Il termine politica (dal greco polis, che significa città), viene utilizzato in riferimento all'attività ed alle modalità di governo, od anche, nel lessico politico, alla cosiddetta attività di opposizione.
La città, ovviamente, è Amantea.
La politica è quella espressa dai partiti o dalle associazioni partitiche anche estemporanee.
Il partito politico è un'associazione tra persone accomunate da una medesima finalità politica ovvero da una comune visione su questioni fondamentali della gestione del comune.
Ma da tempo in Amantea la maggioranza e la opposizione non sono più espressione di partiti ma soltanto di liste civiche.
I vecchi partiti degli anni settanta ed ottanta sono soltanto sigle, che il popolo ricorda soltanto per la loro presenza nei governi regionali e nazionali.
Né ci sono più , ovviamente, le vecchie sedi dei vecchi partiti.
Fa eccezione soltanto il PD. E questo unicum, ogni tanto, come le lucertole si affaccia al mondo e parla dei tanti problemi della città. E per fortuna , ma c’è soltanto lui.
Ahimè la assenza degli altri partiti impedisce qualsiasi confronto tra proposte e valutazioni politiche su quanto succede nella nostra città.
Dà valore anche agli interventi del PD la coriacea quasi totale assenza della opposizione.
Per esempio, l’ultimo intervento del PD è quello relativo alla problematica dei vigili e dei vigilini “espulsi” dal mondo del lavoro locale ed in parte sostituiti da altri addetti.
Una sostituzione che ha ingenerato una “guerra” tra poveri ed una fortissima disparità di trattamento.
Basterà il chiaro richiamo del PD locale al “nulla di fatto” prodotto dalla clausola di salvaguardia prevista nel bando di reclutamento per gli Ausiliari del traffico (strisce blu).
Basterà il richiamo del PD locale alla mancata stabilizzazione di sei Agenti di Polizia Municipale?
Servirà il richiamo del PD locale all’Amministrazione Comunale perché metta in campo, con urgenza, le azioni necessarie utili ad una ricomposizione di tutte le situazioni di precariato che fanno capo all’Ente, affinché le professionalità di cui la Città ha beneficiato negli ultimi anni - e che hanno garantito servizi di vitale importanza - possano continuare ad offrire il proprio lavoro e le proprie competenze.
Delle due l’una. Od Amantea non ha beni culturali da tutelare , o nessuno gli ha chiesto niente e lui, ovviamente, si è dimenticato di noi.
Insomma il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha approvato il programma triennale degli investimenti per il patrimonio che contiene 241 interventi in tutta Italia.
Alla Calabria BEN 3 620.000,00 euro! Pari a circa l’1,2 %.
Ed ecco i 14 interventi previsti per la Calabria negli anni 2016-2017-2018.
- il restauro del Santuario di Mannella a Locri (170.000 euro);
-il completamento della realizzazione del Parco Archeologico di Rosarno (320.000); .
-il restauro del Teatro Romano di Marina di Gioiosa Ionica (105.000);
-il restauro della chiesa del Santissimo Rosario di Taurianova (250.000);
-il restauro della chiesa di San Giorgio Martire a Oriolo Calabro (250.000);
-il restauro della cattedrale di San Leoluca a Vibo Valentia (300.000);
-il restauro e verifiche sulla vulnerabilita' sismica della chiesa dello Spirito Santo di Laino Borgo (250.000);
-il restauro di Palazzo Massafra a Trebisacce (75.000);
-il potenziamento informatico degli istituti del Polo Museale della Calabria (70.000).
-allestimento di nuovi spazi espositivi, il supermento delle barriere architettoniche, la climatizzazione e il completamento degli apparati di comunicazione della Galleria Nazionale di Cosenza (1.050.000 euro);
-allestimento della nuova sezione espositiva del Museo Statale di Mileto (200.000);
-il potenziamento degli apparati di comunicazione e dei laboratori didattici degli istituti del Polo Museale della Calabria (500.000);
-la manutenzione periodica dei fondi dell'Archivio di Stato di Catanzaro (60.000) ;
- la manutenzione dei locali di deposito dell'Archivio di Stato di Reggio Calabria (20.000).
Cosa farà adesso la nostra amministrazione?
Osserverà, si lamenterà, contesterà ricordandosi che la navata del chiosco di San Bernardino presenta gravi problemi, che la Chiesa matrice presenta gravi problemi ed ha bisogno di interventi non solo di manutenzione ma anche di restauro, eccetera(potremmo continuare a lungo…)
E’ questo il senso profondo dell’intervento letto da Antonella Guido Rizzo anche per nome e conto degli altri 5 ex vigili precari in occasione del comizio tenuto ieri sera da Francesca Menichino del M5s.
Un intervento che sembra porre in secondo piano quanto detto dalla consigliera di minoranza e che S&o è il seguente.
“ Carissimi, lo spirito con cui affronto oggi questo incarico di salire su questo palco è quello di sempre: il coraggio e la trasparenza che mi contraddistinguono.
Io e le altre in nome delle quali parlo lo facciamo per lanciare una sfida.
Si tratta di una scelta di coraggio.
Ho scelto come le altre di non abbandonare il mio paese.
E non cedo alla tentazione di non vedere e di non sentire anche se so che sarebbe stato tutto più facile.
I nostri sacrifici non sono serviti a nulla. I miei sogni sono stati avvelenati e distrutti da un sistema malato che lei, gentilissima professoressa, oggi sindaco del mio paese, professava, in tempo di elezioni, di voler cambiare.
Oggi, invece, noi poveri cittadini ci ritroviamo di fronte ad una concezione padronale della politica che occupa e gestisce il potere per il perseguimento di interessi di parte.
Alla faccia della legalità e della giustizia.
Tutto ciò ha portato al nostro personale declino.
Il declino di 6 famiglie di ex vigili precari ai quali è stato tolto il pane quotidiano.
Questo è quello che chiedeva ognuno di noi, il pane quotidiano.
Purtroppo, nostro malgrado, ci ritroviamo a casa, umiliati e nel mentre continuiamo ad assistere ogni giorno a passerelle di consiglieri ed assessori che vorrebbero il nostro saluto, perchè tanto” non è successo nulla di grave”.
Invece non ci sono più i presupposti e le condizioni per andare avanti, quando ti vengono tolte tranquillità, serenità, sorriso ed entusiasmo.
Avevamo creduto alle facili promesse elettorali, alle quali abbiamo dato fiducia , ma siamo stati traditi.
La politica affamata di potere ha prevalso su di noi, semplici cittadini che chiedevamo solamente che il posto di lavoro venisse difeso.
VERGOGNA
A voi tutti amministratori incapaci auguriamo un felice 2016
E speriamo che le vostre coscienze si sveglino e vi portino a pensare a quanti in questo splendido paese avete tolto la dignità, IL LAVORO