BANNER-ALTO2
A+ A A-

Redazione TirrenoNews

Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.

 

LogoTirrenoNews

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Suriano, Miraglia e la politica ad Amantea.

Mercoledì, 05 Ottobre 2016 19:51 Pubblicato in Cronaca

La situazione emersa nell’ultimo consiglio comunale, con tutti i dubbi e gli interrogativi consequenziali , è più seria di quanto possa apparire dalla lettura delle scopiazzature delle poche verità evidenziate da chi ha partecipato al consesso.

 

Molte prove sono nei ragionamenti da bar, se volete, e soprattutto nei grevi silenzi della politica amanteana.

Silenzi inaccettabili, per taluni versi figli della paura di sapere, non di dire, la verità.

Piccole eccezioni nei siti personali dei pochi che fanno politica nella cittadina tirrenica.

Per esempio nel sito di Andrea Ianni Palarchio, ieri l’altro, ed oggi in quello di Biagio Miraglia il quale si interroga chiedendosi se quelli di Gianfranco Suriano nella intervista rilasciata a trn-news.it i primi di settembre :

 

ERANO RAGIONAMENTI POLITICI O NO?

Poche righe nella quali leggiamo che "Non è possibile che gli amministratori comunali del PD, in pratica il Sindaco e l’intera Giunta, facciano orecchie da mercante di fronte a tutte le indicazioni e le proposte che provengono dalla Segreteria del PD di Amantea.

In questo caso a essere screditata, ovviamente, è la Segreteria del partito.

 

Questo rapporto andava regolato e precisato fin da subito con atti politici conseguenziali, ciò non è avvenuto e questo, secondo il mio punto di vista, è stato un errore politico macroscopico".

Prima di ripresentare, per mera comodità del lettore, qui di seguito, l’ intervista di Suriano, però, riteniamo di dover segnalare all’amico Biagio che più, e prima ancora, della tematica della prima domanda: ” Che impressione ha del rapporto tra il partito cittadino e gli amministratori comunali del PD?”, sia il caso di un suo pregevole intervento sulla tematica della terza domanda, quella dove chiedevamo “…., alla luce di quanto finora da lei espresso, Amantea sembrerebbe avere bisogno di una nuova stagione amministrativa. Un’alternativa in tal senso sarà possibile?” ed alla quale Suriano ha risposto con la speranza di un miglioramento che la “Città non solo la merita ma credo sia anche in grado di crearla, ma debba crearla. Questo è il mio augurio alla Città”

 

E la gravità delle notizie emerse conferma anche “ la possibilità di crearla”: se non ora quando?

L'Intervista di “TirrenoNews” a Gianfranco Suriano.

“Stephen Littleword, nel suo “Aforismi”, scrive che “Il primo settembre è un po’ come il primo dell’anno, idealmente si ricomincia”.

 Finisce l’estate, il relax, le feste ed è tempo di ricominciare.

Anche a fare politica.

Per questo abbiamo pensato di rivolgere alcune domande ad un politico amanteano che ci ha immediatamente risposto e che vi presentiamo.

 Dovessero farlo altri vi faremo conoscere anche il loro pensiero:

1 D)Lei è iscritto al PD di Amantea, il suo partito nel nostro Comune è rappresentato anche da un’intera Giunta comunale. Che impressione ha del rapporto tra il partito cittadino e gli amministratori comunali del PD?

1R)Sinceramente non una buona impressione. Sembra un rapporto non proprio chiaro, dove il partito prende una direzione e gli amministratori del PD ne percorrono un’altra, esattamente quella opposta. Un esempio per tutti, la vicenda del finanziamento sottratto alla ristrutturazione del Lungomare di Amantea, atto amministrativo che, a mio modestissimo parere, è risultato incomprensibile. Anche le ultime uscite pubbliche del Segretario del PD Giacco e del Vice Sindaco Morelli sull’ipotesi di realizzazione della Casa della Salute ad Amantea sembrano smentirsi a vicenda.

Questo “andazzo” non fa bene al partito perché lo rende poco credibile innanzi alla Città. Non è possibile che gli amministratori comunali del PD, in pratica il Sindaco e l’intera Giunta, facciano orecchie da mercante difronte a tutte le indicazioni e le proposte che provengono dalla Segreteria del PD di Amantea. In questo caso a essere screditata, ovviamente, è la Segreteria del partito.

Questo rapporto andava regolato e precisato fin da subito con atti politici conseguenziali, ciò non è avvenuto e questo, secondo il mio punto di vista, è stato un errore politico macroscopico.  

 “D)Può dare un giudizio complessivo sull’attività amministrativa svolta finora dagli amministratori comunali del PD e più complessivamente dalla Lista “Rosa Arcobaleno”?

