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gd amanteaI Circoli delPartito Democraticoe deiGiovani Democraticidi Amantea il 6 marzo 2016 hanno formalizzato l’adesione al «Comitato Regionale Vota SI per fermare le trivelle».

Il 17 aprile, infatti, i cittadini saranno chiamati ad esprimersi per evitare che i permessi già accordati alle società petrolifere per l’estrazione di gas e petrolio entro le 12 miglia possano proseguire anche oltre la scadenza per tutta la “durata della vita utile del giacimento”. Rimane fermo il limite delle 12 miglia marine, all’interno delle quali non sarà più possibile accordare permessi di ricerca o sfruttamento.

Il referendum è il principale istituto di democrazia diretta previsto dal nostro ordinamento costituzionale, in quanto consente agli aventi diritto al voto di esprimere direttamente la propria volontà. E quello che si terrà il prossimo mese di aprile assume un’importanza determinante in quanto rappresenta l’occasione giusta per sensibilizzare i cittadini sulle politiche energetiche da attuare nel nostro Paese, che non possono non prevedere la graduale eliminazione dei processi di combustione fossile.

Come Partito Democratico e Giovani Democratici faremo quanto possibile per rendere note e promuovere le motivazioni del quesito referendario e motivare i cittadini al voto.

Votando SIvogliamo dire:

NOall’inquinamento dell’aria che potrebbero provocare sia i pozzi che le centrali di desolforazione;

NOal potenziale inquinamento delle acque che potrebbero provocare i cedimenti strutturali degli oleodotti;

NOall’alterazione degli equilibri sotterranei che potrebbe compromettere la stabilità idrogeologica ed aumentare il rischio sismico;

NOalla presenza di infrastrutture invasive e rifiuti che potrebbero deturpare i paesaggi arrecando un danno al turismo ed alle vere potenzialità di sviluppo;

NOad una direzione del Paese che investa su energie non rinnovabili, che potrebbe fungere da disincentivo alla ricerca ed allo sviluppo di energie alternative e “pulite” che non immettono nell'atmosfera sostanze inquinanti e/o climalteranti.

Il 17 aprile 2016 per fermare le trivelle votiamo SI

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Dopo che Giusy Osso ha dichiarato la minoranza vergognosa, assenteista e demagogica, ecco la risposta di Concetta Veltri la quale nemmeno risponde alla consigliera di maggioranza ma si limita a dichiarare tutta la giunta inadeguata e ne elenca errori e manchevolezze.

 

Gli altri consiglieri per il momento sono in silenzio . Non sappiamo in seguito.

“Che questa amministrazione sia inadeguata per la città di Amantea è assodato, sia nella forma che nella sostanza, ma penso che sia, oltremodo necessario un riepilogo dell'operato dall'inizio della legislatura ad oggi.

 

Questa amministrazione è stata capace in poco meno di due anni  a far perdere ogni sorta di primato che questa città deteneva prima del loro avvento.

 

A partire dalla detenzione del GAC, passando  dall'ultimo fallimento del carnevale, per non parlare del  depotenziamento del poliambulatorio.

In compenso, abbiamo un porto insabbiato ed inaccessibile, strade di tutto il comprensorio disastrate e piene di buche, spazzatura che invade l'intera area pip a Campora, con una carenza di igiene ed un odore nauseabondo per tutta la zona interessata, la problematica della ss18 affrontata soltanto superficialmente, una depurazione non funzionante, una carenza  (assenza assoluta nella frazione) di vigili, e chi più ne ha più ne metta.

Errori e refusi continui come nell'invio della tari, situazione finanziaria a dir poco precaria, visto che saremo indebitati per i prossimi quarant'anni e non si riesce neppure a pagare gli stipendi dei dipendenti per tempo, con l'aggravio di una programmazione generale, pressoché nulla per il futuro.

La minoranza essendo tale, non viene presa minimamente in considerazione, in quanto come si è dimostrato, con e senza di noi si decide, e si fa quanto si è stabilito, a prescindere, se tutto ciò è di reale necessità per la popolazione o meno ( ricordiamo lungomare).

 

Riguardo alla nostra assenza  dall'ultimo consiglio comunale, che esula dall’ODG, abbiamo volutamente manifestare un evidente dissenso al comportamento irrispettoso di questa amministrazione non solo nei nostri confronti ma soprattutto dei cittadini che rappresentiamo.

Non ci viene mai risposto alle interrogazioni che facciamo né tantomeno vengono prese in considerazione le nostre proposte, si preferisce fare orecchie da mercante.

