
Parliamo di Amoako Kwadwo, 19 anni.
La storia del giovane ganese Amoako Kwadwo è la storia di tanti giovani africani che partono dalla loro Africa con la speranza di un sogno italiano.
Giunto in Italia è stato ospite al campo d'accoglienza di Bagnoli, uno degli hub negli ultimi anni al centro di mille polemiche per il suo sovraffollamento, ha lavorato raccogliendo patate per due aziende agricole della zona.
«Era un lavoro duro, per otto ore al giorno- ha spiegato prima di salutare tutti -.
I soldi che ho visto sono stati ben pochi: nel primo caso non sono stato pagato, nel secondo ho ricevuto 240 euro per un mese».
Gli avevano raccontato che qui avrebbe trovato facilmente un lavoro e che avrebbe potuto mettere da parte un bel gruzzolo per mantenere la famiglia, ma è andata in modo completamente diverso.
«Qui non era come mi aspettavo, e allora tanto vale tornare dalla mia famiglia e provare a costruirmi un futuro in Africa».
Amoako Kwadwo ha trovato il coraggio di abbandonare ogni sogno e fare il percorso inverso.
Ha approfittato del Programma di rientro volontario assistito del ministero dell'Interno, finanziato con fondi europei.
Il ragazzo ha ricevuto un contributo per il viaggio, ma anche 1.400 euro per acquistare cinque mucche e avviare un allevamento nel suo villaggio in Ghana.
Da poche settimane Amoako ha riabbracciato la sua famiglia in Ghana.
In bocca al lupo Amoako!
Paura a Lubecca, nel nord est della Germania, dove un uomo ha preso d'assalto un bus accoltellando decine di passeggeri.
La polizia ha smentito le notizie diffuse dai media secondo cui una persona sarebbe morta.
Il bilancio, secondo le prime informazioni, sarebbe di 8 feriti, di cui due gravi.
L'assalitore dell'attacco sul bus di Lubecca è un iraniano di 34 anni con cittadinanza tedesca: lo riferisce la procura di Stato della città.
Il procuratore Ulla Hingst ha aggiunto che l'uomo potrebbe essere nato in un altro paese.
In un primo tempo il quotidiano locale Luebecker Nachrichten aveva riportato la notizia secondo la quale si sarebbe trattato di un iraniano.
«Non escludiamo niente, nemmeno un attacco terroristico», ha dichiarato a proposito di un possibile movente Hingst a Bild.
L'autobus di linea era diretto nella vicina Travemuende.
Secondo una prima ricostruzione, l'aggressore avrebbe estratto un coltello da uno zaino lasciato cadere a terra e cominciato a colpire.
L'autista, aggredito a sua volta, ha immediatamente aperto le porte del mezzo per permettere la fuga dei passeggeri.
Due persone hanno riportato ferite più gravi, ha precisato la polizia parlando con la Dpa.
Il portavoce della procura di Lubecca, Ulla Hingst, ha confermato all'agenzia di stampa tedesca che l'aggressore - un uomo giovane - è stato fermato ed ha precisato che al momento «non si può scartare nulla, neanche la motivazione terroristica»
Lasciano la loro bambina di 3 anni senza cibo e la filmano mentre li implora di mangiare.
Il 25enne Miller Costello e la 23enne Brenda Emilie, sono finiti in carcere nello Utah, Stati Uniti, con l'accusa di omicidio e di maltrattamenti ai danni di una bambina molto piccola.
I due avrebbero umiliato e picchiato la loro bambina, costringendola anche alla fame, poi, all'apice del loro sadismo, l'hanno uccisa per liberarsene.
I fatti risalgono al 2017, ma in questi giorni si sta svolgendo il processo a carico della coppia.
La mamma e il papà, che avrebbero dovuto amare e proteggere la bambina, costringevano la piccola Angelina a ogni tipo di abuso e di mostruosità: tra i video mostrati in aula ce n'è uno in cui la bimba piange mentre mangia una fetta di cipolla e sanguina dal naso.
La bambina è chiaramente denutrita e il sangue potrebbe essere stata la conseguenza di percosse.
In altri filmati la piccola vede i genitori mangiare e implora loro del cibo, ma la mamma, come mostrano le immagini, avvicina prima la forchetta alla sua bocca e poi allontanarla con un calcio.
Sul corpo della bimba sono stati trovati diversi lividi e anche molte ferite, che la donna cercava di nascondere con il trucco.
«Hanno lasciato Angelina come una vittima dell'Olocausto uccidendola dopo una vita di torture», hanno dichiarato gli investigatori alla stampa locale, per questo motivo i pm hanno chiesto la pena di morte per la coppia.