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Molti utenti del web stanno ricevendo sulle proprie email il seguente comunicato:

 

“Gentile Cliente di Poste Italiane,

Ci dispiace informarti che abbiamo dovuto limitare la tua carta di credito rilasciata da Poste Italiane e il tuo conto online per motivi di aggiornamento.

 

In passato ti avevamo richiesto di aggiornare il tuo conto e la nostra richiesta non è stata soddisfatta - il principale motivo per questa sospensione.

Per poter usare la tua carta nuovamente, hai a disposizione 48 ore dalla lettura di questa email per confermare i tuoi dati eseguendo una breve verifica sul nostro sito.

Se questa richiesta viene ancora ignorata, devi andare nell'Ufficio Postale che ti ha rilasciato la carta e chiedere maggiori informazioni.

 

Si prega di cliccare sul link seguente che ti porterà sul sito di poste.it, nella sezione dedicata alle verifiche.
http://www.poste.it/verifica-necessaria/aggiorna-mento/index.html

Ringraziamo fin da ora per la tua gentile collaborazione e ci scusiamo per eventuali disagi.

© Poste italiane 2016 - Partita Iva 01114601006

Lo ricevono anche coloro che non hanno alcuna carta di credito

Non aprite. E’ pericoloso!

Ambiente e civiltà: Arrivano le contravvenzioni ad Amantea

 

Arrivano, arrivano, arrivano. E sono centinaia!

Tanto tonò che piovve; è il richiamare il vecchio adagio.

Dopo il comune di Belmonte Calabro, anche quello di Amantea ha deciso di farla finita con gli incivili che inquinano l’ambiente sversando i propri rifiuti dove capita.

Un comportamento inaccettabile, vergognoso, disdicevole, incomprensibile.

Ma ora, finalmente, sono in arrivo le sanzioni. Sanzioni da un centinaio di euro per ogni busta gettata nell’ambiente.

E per coloro che hanno ripetuto questo comportamento incivile parliamo di  cifre rilevanti dell’ordine di migliaia di euro. Si sussurra che ci sono persone che sono state fotografate tante volte da  poter fare un album….

Non solo ma sono contravvenzioni senza difesa.

A meno che non si voglia portare davanti al giudice la propria foto. E si! Perché le contravvenzioni sono giustificate ognuna da una bella foto. Dipendesse da me le pubblicherei sul sito dell’ente , senza rispetto della privacy; chi inquina non merita questa delicatezza!

Non solo, ma addebiterei anche i costi di pulizia dell’area.

Per capire  basta fermarsi in tanti posti della nostra città dove le buste di spazzatura buttate nell’ambiente sono decine e decine.

Nella foto decine di buste 20 metri dall’isola ecologica!

Una vergogna!

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Ne ha fatto ben 19 mila nel solo 2015.
Una ogni 9 minuti e 45 secondi, cioè 76 ogni giorno che ha lavorato.
Un multificio ambulante!.

 

Nessuna paura. Non è successo certamente ad Amantea ( non vorremmo pensaste che questo articolo, posto a distanza di qualche giorno dal report dei servizi della nostra Polizia municipale, possa avere alcun riferimento con noi!). Affatto.

E’ successo a New York.

E lui si chiama Arnous Morin, ha 53 anni e fa il poliziotto a Brooklin.

Grazie a lui nelle casse del Municipio di New York sono entrati 1,2 milioni di dollari.

 

Per questo lo abbiamo chiamato multificio.

Il 54 per cento delle multe sono state inflitte ad automobili che non erano state spostate dal marciapiede durante le ore di pulizia delle strade.

“Concedo 5 minuti per spostare l’auto, come vuole il regolamento, a volte anche qualche minuto di più. Bisogna essere gentili. Se l’automobilista è presente, prima bisogna chiedergli di spostare la macchina”.

Ma, quando i minuti scadono, la sua penna non conosce clemenza.

 

Dice di non avere rimorsi per la mancanza di pietà verso gli automobilisti: “Mai, mai. Non è mai Ok violare la legge. La legge è dura, ma è la legge e non la si può violare per nessuna ragione”.

Il sindacato di Polizia lo loda(“È un grande lavoratore, una persona integra e sincera. A volte lavora 12 ore al giorno, sei anche sette giorni alla settimana”.) ma dice che si tratta di una eccezione.

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Il 29 gennaio 1886 , nasce la prima automobile della storia.
Scopriamo tutto sulla sua invenzione.

 

Ruggero Bacone, doctor Mirabilis , diceva nel XIII secolo nel suo “De secretis operibus artis et naturae”, scrive che « Arriveremo a costruire macchine capaci di spingere grandi navi a velocità più forti che un'intera schiera di rematori e bisognose soltanto di un pilota che le diriga. Arriveremo a imprimere ai carri incredibili velocità senza l'aiuto di alcun animale. Arriveremo a costruire macchine alate, capaci di sollevarsi nell'aria come gli uccelli »

Prototipi funzionanti di automobili furono costruiti già dalla fine del XVIII secolo. Ma la vera rivoluzione fu nella seconda metà del XIX secolo.

 

Ma il primato spetta alla Benz Patent Motorwagen del 1886.

Venne sopranominata Velociped e venne prodotta dalla casa automobilistica tedesca Benz & Cie, di proprietà dell’ingegnere tedesco Carl Benz.

Si tratta della prima autovettura nella storia con motore a scoppio.

Esistevano già veicoli a motore ma erano tutti alimentati da motori a vapore, così da risultare eccessivamente pesanti e poco maneggevoli. 

L’ingegnere tedesco invece, realizzò un triciclo spinto da un motore a scoppio.

Era il 29 gennaio 1886 quando Carl Benz brevettò il suo triciclo con il brevetto n°37435.

Le caratteristiche del primo esemplare erano le seguenti:
– motore monocilindrico posteriore da 577cmc;
– potenza di ¾ di cavallo;
– peso totale del veicolo di 263kg.

All’inizio il veicolo riusciva a percorrere poco più di una decina di metri.

Poi dopo alcune modifiche l’auto riuscì a percorrere una decina di chilometri, senza interruzioni.

Ma il vero primato lo fecero segnare la moglie e il figlio di Benz i quali, ad insaputa di Carl, intrapresero un viaggio di 90km.

Da quei giorni versioni sempre più migliorate e potenziate, sino alle auto di oggi.

 

La prima auto in una città senza semafori e photored

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