini contro il comune di Amantea la dice lunga sulla grave condizione nella quale versa il comune di Amantea

Ed in verità tranquillizza , anche, molti amministratori della vecchia giunta Tonnara.

In sostanza da una allenta lettura ci sembra che si sia molto lontani dalle prime affermazioni che parlavano di mera improcedibilità, come si è detto, e si sapeva, fino a ieri sera!

Altro che improcedibilità!

Il TAR, Salvatore Schillaci,presidente , Nicola Durante, estensore, e Giuseppina Alessandra Sidoti, referendaria, hanno deliberato ben altro!.

Ecco, in estrema sintesi, le conclusioni della seconda sezione del TAR di Catanzaro.

“Considerato che, successivamente alla predetta istanza, il comune ha superato la pregressa inerzia, procedendo ad emanare gli atti inerenti la nomina della commissione d’esame e dando così inizio alla successiva fase di celebrazione della selezione,e ritenuto, pertanto, che il ricorso in esame è divenuto improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, restando sempre salva la possibilità di essere riproposto, in caso di ulteriori inerzie procedimentali, e ritenuto di dover far gravare sul comune, rimasto virtualmente soccombente, le spese processuali liquidate come in dispositivo, definitivamente pronunciando sul ricorso, dichiara il ricorso improcedibile”

In sostanza il comune ha perso la causa ed è stato chiamato a pagare le spese del giudizio.

Ora il TAR ha passato al comune la palla ed il comune dovrà concludere il concorso bandito per la sanatoria della posizione dei vigili.

I vigili, quindi, hanno vinto la causa.

Ma non basta.

Non sappiamo infatti se il concorso bandito con delibera n 37 del 7.3.2014 sarà concluso.

Sullo stesso abbiamo accennato le nostre riserve ritenendo impossibile e fortemente anomalo che la commissione di concorso possa essere composta da persone appartenenti e designate da coloro che potrebbero essere chiamate a giudicare il loro stesso lavoro.

Riteniamo, a tal punto, e supponiamo ciò avvenga,che la commissione sarà costituota come le precedenti dalla segretaria generale , dal comandante della Polizia municipale e dal responsabile del settore personale dr Aloe anche nella qualità di segretario

E comunque restano le altre riserve sul “diritto”, oggi conclamato dalla sentenza del tribunale , alla assunzione previo concorso ed al pagamento delle mensilità decorrenti fino alla assunzione.

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La notizia della morte di Patrizia Schettini di anni 53 aveva fatto rapidamente il giro di tutta Amantea

Non solo per la presenza dei suoi congiunti nella cittadina cosentina, ma anche per la particolarità della sua morte .

La giovane insegnante di pianoforte , infatti, che risiedeva insieme con la famiglia da una ventina di giorni in contrada “Timpone degli ulivi” a Cosenza, sarebbe morta per una caduta accidentale dovuta ad una temporanea perdita di equilibrio avvenuta mentre stava salendo le scale di casa.

La presenza, tuttavia, di ecchimosi e ferite che sono subito apparse non riconducibili alla ipotizzata caduta, ha indotto la magistratura inquirente a disporre l’esecuzione di un esame autoptico.

L’esame , secondo quanto riferiscono la GdS ed il Corriere, avrebbe dato corpo ai sospetti degli inquirenti: la donna sarebbe stata strangolata.

Riferisce la stampa che “Della vicenda si stanno occupando gli investigatori della squadra mobile bruzia, diretti dal vicequestore Giuseppe Zanfini.

La mancanza di segni di effrazione sul portone d’ingresso dello stabile in cui la vittima viveva, lascia ipotizzare che si trovasse in compagnia di una persona che conosceva. Già, ma di chi si tratta? Le indagini sono coperte da un riserbo assoluto. Non filtrano indiscrezioni.”

Secondo altre fonti invece la procura avrebbe iscritto una persona nel registro degli indagati

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