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Il governo di Berlino ha raggiunto un accordo con la Spagna che si è impegnata a riprendere i migranti arrivati in Germania ma già registrati sul suo territorio.

Lo ha annunciato il portavoce del ministero tedesco dell'Interno.

 

In base all'accordo, che è stato firmato lunedì e che entrerà in vigore l'11 agosto, i migranti "saranno rimandati in Spagna entro 48 ore", ha detto la portavoce Eleonore Petermann, aggiungendo che Madrid "non ha chiesto alcuna contropartita".

L'intesa riguarda tutti i migranti arrivati in Germania ma già registrati in Spagna, sulla base dei dati europei.

Il governo tedesco aveva già indicato a fine giugno che la Spagna aveva dato il suo consenso di principio, così come la Grecia.

I colloqui con Atene, così come con l'Italia, "non sono ancora finiti, le trattative sono aperte", ha detto la portavoce in conferenza stampa.

Ma gli accordi con questi due paesi sono "importanti perché le (loro) pressioni migratorie sono le più forti", ha affermato.

Roma è stata finora riluttante, chiedendo un maggiore controllo delle frontiere esterne dell'Ue prima di qualsiasi accordo sui migranti già in Europa.

Resta da capire cosa farà poi la Spagna dei profughi non aventi diritto a restarci

8 agosto 2018

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Avevano bevuto delle birre in un locale nel centro di Terlizzi, in una delle giornate della Festa in onore della Madonna di Sovereto, ma al momento di pagare il conto, avrebbero picchiato con schiaffi e pugni il titolare che presentava loro il conto, minacciandolo di morte e brandendo un coltello davanti ai clienti.

 

Due cittadini albanesi, dimoranti nella cittadina barese, sono stati così arrestati dai Carabinieri: dovranno rispondere di estorsione aggravata, danneggiamento aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Il titolare, sotto minaccia, era stato costretto a servire, ai due aggressori, altre bevande: al suo rifiuto, i due hanno danneggiato il locale distruggendo diverse bottiglie presenti sul bancone.

All'arrivo dei carabinieri è cominciata una breve colluttazione nella quale è stata danneggiata anche un'auto dell'Arma.

I due cittadini albanesi sono stati quindi bloccati: per uno è scattato l'arresto in carcere.

Per l'altro, incensurato, è stato disposto l'obbligo di dimora.

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L'aumento dei pattugliamenti è legato alla crescita degli arrivi lungo quella rotta.

I numeri dell'attività delle questure di Trieste e Gorizia

Oltre 1000 (1.144) immigrati irregolari provenienti dalla frontiera terrestre

rintracciati dalla Polizia di frontiera al lavoro nelle province di Trieste e Gorizia.

A questo si aggiungono più di 2.600 veicoli controllati, 24 respingimenti alla frontiera, un alto numero di arresti e 125 chili di droga sequestrati tra hashish e marijuana.

Sono i numeri che rappresentano una parte dei risultati del lavoro di contrasto alle varie forme di attività illecite transfrontaliere e di lotta all'immigrazione irregolare svolto nei primi mesi dell'anno dalle questure delle due province del Friuli-Venezia Giulia.

A questa attività si aggiunge il potenziamento dei controlli ai confini con la rotta migratoria balcanica, a fronte dell'aumento di migranti rilevato dalla Polizia di frontiera della IV zona di Udine negli ultimi 3 mesi dell'anno, al quale si è accompagnato, in Slovenia, l'incremento di ingressi illegali dalla Bosnia attraverso il confine croato.

Tra i risultati dell'aumento dei pattugliamenti l'arresto di 4 passeur, la denuncia di 24 cittadini kosovari presunti fiancheggiatori di un'organizzazione impegnata a far entrare stranieri dal Kosovo, 33 denunce per altri reati e 13 espulsioni di cittadini stranieri.

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