Imparare a comportarsi in caso di incendio e soprattutto riuscire a mettere in pratica quelle direttive che, in caso di emergenza, possono fare la differenza tra la vita e morte.
Nasce da questo presupposto la felice sinergia tra il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Monica Sabatino, l’associazione “Stefano Medaglia 78” e la dirigenza delle scuole dell’obbligo del comprensorio nepetino.
I Vigili del Fuoco, con la consueta maestria e professionalità, proporranno dei percorsi didattici che consentiranno agli alunni, ma anche agli insegnanti, di apprendere i comportamenti idonei da tenere quando si ha che fare con le fiamme, evitando così che il panico e l’ansia prendano il sopravvento.
Questo particolare corso di sicurezza, intitolato “Non scherziamo con il fuoco lo domiamo con un gioco” si terrà il prossimo 8 maggio, a partire dalle ore 09.15, presso il parco della Grotta. Qui verranno create delle simulazioni che consentiranno di passare con immediatezza dalla teoria alla pratica.
«L’iniziativa – spiega l’assessore all’istruzione Emma Pati – è stata fortemente voluta dall’associazione “Stefano Medaglia 78” nella persona di Massimo Ragusa, che ha seguito l’iter organizzativo passo dopo passo, facendo in modo che i Vigili del Fuoco potessero promuovere un incontro proprio ad Amantea. Il progetto in questione si è già svolto in molte città italiane, sotto la direzione dei comandi provinciali dei Vigili del Fuoco, raccogliendo ovunque approvazioni e consensi. Lo scopo principale è “regalare” ai bambini un vero e proprio corso semplificato, mostrando loro, ma anche ai genitori, le principali tecniche di prevenzione in materia di incendi. Le attività, poste sempre sotto forma di gioco, sono finalizzate a comprendere come bisogna comportarsi di fronte alle fiamme o a un incidente, cosa bisogna fare in caso di terremoto, come avviene l’evacuazione di una scuola o di un luogo pubblico e come si può aiutare un diversamente abile nel caso in cui si presenti una situazione di pericolo. L’auspicio è che l’iniziativa, realizzata anche con il supporto della Protezione civile, possa essere replicata anche negli anni successivi, nella piena consapevolezza che attraverso la giusta informazione è possibile contribuire alla crescita di persone migliori».
Settembre, ottobre, novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo, aprile: sono passati 8 mesi da quando Salvatore Pirillo ha dato le dimissioni lasciando libera, per chi la vuole, la carica di segretario sezionale del Partito Democratico di Amantea.
Otto mesi senza che nessuno ne parlasse , se non, magari, nel chiuso del proprio salotto, tra i propri quattro amici.
Praticamente una carica inutile? No. Forse una carica difficile, sia da ottenere che da gestire.
Eppure non sono mai mancati, né mancano, nè mancheranno i possibili candidati.
Ora questa carica può essere fortemente interessante e produttiva in particolare per chi manca di una visibilità propria e per chi intende usare questa carica per giungere ad obiettivi politici.
Ma ora il termine gestazionale è quasi concluso ed è quindi tempo di un “neonato” segretario.
Il problema è che non sono nemmeno noti gli iscritti e tantomeno la loro fazione di appartenenza.
Gli elenchi sono “riservati” ai soli addetti al PD, ed ancora più riservata è la loro “appartenenza”. Quella appartenenza che apparentemente sembra essere indispensabile per ottenere la carica mentre in realtà può essere il vero problema.
Il segretario, infatti, dovrebbe essere il rappresentante di tutti gli iscritti non della loro maggioranza.
Una condizione indispensabile per un partito non conflittuale e proprio per essere tale destinato a successi elettorali
In particolare in una città come Amantea nella quale i partiti sembrano scomparsi e le amministrazioni sono sempre definite da liste civiche figlie di accordi traversali interpartiti d interinteressi.
Diversi i nomi che viaggiano nell’-aere- politica e tutti nuovi. Nomi di giovani e di meno giovani.
Il più vincente è quello di un iscritto di peso, di grande esperienza ed equilibrio molto vicino ad alcune componenti locali e che potrebbe essere scelto senza difficoltà da tanti.
L’altro nome di peso non sembra praticabile perché il potere comunque e dovunque deve essere equilibrato e ben distribuito.
Il PD ad Amantea, soprattutto ora deve essere pacificato per essere vincente nel suo ruolo.
Amantea è troppo dimenticata da tutti e se non recupera il giusto peso politico sarà solo teatrino e finzione.
Tanti dubbi che si accavallano ed una sola certezza.
Salvatore Pirillo non ha alcun interesse per la carica e forse per la politica, quindi resta fuori dai giochi, salvo che non sia provocato!
Che strano! Stamattina ho detto ad un’amica che “domani” (salvo che San Francesco di Paola non imponga un rinvio) almeno due politici locali della vecchia giunta saranno sentiti per via della vicenda della stabilizzazione dei vigili.
E lei, di rimando, mi ha riferito che uno di questi politici avrebbe detto che “Domani se non mi chiamano per sapere la mia verità….”
Che strano!
Da un lato corre voce che uno di quelli sentiti ieri per quasi 2 e mezzo durante l’audizione sarebbe stato fortemente teso e preoccupato al punto che sudava abbondantemente.
Dall’altro, al contrario, corre voce che qualcuno è preoccupato per NON essere stato”ancora” sentito e per non aver potuto raccontare la propria verità, convinto che questa “nuova” verità darà la soluzione agli arcani che ancora coprono la storia di cui si discute e che scioglierà tutte le nebbie che la avvolgono !
Già! E’ meglio essere sentiti ( come persona informata sui fatti, ovviamente) od è meglio non essere sentito?
Quando sono state fatte le prime audizioni molti sospettavano, come assolutamente logico, anzi indispensabile, che sarebbero stati sentiti anche gli amministratori della precedente giunta.
E molti sospettano che dopo la lunga audizione del sindaco Sabatino si fgosse aperta una nuova luce sulla vicenda dei vigili non stabilizzati avendo ella riferito tutto quanto a sua conoscenza ma anche evidenziato che i comportamenti della attuale giunta siano conseguenti alle scelte della precedente!
Come dire che si tratta di una scelta alla quale lei sarebbe stata estranea e che oggi non può fermarsi anche alla luce della recente sentenza del TAR.
Una cosa sembra certa in tutta questa vicenda piena di dubbi ed è quella che ogni tanto prevale un orientamento politico-legale e proprio questi dubbi altalenanti hanno indotto le reazioni dei vigili che a loro volta hanno determinato l’interesse della magistratura.
Ed ora la parola spetta a lei. Non resta che aspettare. Forse non molto!