2R)Fermo restando che il giudizio finale spetterà a miei concittadini a fine mandato, io posso solo dire che oggi non provo alcun rimorso rispetto alla scelta fatta con gli amici che hanno dato vita alla Lista “La Nuova Primavera”, anzi. Oggi più di ieri è chiaro il fatto che la compagine che governa Amantea è nata esclusivamente sotto la spinta di un comitato elettorale fine a se stesso che non è riuscito a mettere in campo nessuna idea finalizzata allo sviluppo della Città. Non essendoci alcuna visione strategica, si tira a campare, talune volte facendo degli errori amministrativi gravi e quelli riferiti al settore finanziario e dei tributi sono figli di tale situazione.

Come ho avuto modo di dire pubblicamente diversi mesi addietro la cosa che più mi preoccupa è anche la frattura venutasi a creare tra gli amministratori comunali e ampi settori della Città. Anche qui alcune recentissime vicende ne sono prova inconfutabile. A titolo solo esemplificativo, mi riferisco alle inutili polemiche messe in scena dall’Amministrazione comunale nei confronti dei componenti dell’Associazione Notte Bianca, dipinti pubblicamente come concittadini non dediti alla buona riuscita della manifestazione (nata, è bene ricordarlo, anche con il contributo dell’Amministrazione comunale guidata da Franco Tonnara) ma addirittura capaci di ricattare il Comune. A questi miei concittadini va tutta la mia solidarietà e il ringraziamento per il contributo offerto negli anni scorsi in favore dell’importante manifestazione.

Mi riferisco anche alla recentissima gestione degli eventi estivi sul territorio, gestione che ha fortemente penalizzato molte aree centrali di Amantea private di ogni minimo incentivo alla presenza di turisti e vacanzieri.

Mi riferisco, infine, a quanto accaduto sul fronte occupazionale con le vicende dei vigili precari, degli addetti alle strisce blu e di qualche dipendente delle cooperative. Vicende che hanno portato alla perdita del posto di lavoro e che inevitabilmente hanno aperto vertenze legali.

Insomma, con poche parole, dare un giudizio complessivo sull’azione amministrativa in corso non è semplice, diciamo che i sintomi fanno pensare a una Città che non se la passa proprio bene e se questo è vero, la principale responsabilità è senza dubbio di chi la governa.

3D)Un’ultima domanda, alla luce di quanto finora da lei espresso, Amantea sembrerebbe avere bisogno di una nuova stagione amministrativa. Un’alternativa in tal senso sarà possibile?

3R)Dobbiamo pensare sempre positivamente. Nella vita, sul lavoro, in politica si può sempre migliorare. Un’alternativa la mia Città non solo la merita ma credo sia anche in grado di crearla, ma debba crearla. Questo è il mio augurio alla Città. Amantea 2 settembre 2016”.

Amantea. Prima che avvenga il terremoto……

Mercoledì, 05 Ottobre 2016 18:40 Pubblicato in Politica

Era il 2007 quando il funzionario dell’ufficio tecnico a seguito di specifico accesso in via Carceri constatò il grave stato di pericolo del manufatto alle famiglie Frangione, Perciavalle e Morelli ed intimò con ordinanza n 63 dell’11 luglio del medesimo anno la ristrutturazione, demolizione e, nelle more, la adozione di tutte le misure atte a ridurre lo stato di rischio per la pubblica e privata incolumità ed in caso di inottemperanza oltre alla denuncia ex 650 del C.P. la conseguente esecuzione in danno da parte del comune, successivamente eseguita.

Successivamente si ebbe il crollo di una parte del manufatto a latere di quello dei Frangione.(vedi foto).

In prosieguo si è constatato che altri manufatti dei signori Aiello, Amato, Guido ed eredi Mazzotta presentano condizioni di precarietà e di pericolo.

Peraltro la zona da anni è inibita al pubblico uso.

Da qui la emanazione della ordinanza n 132 del 28 settembre 2016 pubblicata il 3 0ttobre 2016 con la quale si è’ intimato ai proprietari di mettere in sicurezza le strutture murarie ed i ruderi dei medesimi fabbricati e la esecuzione ad horas, da ultimare nel periodo di 7 giorni, degli interventi atti ad eliminare lo stato di pericolo denunciato.

L’ordinanza prevede la esecuzione diretta da parte del comune degli interventi imputati ai privati con addebito di spese ai sigg Aiello Ignazio, Amato Vittorio, Guido Michel e Nicola, Mazzotta Gino e Francesca.

Evidentemente la urgenza è dettata dal recente evento tellurico occorso lo scorso 24 agosto e che ha distrutto diversi paesi dell’Italia centrale determinando centinaia di morti.

