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Ecco il comunicato inviatoci dal Partito Democratico e dai Giovani Democratici di Amantea.

“I Circoli del Partito Democratico e dei Giovani Democratici di Amantea esprimono forte preoccupazione e condanna per i fatti accaduti nelle ultime ore in città.

Già nelle scorse settimane alcuni episodi di violenza avevano lanciato un campanello d’allarme minando la serenità dei nostri cittadini.

Non vorremmo che quanto accaduto nelle ultime ore celi una nuova escalation di atti di violenza tesi a diffondere paura e insicurezza.

Dinnanzi a tale timore, riteniamo sia compito di tutti – dalle istituzioni, alle organizzazioni politiche, sociali ed economiche, ai cittadini - stringersi a salvaguardia della legalità, alzando un coro di disapprovazione e di condanna, e ponendo in essere azioni di contrasto rispetto a tutto ciò che è contrario alla dignità, al senso comunitario ed alla civiltà.

Noi riteniamo che ci sia in Calabria un popolo che ha fame di regole e di legalità e che è consapevole del fatto che l’affermazione di un modello culturale basato su valori etici e morali sia propedeutica a qualsivoglia forma di crescita.

Per tale ragione riteniamo necessario esprimere la ferma condanna di fronte a tali episodi di violenza. Amantea, 22 marzo 2015”.

Non si comprende bene a cosa il PD ed i GD si riferiscano .

Sembra che la paura di “ una nuova escalation di atti di violenza tesi a diffondere paura e insicurezza” possa aver riferimento all’incendio delle due auto.

Ma allora la nostra supposizione di un incendio doloso potrebbe essere verosimile .

Ma allora si tratterebbe di un attentato.

Ma diretto a chi? Al medico-cardiologo amanteano? Od all’imprenditore amanteano? Od alla dipendente comunale che usava una della due autovetture?

Certo è che i Carabinieri di Amantea stanno investigando e potrebbero giungere alle prime conclusioni sulla base di testimonianze fornite da alcuni amanteani.

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Sergio Ruggiero risponde a Giusy Osso.

“Nella Minoranza incriminata ci sono anch’io, avendo abbandonato l’ultimo Consiglio per protesta proprio a causa, tra l’altro, della mancata convocazione delle Commissioni.

Pertanto mi sento interessato dai rilievi mossi dalla Consigliera Osso, precisando che a me le Commissioni non servivano “per non andare a lavorare” dato che svolgo l’attività di architetto libero professionista.

Io volevo semplicemente dare un contributo alla soluzione di tanti problemi di gestione della città e del territorio, sui quali, a mio parere, l’Amministrazione sorvola con leggerezza preoccupante.

E’ proprio questo il punto, altrochè.

E il dramma nel dramma, aldilà di qualche segno di buon senso e ragionevolezza che pure riconosco, è che la Maggioranza ha nominato alla presidenza delle Commissioni tutti propri componenti, neutralizzando di fatto, non so dire quanto intenzionalmente, l’unico strumento operativo di cui può disporre un consigliere d’Opposizione che voglia interessarsi a cose serie.

A questo punto non resterebbe che la rissa politica, territorio che personalmente non gradisco e neppure mi interessa praticare.

Ciò che scrive la Consigliera Osso è un evidente tentativo di mistificare la realtà, bollando come “inconcludente e demagogica” una protesta atta invece a scardinare una pratica politica deteriore, imprigionata in uno schema obsoleto che in nessun modo può rappresentare la tanto agognata svolta, ne la può rappresentare qualche giovane rampante ebbra di un effimero protagonismo, convinta che l’età e l’appartenenza al genere femminile da sole realizzino qualità e garanzia di rinnovamento.

Qualcuno le ha nominate “summastre”, ma non vorrei dare spunto a Caterina Ciccia di accusarmi, come ha fatto l’8 marzo in un pubblico intervento, per una presunta discriminazione di genere all’indirizzo dell’amica Linda Morelli che, ricordo, ho epitetato “zerbino della Maggioranza”.

A Linda ho chiesto scusa per la caduta di stile, ma io avevo fatto un ragionamento politico, e ne avevo chiesto le dimissioni in quanto Presidente del Consiglio, indipendentemente dal genere femminile al quale appartiene degnamente, snocciolando alcune tonnellate di ragioni.

