
Vibo Valentia. Nell'ambito della lotta all'immigrazione clandestina il Reparto Operativo Aeronavale (R.O.A.N.) di Vibo Valentia, dopo aver individuato e fermato nelle acque joniche, un catamarano carico di migranti partito dalla Turchia e arrestato i due scafisti responsabili del traffico, ha concentrato l’attenzione su un natante sospetto, un altro catamarano, proveniente questa volta dalle acque greche, il quale, invece di avvicinarsi alle coste nazionali, aveva proseguito la navigazione, bordeggiando al limite delle acque territoriali italiane, fino ad imboccare lo stretto di Messina.
I Finanzieri hanno affiancato lo yacht, invitando lo skipper, unico occupante apparente, a seguirli nello scalo reggino.
Una volta in porto i militari hanno avviato controlli documentali e ispezionato il mezzo nautico che «si è rivelato vuoto e privo di carico, ma le circostanze della rotta seguita, malgrado i documenti presentati, poi rivelatisi abilmente falsificati, fossero apparentemente in regola, hanno indotto i finanzieri a proseguire i controlli, scoprendo quindi che il catamarano era stato, in realtà, rubato da poco in Grecia, probabilmente per esser utilizzato in traffici illeciti, accortamente camuffato, tramite l’eliminazione e l’avveduto occultamento dei segni identificativi, e travisato così da passare per altra in imbarcazione identica, ma non oggetto di furto».
Il timoniere dell’imbarcazione, A. K., ucraino quarantatreenne, è stato arrestato, su disposizione dell’Autorità giudiziaria e il catamarano, cautelato sotto la sorveglianza dei finanzieri reggini, è ora in attesa di essere restituito ai legittimi proprietari, già informati del ritrovamento.
Una volta si può sbagliare, ma se poi la gendarmeria francese continua ad entrare in Italia per fare tutto quello che vuole non possiamo non chiederci se esista ancora l’Italia
L’ultima è successa nei giorni scorsi quando a Claviere la Gendarmerie transalpina ha scortato due migranti africani senza avvisare le autorità italiane .
La Stampa riporta che “È accaduto venerdì scorso, in pieno giorno. Un furgone con targa francese e le scritte della Gendarmeria sulle fiancate, ha attraversato il confine a Claviere, ha percorso circa quattro chilometri in territorio italiano, scendendo lungo i tornanti dell’alta Val di Susa, finché, all’altezza di un bosco verso Cesana Torinese, ben al di qua del confine,due agenti hanno fatto scendere dal furgone un paio di giovani migranti africani e li hanno lasciati ai margini della strada. Con un cenno della mano li hanno invitati a inoltrarsi nella boscaglia, quindi hanno fatto inversione di marcia e sono tornati in Francia. Pare che non sia nemmeno il primo caso. Questa volta, però, ad osservare la spregiudicata operazione dei gendarmi c’erano un paio di agenti di polizia, della Digos di Torino. E il governo italiano non intende transigere. Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero, ha già formalmente chiesto «informazioni» all’ambasciata di Francia. Mobilitato anche il nostro ambasciatore a Parigi”.
Non solo ma il giornalista freelance Maurizio Pagliassotti ai microfoni de L’Aria che Tira ha poi aggiunto ha sottolineato, che: “Questa è una prassi, io sono testimone diretto della vicenda registrata nei giorni della scorsa Primavera, quando c’era lo scontro sull’irruzione all’interno della stazione ferroviaria di Bardonecchia: il via vai delle camionette francesi era di una all’ora.
Quando filmavo questi scarichi di uomini e donne, venivo invitato dalla gendarmeria francese a mostrare i documenti”. Non si tratterebbe dunque di un episodio isolato, ma di un sistema ormai consolidato.
Macron fa il furbetto?
No, a noi sembra solo l’arroganza dell’Imperatore transalpino, protetto dal lussemburghese che dichiara che “la Francia è la Francia”
“Non voglio credere che la Francia di Macron utilizzi la propria polizia per scaricare di nascosto gli immigrati in Italia”, ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini precisando di essere “in attesa di sviluppi”.
Poi però ha avvertito la Francia che “Se qualcuno pensa davvero di usarci come il campo profughi d’Europa, violando leggi, confini e accordi, si sbaglia di grosso. Siamo pronti a difendere l’onore e la dignità del nostro Paese in ogni sede e a tutti i livelli – assicura -. Pretendiamo chiarezza, soprattutto da chi – sottolinea – ci fa la predica ogni giorno, e non guarderemo in faccia a nessuno!”.
Salvini che ha dichiarato di non accettare le scuse del governo a guida Emmanuel Macron, ha invitato quindi “il collega Moavero a chiedere chiarimenti all’ambasciatore” francese.
Una situazione vergognosa che ha fatto reagire perfino qualcuno del PD in difesa della dignità dell’Italia e del popolo italiano. Un bene.
“Non accadrà più”, afferma il ministro degli Affari Europei francese Nathalie Loiseau, ha sottolineato: “La cooperazione tra Francia e Italia sulla migrazione è importante. Faremo in modo che questi incidenti non accadano più”, riporta Tg Com 24. La Loiseau poi aggiunge: "Dalle prime informazioni si tratta di gendarmi arrivati da poco nella regione, che hanno avvertito la polizia italiana. Sono entrati senza volerlo in Italia. Abbiamo disposto un'inchiesta e un'ispezione. E' stato un evento accidentale".
Quasi che si trattasse di un pacco postale
Ma le polemiche non si placano, con il governo nostrano all'attacco: "La Francia "scarica" migranti come se fossero oggetti e tutti tacciono. Chiudono le frontiere, ma Macron è europeista", il commento del Sottosegretario per la Pubblica amministrazione Mattia Fantinati.
0ggi non vi parlo di politica, dello spread che continua a salire, di quello che stanno combinando a Roma i nostri governanti. Nulla di tutto questo. Vi voglio raccontare la storia commovente di una giovane americana che, per onorare il ricordo del compagno morto in un incidente stradale prima di convogliare a nozze, si è presentata al cimitero nel giorno in cui avrebbero dovuto sposarsi, e sulla tomba del suo amato ha organizzato, indossando finanche l’abito bianco, una cerimonia.
E’ stata una cerimonia commovente, non c’è dubbio. Non lo so se altre fanciulle avrebbero fatto la stessa cosa. Forse si sarebbero chiuse in un doloroso riservo. Jessica, così si chiama la fanciulla, ha voluto fare una cosa particolare, diversa dall’ordinario, che ha lasciato esterrefatti tantissimi lettori e appassionati del social. A me l’idea di voler festeggiare comunque il giorno delle nozze fissato, di voler onorare la promessa fatta, mi ha lasciato un po’ perplesso. Per alcuni è stata una americanata. Per altri una vera stronzata. Voi, amici lettori, cosa ne pensate? Direte certamente che il vero amore dura in eterno. L’amore vero è per sempre e va oltre la vita. E se l’amore eterno esiste per davvero nessuno può spezzarlo neanche la morte, neanche un incidente stradale. Ed ecco la storia di un matrimonio davvero commovente le cui foto scattate da un fotografo hanno fatto il giro del mondo. Il 29 settembre di questo anno 2018 una giovane coppia si doveva sposare regolarmente in chiesa. I futuri sposi avevano preparato tutto per bene. Avevano scelto l’abito bianco della sposa, gli addobbi floreali in chiesa, le damigelle d’onore e finanche il fotografo. Ma all’altare, purtroppo, non ci sono mai arrivati. Lo scorso anno il futuro sposo, vigile del fuoco, muore in un incidente stradale. La fanciulla, però, amava follemente il suo fidanzatino e nel giorno fissato per il matrimonio si è recata al cimitero della sua città dove è seppellito e vestita di bianco ha voluto celebrare sulla tomba del compagno scomparso regolare matrimonio. La giovane si chiama Jessica e il fidanzatino scomparso si chiamava Kendall, un vigile del fuoco di appena 27 anni. Questa giovanissima ragazza davvero straordinaria, nel giorno delle nozze fissate, ha voluto vivere insieme ad amici e parenti quella giornata e ha voluto ricordare il suo sposo in questo modo particolare. Si è recata al cimitero, si è inginocchiata sulla sua tomba, l’ha abbracciata e ha a lungo pregato e poi ha deposto un grande mazzo di fiori. Tutto questo è successo negli Stati Uniti d’America e precisamente a Montgomery, una cittadina dell’Indiana. Jessica ha così commentato sul social il suo lieto evento, anche senza la presenza dello sposo, prematuramente scomparso:- Grazie, mi sento coccolata ed amata. Grazie a tutti per aver reso il giorno del mio matrimonio così speciale, anche se non sono riuscita a sposare l’uomo dei miei sogni -.Questa è la storia vera, emozionante, drammatica di una ragazza innamorata pazza dell’uomo dei suoi sogni che non ha potuto portare all’altare, perché in un incidente stradale causato da un uomo ubriaco, muore prematuramente e che ardentemente amava e che avrebbe dovuto essere il compagno di tutta la vita. Ma il vero amore non muore mai, è per sempre. Ma esiste davvero il per sempre?