Questa in sintesi la drammatica situazione nella quale ci troviamo ad operare, per cui espletare il nostro mandato è tutt'altro che semplice.

Anziché sparare a zero sulla minoranza consiglierei alle colleghe di maggioranza  di farsi un bel l'esame di  coscienza espletando  il proprio dovere con più dovizia e pensando un po' di più  agli oneri che il loro compito prevede e un po' meno all'apparenza, per il bene della città e dei cittadini , perché personalmente  posso dire che non verremo mai meno al nostro dovere elettorale, non fosse altro che per mantenere saldo un principio di democrazia che mi pare si voglia ribaltare con una dittatura.


Mi rivolgo inoltre ai cittadini ed alle cittadine, chiedendo maggiore appoggio e denuncia dei disagi che quotidianamente vivono grazie a questa amministrazione, ricordando a tutti che siete voi il vero grande ed unico potere che abbiamo per cambiare le cose.

Concetta Veltri Consigliere del gruppo Insieme per la città.

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Riceviamo e pubblichiamo ma non senza richiamare due passaggi emblematici nel testo.

 

Il primo è che “ Di polemica si muore. Muore il territorio, le istituzioni, l’economia”.

 

Il secondo è confermativo del primo “Urlare, lamentarsi, offendere e denigrare, come la volpe che non è arrivata all’uva”.

Ruggiero ricorda il vecchio adagio secondo il quale “ i ciucci si liticanu e li varrili si rumpunu” .

E poi ricorda il detto che la volpe che non arriva all’uva dice che è acre!

Ma ecco cosa dice Ruggiero:

“Ho letto la nota proposta dal Sindaco di San Lucido, attuale presidente del GAC PERTI, il quale relaziona sull’attività dell’organizzazione negli ultimi otto mesi, da quando cioè è presidente del GAC.

 

E’ stato sollecitato alla risposta da violenti accuse, invero smodate, rivolte da rappresentante del GAC nominato da altro consiglio comunale.

Sono dispiaciuto di ciò: essere costretto a rispondere sulla stampa, invece di costruire in seno all’assemblea o al direttivo del GAC, è sinonimo di confusione, di arrembaggio mediatico, di polemica. Per questo sono vicino al Sindaco di San Lucido, oggi presidente del GAC, ottimo e costruttivo membro del direttivo di cui ero presidente.

Di polemica si muore. Muore il territorio, le istituzioni, l’economia.

Costruire il GAC sul nostro territorio è stata azione difficile.

Non è una novità che non si è riusciti a fare un GAL o a portare a conclusione un accordo di programma.

Eppure quando fui incaricato dal Consiglio comunale di Amantea, tutti i Sindaci e tutti gli amministratori hanno dimostrato la pazienza, la maturità e la consapevolezza necessari alla concertazione che è alla base dell’agire in area vasta.

Solo così si portano a casa risultati nella programmazione dei fondi comunitari. Ne sono testimoni le delibere dei consigli comunali, quelle di giunta, le assemblee del GAC e i verbali del direttivo.

Si sarebbe potuto fare meglio .. senza dubbio. E’ sempre così.

Oltre ai risultati che il dottore Pizzuti ha elencato, resta una certezza: il tirreno cosentino può vantare una premialità da utilizzare sull’assegnazione dei fondi comunitari per lo sviluppo della costa di prossima erogazione.

La premialità è costituita dal fatto di avere portato a termine la programmazione dei fondi comunitari 2007-2013 del fondo europeo per la pesca: Un settore estremamente fragile, complesso e difficile.                                                                                                                                                                                                                                                                            

Questo è un fatto. Una certezza che inchioda a responsabilità chiunque dovrebbe costruire il futuro. Bisogna averne le capacità.

Urlare, lamentarsi, offendere e denigrare, come la volpe che non è arrivata all’uva, non può bastare ad evitare che la comunità si accorga della incapacità alla concertazione ed alla programmazione.

E’ appena il caso di affermare che il “PERTI” è stato il GAC che, in rapporto ai fondi erogati, ha speso la cifra più bassa per la gestione: altro che carrozzone. E’ appena il caso di ricordare che lo scrivente, nella sua qualità di presidente, non ha mai avuto un rimborso spese, figuriamoci una qualunque forma di remunerazione e/o gettone.

Per nascondere questo non basta denigrare, bisogna fare di meglio: è questo il mio invito agli attori politici ed il mio augurio per il territorio.

                                                  Dott. Pasquale Ruggiero, già Presidente del GAC PERTI.

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