E’ di tutta evidenza che manufatti che da anni sono in stato di fortissimo pericolo di crollo sarebbero i primi a cadere.

Ed allora la decisione della ordinanza di demolizione a cura e spese di privati in un termine temporale impossibile da rispettare, così che il comune si vedrà costretto alla esecuzione diretta a spese dei proprietari.

Successivamente alla detta esecuzione, finalmente, dopo anni, si potrà garantire l’accesso ad una parte antica e straordinariamente interessante del Centro storico.

Parliamo di quella parte di Catocastro che permette l’accesso all’area della Chiesa di San Nicola dell’Eremo, e dell’antico forno dei fratelli Antonio e Giacomo Gracchi, sconosciuti alla gran parte degli amanteani ed a tutti i turisti, pochi o tanti che siano.

E parliamo di quella parte che procede lungo le vecchie Carceri messe in sicurezza dai recenti ed incompleti lavori.

Salvo che anche qui l’amministrazione non apponga cancelli inibitivi dell’accesso come in altre parti del centro storico.

E poi…….

Come noto, il gran pavese è tecnicamente un Gran Galà di Bandiere, cioè una serie di bandiere che le navi innalzano in caso di particolari solennità. (vedi Eustacchi Pasino).

 

Si espone da prua a poppa passando per i punti più alti dell’imbarcazione.

Le occasioni per alzare il Gran Pavese sono normalmente il varo della barca o nave, poco importa, ma anche le feste, nazionali o locali.

 

Nel porto di Campora San Giovanni abbiamo visto la Nave Amantea.

Se volete vederla anche voi basta arrivare in località Principessa (dove c’è il micidiale autovelox da ben 30 kmh) e potete vedere (o se siete venuti da nord avete già visto) Amantea.

 

Da diverso tempo intorno alla Nave Amantea si agitano alcune persone, quasi soltanto amministratori, che fanno cambiare le bandiere che il tempo, il sole ed il vento hanno consumato o scolorito.

Non dico ogni giorno , ma molto spesso si assiste a questa cerimonia correlata al gran pavese.

Talora con la fascia da sindaco, altre volte con la banda musicale e comunque sempre con ridondanza di formalità.

Nei giorni scorsi siamo andati al porto a vedere la nave Amantea, il gran pavese ed eventuale cerimonia in svolgimento.

Ahimè, non c’era nessuno.

La nave Amantea era nel porto ed il gran pavese era esposto.

Tante bandiere colorate che sventolavano mosse dalla brezza.

Qualcuno ci si è avvicinato forse per vedere se scattavamo foto proibite.

 

Ma visto che non avevamo né una macchina fotografica, né un cellulare si sono tranquillizzati e dopo aver fatto una telefonata si sono allontanati.

Ad un certo punto gli occhi anziché al gran pavese ci sono andati alla nave. Non altro che per vedere chi vi fosse alla guida , e magari la divisa di capitano. Solo qualche mozzo addetto alla pulizia.

Ci siamo così accinti d andare via un po’ sconsolati per non aver avuto la opportunità di incontrare gli amministratori e di porre loro le opportune, e se volete provocatorie, domande.

Abbiamo salutato gli addetti al porto e ci siamo approssimati all’auto. Ci eravamo appena seduti quando d’ improvviso, qualcosa ci ha detto di tornare indietro e di riosservare a scena. Ci siamo avvicinati alla banchina ed abbiamo capito cosa aveva inconsciamente attratto la nostra attenzione. La Nave Amantea era stranamente bassa.

Cioè la altezza del ponte principale sul pelo dell’acqua era molto ridotta.

Le murate, infatti, erano bassissime.

Un nave strana?

NO!

Non galleggiava!!. La nave era affondata e la chiglia poggiava sul fondo!!.

Una nave ferma!!.

La nave era come la città , immobile, affondata.

Ma allora il gran pavese?

Per ingannare gli astanti, per far capire che tutto andava bene, per illudere, per dare l’’impressione della cura del paese, per un fatto meramente estetico , se volete per una presa in giro.

Una delle tante cose che la giunta fa per distrarre l’attenzione di chi avesse intenzione, e ci riuscisse, di guardare oltre .

Hai visto mai che qualcuno intuisca la verità!, si saranno detti e così insieme alle cerimonie varie ed alle celebrazioni formali. ecco anche il Gran Pavese.

La falle erano tutte sott’acqua.

Nascoste , inavvertibili.

E se non fosse stato per la maggiore attenzione data alla scena non avremmo (come tanti e come successo anche a noi prima di intuire) capito che la nave Amantea era affondata e solo grazie al basso fondale non era completamente scomparsa sott’acqua.

Solo la nave?

Speriamo di si, ma temiamo di no!

 

BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy