Sabato 6 febbraio alle ore 15,00 presso la sede del circolo del PD di Amantea si è svolto il congresso di circolo dei Giovani Democratici di Amantea.
Gli iscritti presenti al congresso hanno eletto all’unanimità come segretario del circolo Stefano Spina affidandogli questa importante responsabilità.
Stefano Spina, 21 anni, studente di architettura presso l’Università Mediterranea, è da qualche anno un membro importante del circolo dei GD ed è stato già rappresentante d’istituto ed attivo nelle politiche studentesche universitarie.
I lavori congressuali sono stati presieduti dal responsabile organizzativo regionale dei GD Vincenzo Pugliano, ed al dibattito aperto dal segretario uscente Amedeo Muoio hanno preso parte anche il segretario Regionale dei GD Mario Valente, il membro dell’assemblea regionale del PD Armando Perri, il Segretario del circolo del PD Enzo Giacco, la portavoce della RUN Cosenza Giovanna Buffone e molti tesserati e membri della segreteria cittadina del PD.
Il neo segretario durante la presentazione della mozione congressuale ha tracciato una strada ben precisa per il futuro dei GD di Amantea. Stefano Spina ha affermato come “la giovanile ha il dovere di sostenere gli studenti per quanto concerne il diritto allo studio all’interno di luoghi sicuri, auspicando una velocizzazione dell’iter di costruzione del nuovo edificio che dovrebbe ospitare l’ITC.
Ma anche battersi affinché i portatori di disabilità abbiano garantiti i propri diritti, potendo accedere facilmente alle strutture pubbliche e garantendogli il diritto di muoversi liberamente all’interno della città”.
Il neo segretario si è soffermato anche sul tema del senso civico e delle politiche giovanili, affermando la necessità nel nostro comprensorio di maggiori investimenti per garantire luoghi sicuri di formazione e socializzazione.
Durante il suo discorso ha toccato altri temi: una nuova politica comprensoriale di marketing territoriale e turistico, il recupero e la manutenzione delle periferie, la green economy e la bonifica del Fiume Oliva, la valorizzazione delle risorse palesi presenti sul territorio quali il centro storico, gli scavi di Temesa, i 12 km di costa e le risorse paesaggistiche non sempre oggetto di cura e di investimenti seri da parte delle amministrazioni.
“Per tali ragioni – ha affermato Spina - i GD non mancheranno nei prossimi mesi insieme al partito di essere propositivi rispetto a tali questioni in termini di idee e progettualità.
Infine in seguito ai gravi fatti che hanno colpito la nostra città nelle ultime settimane, noi GD sentiamo il bisogno e l’obbligo morale di schierarci apertamente dalla parte della giustizia facendo fronte comune con i tanti cittadini onesti e condannando aspramente questi atti malavitosi che minano la serenità dell’intera comunità.
”Un grosso in bocca al lupo al neo segretario ed all’intero circolo è stato rivolto durante i lavori congressuali da parte del segretario regionale dei GD Mario Valente che ha sottolineato l’importanza del circolo di Amantea per l’impegno ed il proficuo sostegno dato all’organizzazione regionale fin dal 2008 sempre con la massima serietà e diligenza.
Infine il segretario del PD Enzo Giacco ha sottolineato il ruolo che i Giovani Democratici hanno svolto in questi anni in città, colmando anche quel vuoto lasciato dall’inattività dei Partiti: “non è un caso – ha dichiarato Giacco – che una parte determinante del gruppo dirigente del Partito Democratico sia ascrivibile proprio ai GD.
L’augurio da fare per questo Congresso, sperando che funga da guida per il neo Segretario Stefano Spina, è che nell’azione politica venga data importanza sempre al percorso, durante il quale deve emergere la capacità di ancorare l’organizzazione a precisi orizzonti ideali e valoriali.
Un ringraziamento particolare va ad Amedeo Muoio ed a Vincenzo Pugliano per come hanno saputo agevolare questa nuova fase e per come hanno diretto e tutelato in questi anni, alcuni dei quali assai difficili, i GD della città”.
Grazie Ministro Lorenzin.
Si, la TAV deve essere fatta. E forse anche il ponte sullo stretto di Messina, eccetera.
Quello che è inutile è curare sono le malattie degli italiani
Lo dispone il decreto ministeriale pubblicato sulla G.U. del 20 gennaio 2016 e relativo alla prescrivibilità degli esami di laboratorio e strumentali.
Il cosiddetto taglia esami.
Lo spieghiamo con le parole di un medico calabrese, il dottor Giacinto Nanci il quale ha scritto ai suoi pazienti.
"La ministra Lorenzin ha emanato il decreto taglia esami. A causa sua il vostro medico di famiglia nei prossimi giorni sarà costretto a dirvi: questo esame lo devi pagare, questo altro lo devi rinviare, questo altro ancora non so neanche come te lo devo scrivere.
