
E’ una foto tratta dai Mondiali Under 20 di Tampere, in Finlandia.
Prima domanda: Secondo voi si tratta di un uomo o di una donna?
Se avete risposto che si tratta di un uomo non avete mostrato fantasia ,cioè non avete indovinato.
Si tratta di una donna!
Seconda domanda:quanti anni ha?.
Meno di venti
Tra venti e trenta
Tra trenta e quaranta
Ora siamo pronti a dirvi che Girmawit Gebrzihair è una atleta etiope che è giunta terza nella gara dei 5000 metri.
Girmawit Gebrzihair è stata accreditata di avere 16-17 anni e per questo ha potuto partecipare
ai Mondiali Under 20 di Tampere, in Finlandia.
Ovviamente il web si è scatenato.
Qualcuno ha detto che non ha ancora otto anni perché sta cambiando i denti davanti.
Per tutti, lei potrebbe avere benissimo 30 anni e considerando che i campionati junior sono meno rigorosi in termini di controllo della veridicità dell’età dichiarata dagli atleti, i dubbi sulla vera età dell’etiope aumentano.
La questione è stata sollevata da Oscar Husillos, velocista spagnolo specialista dei 200 e dei 400 metri. Il 24enne ha ritwittato una foto di Gebrzihair, aggiungendo: “I suoi figli e i suoi nipoti sono in tribuna a vederla correre ai campionati mondiali Under 20”.
Molti hanno reagito criticando la mancanza di rispetto dimostrata dallo spagnolo, altri, invece, si sono uniti alla sua ironia sull’età dell’etiope.
Se Gebrzihair non avesse 16 anni, le responsabilità ricadrebbero sulla IAAF, che dovrebbe verificare le età degli atleti.
Nel 2017, secondo le informazioni del profilo degli atleti della IAAF, Gebrzihair ha percorso 10 Km nell’impressionante tempo di 32 minuti e 33 secondi, un’impresa sbalorditiva per una 14enne.
Tutto questa resterà materia di dibattito nell’opinione pubblica fino ad ulteriori notizie ma fa sorgere molti sospetti sulla correttezza di competizioni simili.
E' allarme superbatterio alle isole Canarie.
Sono 13 i turisti, svedesi e norvegesi, colpiti tra gennaio e aprile.
Lo rivela il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) sul proprio sito.
Gli esperti avvertono che c'è un alto rischio che questo batterio si diffonda in Europa se non vengono prese le necessarie misure sanitarie di prevenzione.
Il batterio, molto resistente agli antibiotici, Klebsiella pneumoniae St392, di solito si contrae proprio nelle strutture sanitarie.
Dalle analisi - evidenzia il report 'Ecdc' - è emerso che il batterio è stato contratto all'interno della struttura sanitaria dell'isola.
"Se i soggetti portatori del batterio sono ricoverati in un ospedale nel loro paese di origine - avvertono gli esperti - c'è un alto rischio di ulteriori trasmissioni e focolai in altri Paesi Ue.
Soprattutto se non vengono messe in atto adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni".
Klebsiella pneumoniae St392, che produce enzimi Oxa 48, è un batterio multiresistente che si contrae "tipicamente in ambito sanitario", per questo il report degli esperti Ecdc suggerisce agli ospedali dei Paesi Ue "di prendere in considerazione, al momento del ricovero di un paziente, la cronologia dettagliata di tutti i viaggi fatti nell'ultimo periodo e se c'è stato un ricovero ospedaliero in una struttura a rischio".
15, forse 20 colpi di pistola, esplosi in rapida sequenza: due persone restano a terra, senza vita; altre quattro, ferite, vengono soccorse.
È successo in pieno centro a Malmo, in Svezia: la sparatoria è avvenuta mentre i tifosi stavano celebrando la vittoria sulla Corea del Sud ai Mondiali.
Secondo le prime ricostruzioni, il killer è sceso da un'auto davanti a un internet caffè e ha aperto il fuoco su un gruppo di persone.
Poi si è dato alla fuga.
Secondo le autorità, "non si è trattato di terrorismo".
Le vittime avevano 18 e 29 anni.