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Lo abbiamo scritto insistentemente. “Cave statale” ! Lo ha detto la gente, lo hanno detto gli agricoltori, lo hanno detto alcuni amministratori.

Anche nei giorni scorsi in occasione della protesta per la mancata ricostruzione del Ponte sul Fiume Savuto si è ricordato il rischio che corre la SS18, in particolare, e non solo, nella zona tra Amantea e Falerna . Tutto inutilmente.

Ed infatti alla fine la statale 18 è crollata. Non ad Amantea, ma un po’ più avanti. Non per le onde marine ma per la pioggia.

Siamo nei pressi di Capo Suvero dove la SS18 si gemella con le ferrovie dello Stato

Entrambe le strutture sono dotate di sottopassi, ma mentre quello delle ferrovie regge le acque piovane , quello della statale , non regge e l’acqua invade la strada e ne erode il terreno di posa.

Il risultato è stato il crollo del guardrail, il crollo di parte della carreggiata, la chiusura della importante arteria, l’isolamento di un territorio. Una situazione molto grave perché i percorsi alternativi sono più complicati da sopportare per gli automobilisti ed in particolare per gli agricoltori.

Sul posto gli uomini dell’Anas che hanno provveduto a bloccare e deviare il traffico

Ora l’aeroporto è raggiungibile solo con la A3.

Di chi è la responsabilità? Ma di nessuno, ovviamente. E’ il tempo che ci condanna,ma in Calabria MAI nessuno ha colpe!

Beh! Certo che un sottopasso piccolo si chiude subito se l’acqua trasporta pezzi di alberi che nessuno toglie dagli alvei torrentizi che sono terreno di nessuno! Ed ancora tutto può crollare se nessuno ripara e manutenziona. In Calabria chissà perché solo nuove opere!

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Abbiamo segnalato il rovinoso crollo di un fabbricato nel centro storico ed i danni alla struttura metallica che sostiene l’antico collegio dei Gesuiti

Una segnalazione preziosa, visto che con celerità i tecnici comunali si sono recati sul posto riportando nella ordinanza n 28 a firma del sindaco, la “manifesta evidente situazione di precarietà” da cui “ la grave situazione di pericolo per la incolumità delle persone” e rilevando anche “danni alle strutture in ferro dell’impalcatura di proprietà comunale a protezione della struttura denominata “Carceri”.

Tanto è vero che alcuni abitanti del centro storico hanno segnalato di avere trascorso una notte insonne per via del vento che faceva vibrare le travi precariamente sospese e cigolare la struttura tubolare.

La risposta dell’Amministrazione comunale si è orientata come in passato con la emissione della usuale ordinanza di inibizione all’accesso sui luoghi e con la solita ( salvo il caso specifico delle Case sciullate ) intimazione della messa in sicurezza, con avvertenza che in caso di inottemperanza provvederà direttamente l’ente con aggravio delle spese ai proprietari.

Non può sfuggire la riflessione relativa alla disposizione che “la messa in sicurezza consiste nella demolizione di tutte le parti pericolanti dell’immobile”

Basta una minima osservazione per capire che si tratta di demolire tutto quello che resta dell’antichissimo manufatto seicentesco ma che in tal modo si può creare una ulteriore condizione di pericolo per i manufatti laterali che mancherebbero del supporto di quanto da demolire.

Ma osservano i locali un problema sottovalutato è la mancata regimazione dell’acqua piovana che inibita dai crolli potrebbe trovare altri percorsi con emergenti condizioni di pericolo

Non solo ma resta sempre da chiarire come intervenire sulla struttura di sostegno del fabbricato seicentesco del collegio dei Gesuiti, ed il cui collasso potrebbe portare alla distruzione di una intera area del centro storico

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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

Scacco al re, o più semplicemente scacco, è la locuzione che nel gioco degli scacchi indica il fattoche il re sia sotto minaccia di presa da parte di un pezzo avversario.

Alla mossa seguente il giocatore il cui re è sotto scacco deve rimuovere la condizione: se ciò non fosse possibile, lo scacco è detto matto e la partita termina con la vittoria dell'avversario.

Qui ad Amantea il re è una regina

E l'altro giorno è stata messa sotto scacco

Da centinaia di persone , di agricoltori, di amministratori che si sono incontrati a Campora SanGiovanni per protestare vivamente contro una politica che non fa nulla ( o molto, molto poco) per risolvere i problemi del nostro territorio.

Sono più di 8 anni che il ponte sul Savuto è inagibile e sono anni che la Statale 18 è a rischio di essere completamente distrutta dal mare con la possibilità che la Calabria-nord resti isolata dalla Calabria-sud

Bene! Mentre il Popolo giustamente protesta contro una politica assente ed inane ( non ci sono politici nazionali, regionali e provinciali) sono presenti solo i sindaci di Nocera Terinese , Motta Santa Lucia e Cleto , manca proprio il sindaco di Amantea , il paese che ospita la manifestazione , quello che insieme al Comune di Nocera e' più colpito dal crollo del ponte!

Di Amantea sono presenti solo due consigliere di minoranza che hanno scelto di disertare il consiglio comunale per partecipare al sit-in promosso dal comitato per la ricostruzione del Ponte sul Savuto , per stare affianco alle aziende agricole fortemente penalizzate da questa situazione e dire alla comunità in protesta che certa politica è dalla loro parte!.

Scacco alla Regina, allora.

Nonostante la presenza sul territorio comunale di altri 3 Sindaci con la fascia tricolore (insieme a numerosi assessori) , l'amministrazione Sabatino all'inizio della manifestazione (alle ore 10.00 circa) era ASSENTE.

Tutti impegnati nell'improrogabile (solo per loro) Consiglio Comunale (peccato che non sono previste elezioni imminenti altrimenti sarebbero stati tutti presenti).

La voce si sparge , i partecipanti evidenziano l'importante assenza , il TG3 e le TV locali intervistano solo i politici presenti ed allora ecco che piombano a tutta velocità su Campora San Giovanni, verso la fine della manifestazione, 3 assessori , Sergio Tempo, Antonio Rubino e Gianluca Cannata.

La giunta Sabatino tenta così di liberare la regina dalla posizione di scacco.

Ma nella fretta si scordano persino il simbolo della Regina e partecipano al sit-in a titolo personale, cioè senza la fascia di rappresentanza della città.

Scacco matto, allora! A nulla vale, infatti, questa disperata mossa. A nulla vale il comunicato stampa del comune.

La Giunta Sabatino è sempre più lontana dal Popolo e dai problemi del territorio.

Il resto sono solo parole!

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