Sì purtroppo c’è anche il fatto che questo decreto è in contrasto con altre leggi che sanciscono vostri diritti, cioè una legge dice che vi posso prescrivere l’esame e il decreto dice che non lo posso fare”.
Ci siamo chiesti se il paziente ammalato è in grado di sopportare quelle che giudica angherie dei politici italiani dei quali si pensa che i medici siano la longa manus.
Ed infatti ecco il primo caso
«E' successo ieri a Monte di Procida”
Parliamo di un paziente che ha picchiato il proprio medico che - assecondando le direttive del decreto Lorenzin - non aveva potuto prescrivergli una risonanza magnetica.
Ma la tensione tra i pazienti sta crescendo un po' ovunque.
Scrivono Saverio Annunziata e Giuseppe Tortora, dirigenti nazionali del Sumai di Medicina generale: «Stiamo raccogliendo numerose testimonianze di colleghi che sono letteralmente infuriati per l'entrata in vigore del decreto Lorenzin che di fatto riduce notevolmente l'erogabilità di molte prestazioni».
Dice Annunziata «Ci troviamo di fronte a una strisciante privatizzazione della sanità con il pericolo reale che la prevenzione così sbandierata in questi ultimi anni sarà completamente impedita ai pazienti bisognosi, mentre i benestanti dovranno pagarsela di tasca propria o stipulando un'assicurazione. Ad esempio, indagini strumentali come Tac, Risonanze, potranno essere prescritte solo in presenza di un tumore già accertato o di un intervento chirurgico o di un trauma subito; nel caso di un sospetto diagnostico (vedi prevenzione) l'esame dovrà essere negato ed il cittadino se lo dovrà pagare. Analogamente per gli esami di laboratorio, potranno essere prescritti solo in presenza di patologie già accertate».
«Inoltre, - continua Annunziata- è sconcertante constatare che se da un lato vengono assegnate numerose esenzioni ticket, certificando di fatto l'indigenza del paziente ( 70% dei pazienti) , dall'altro si fanno pagare a questi cittadini, che molto spesso vivono di misere pensioni, esami costosi».
Aggiunge, poi, Giuseppe Tortora «Dopo un mese di gennaio trascorso con una grande richiesta di esami strumentali e diagnostici, dovuti al fatto che per quattro mesi i centri convenzionati avevano raggiunto i tetti di spesa oggi i medici si trovano di fronte a un decreto che parla di appropriatezza, mentre di fatto impone soltanto tagli. Non è possibile che siano solo i medici di famiglia a rispettare queste regole quando arrivano sulle loro scrivanie richieste continue da parte di strutture pubbliche e non, di esami non più erogabili in base al decreto Lorenzin».
Ai pazienti l’invito a riflettere.
Qualcuno,invece, suggerisce di denunciare i medici di famiglia o chi per esso per omissione di atti d’ufficio.
Lasciamo, cioè, alla saggezza della magistratura di valutare se la omissione o l’abuso si appartenga al medico ad alla ministra.
E comunque di quanto sta succedendo è bene ricordarsi alle prossime elezioni senza dimenticare che i politici hanno una sanità speciale che ovviamente ha dei costi che paghiamo noi!
Per fortuna l'ufficio comunale non ha sottoscritto il nuovo contratto con l' Adiss Multiservice cooperativa sociale per la gestione del PAC Anziani dopo la sentenza n 96/2016 della sezione due del Tar di Catanzaro.
Sarebbe stato un pasticcio!.
La vicenda riguarda il progetto del PAC anziani affidata alla gestione consorzio cooperative sociale SCS onlus ma impugnato davanti al Tar di Catanzaro alla Adiss Multiservice cooperativa sociale ed alla quale il tribunale amministrativo calabrese ha dato ragione.
Ma il consorzio cooperative sociali Nestore SCS onlus ha impugnato la sentenza davanti alla terza sezione del Consiglio di Stato chiedendo in via urgenza la sospensione degli effetti della senteza appellata.
Ed il presidente visto che l'appellante ha stipulato il contratto con il comune di Amantea dando avvio al servizio ed assumendo 27 dipendenti e che è prossima la stipulazione del contratto con la Adiss Multiservice, rilevato che è necessario garantire l'ordinato svolgimento del servizio in questione in quanto trattasi di asistenza domiciliare a persone anziane non autosufficenti, e considerato che nel bilanciamento dei contrapposti interessi, appare prevalente la tutela dell'esigenza di mantenere inalterata la situazione di fatto e di diritto fino alla trattazione collegiale dell'istanza ha sospeso gli effetti della sentenza appellata fissando nel contempo la decisione collegiale nella udienza 25 febbraio 2016.
In sostanza e fino a tale data il servizio continuerà ad essere svolto dalla Nestore.
Poi la gestione spetterà a chi deciderà il Consiglio di Stato.