Rilievi gravissimi che, invece di stimolare qualche sana riflessione, hanno scatenato una specie di delirio dell’infallibilità, e così la novella suffragetta Caterina Ciccia, con solidaristica empatia, l’ha sparata grossa citando “parolacce” di cui sarebbero vittime le Consigliere, ohibò! o “una cosa veramente bruttissima da parte di un Consigliere” che sarei io, finendo per confondere vittime e carnefici, l’inettitudine politica con il “sacrificio di santa Maria Goretti”.

Ma mi faccia il piacere!

La critica politica non ha proprio niente di discriminatorio.

Per dire, in quello stesso Consiglio io e Rubino ce le siamo cantate alla grande, ma né io né lui abbiano notificato alcunchè alla Corte suprema dei diritti umani.

E va bene, Caterì: un applauso non si nega a nessuno.

Ho richiesto formalmente la pubblicazione sul Sito comunale di tutte le interrogazioni rimaste senza risposta, gli Atti e le richieste di Commissioni consiliari rimaste puntualmente senza seguito, invitando le altre Minoranze a fare altrettanto, così vediamo se la mia protesta era demagogica o era tesa a mettere in discussione questa mortifera politica del nulla, arrogante, appariscente, raffazzonata e inconcludente, ergo dannosa per sé stessa e per una Comunità che sta andando in frantumi, della quale l’attuale Maggioranza, l’unica a fingere di non essersene accorta, può fornire un discreto campionario d’interpreti perfette. Sergio Ruggiero

 

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Lo affermiamo senza tema di smentita.

Ed infatti i vescovi ricordano che ci sono tante persone “lontane da Dio perché vivono ed operano nell'illegalità e contro la sua legge”.

Ed i vescovi ricordano loro che "Dio vi aspetta a braccia  aperte".

 

Si riferiscono agli uomini ed alle donne di 'ndrangheta e ricordano loro che «Anche per gli uomini e le donne di 'ndrangheta esiste un progetto di misericordia da parte di Dio e della Chiesa».

Ma il vero problema non sembrano gli uomini e le donne di 'ndrangheta .

Piuttosto i corrotti e la corruzione.

E scrivono che “ la corruzione è una delle componenti del mancato sviluppo della nostra regione».

 

Il problema è che sembra non siano riusciti nemmeno ad identificarla!

Dicono che «La corruzione ha tante forme: appropriazione indebita, false dichiarazioni nei confronti dello Stato, sperpero del denaro pubblico, sostegno politico a chi non lo merita, connivenze con metodi illegali di arricchimento”.

NO! Signori vescovi . La corruzione è fare differenze, disparità, diversi trattamenti, corruzione è scegliere tra eguali in relazione alla parentela, alla comparanza, alla sodalità elettorale , la corruzione è pagare stipendi a gente che non fa assolutamente niente, la corruzione è dimenticare i giovani e meno giovani che non essendo o volendo essere parenti, compari o sodali elettorali e conservando una innata dignità che impedisce loro di prostituirsi politicamente preferisce emigrare.

La corruzione è piegare la legge alle esigenze loto, delle proprie famiglie, dei propri sodali , approfittando di leggi fatta da loro stessi , di una giustizia lenta, distratta se non quasi totalmente disattenta.

Non dimentichino i vescovi che la calabria è di nuovo terra di emigranti!

E non dimentichino, ancora, che non a caso San Francesco di Paola è il patrono degli emigranti.

Anche lui fu migrante, sia pure per fede!

 

Ed inoltre serve molto poco chiedere agli elettori di non votare i corrotti.

Sarebbe una cosa bella come sollecitano i vescovi abituarsi “ a non premiare con il nostro voto politico o amministrativo chi ha mal governato o ha dato prova di corruzione nella gestione della cosa pubblica”.

Come può essere possibile che i corrotti non siano votati da chi li ha gratificati di un posto, di un incarico, di un finanziamento ?

Sono sicuri loro stessi i vescovi di non essersi serviti o semplicemente fatti fotografare insieme a politici corrotti?

Magari semplicemente fotografare con gente che ha assunto figli e nipoti? Od con gente che con i soldi pubblici ha " pagato la tarsu, fatto viaggi all'estero, acquistato iphone, ipad e computer e televisori, fatto propaganda elettorale, pagato utenze per abitazioni private, pagato contravvenzioni stradali, fatto regali natalizi, acquistato materiale edile destinato a ristrutturazioni di abitazioni private, e perfino comprato gratta e vinci" .

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