
Redazione TirrenoNews
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il PD non ha intenzione alcuna di mettere la testa sotto la sabbia.
Martedì, 11 Ottobre 2016 21:52 Pubblicato in CronacaQuesto il comunicato del PD amanteano: Il Partito Democratico non è al governo della Città
“ La replica della lista civica “Rosa Arcobaleno” (datata 8 ottobre) ci offre la possibilità di chiarire – qualora ce ne fosse ancora bisogno – che il Partito Democratico non è al governo di Amantea.
Un intervento, il loro, che non offre risposte agli interrogativi posti, né tantomeno coglie gli inviti e i suggerimenti provenienti dal PD e dai GD.
Condividiamo che «la politica prevede che i problemi vengano discussi nelle sedi opportune» ed, infatti, la richiesta del nostro Partito riguardava (e riguarda) la convocazione di un Consiglio Comunale sullo stato delle finanze dell’Ente.
Quale sede più opportuna – ci domandiamo – per discutere i problemi della Città?
Una proposta in linea a quanto precisato dal Sindaco della Città: «daremo le risposte non al Partito Democratico, ma alla società civile».
Oggi, perciò, invocare «in primis un confronto in seno alla sezione» appare falso e provocatorio. Non ci si può ritenere del PD a correnti alternate e a seconda della convenienza.
Non ci si può sentire del PD se contestualmente si afferma di non dover dare risposte al (proprio) Partito.
In questi mesi, abbiamo caratterizzato l’azione politica del Partito interfacciandoci con le istituzioni ai vari livelli, con il solo intento di apportare benefici ai nostri cittadini.
Una linea che ci ha dato delle soddisfazioni, come l’inserimento nell’Atto Aziendale della Casa della Salute di Amantea avvenuto grazie alla sensibilità della politica regionale e del Presidente Oliverio.
Una prospettiva di potenziamento del sistema sanitario territoriale concretizzatasi nonostante alcuni (in)spiegabili e maldestri tentativi di “sabotaggio” (che fine hanno fatto – si chiede la Città - i due milioni e mezzo di euro annunciati alla vigilia di un importante “tavolo tecnico” in seguito ad un incontro riservato con il precedente Commissario, al quale erano presenti, tra gli altri, Sindaco e Vice Sindaco?)
A fronte di ciò, mai abbiamo percepito la medesima sensibilità da parte dell’Esecutivo della lista civica “Rosa Arcobaleno”, perché non una delle proposte fatte dal Partito è stata nei fatti presa in considerazione.
Una disattenzione, per usare un eufemismo, incomprensibile e recidiva.
Tant’è che questa maggioranza che governa Amantea non si è neppure accorta che prima dell’estate sono stati attivati i comitati a sostegno del SI al referendum, che il 24 luglio si è tenuta un’iniziativa pubblica a carattere regionale e che il tema dominante della “Festa provinciale de l’Unità” è stato proprio il referendum costituzionale.
D’altronde, la loro, è stata una presenza col contagocce!
Ma è la distrazione verso i problemi della Città, ovviamente, che ci allarma.
Per questo, troviamo i toni usati nella risposta a Giacco e a Spina ancor più incomprensibili!
Perché tanto risentimento?
Forse si preferirebbe un Partito silente, distratto, ossequioso, magari che ridimensiona le criticità?
«Facciamo finta che tutto va ben» cantava Ombretta Colli.
Ma ad Amantea le cose non vanno bene per niente, ed il Partito Democratico non ha intenzione alcuna di mettere la testa sotto la sabbia.
Amantea vuole sapere in che acque naviga, e l’Assessore al bilancio Sergio Tempo ha espresso nel Consiglio Comunale dello scorso 30 settembre - e nelle ultime ore a mezzo stampa - il desiderio di indicare in che punto della rotta ci si trova.
Per tale ragione ribadiamo la richiesta di convocazione urgente di un Consiglio Comunale ad hoc per affrontare il tema delle finanze dell’Ente.
Al Sindaco e ai componenti della lista civica “Rosa Arcobaleno” continuiamo a chiedere di occuparsi della Città, di assecondare l’interesse collettivo, di informare i cittadini.
Se non ne sono capaci, ne traggano le opportune conseguenze.
Amantea, 10 ottobre 2016 La Segreteria del Circolo PD Amantea
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Secondo il sindaco di Nocera Terinese Fernanda Gigliotti , "il clima di violenza e di intimidazione cui è sottoposta da mesi la mia amministrazione comunale e i beni ed il patrimonio comunale, ha raggiunto livelli preoccupanti e drammatici, mai raggiunti nella storia del nostro comune".
E’ l’ennesimo grido di allarme della neosindaca.
L’ultima vicenda afferma il primo cittadino è relativa al “cimitero devastato con atti di furto e danneggiamento gravi, violenti, sciagurati dal forte valore simbolico e di chiara e manifesta sfida aperta all'azione amministrativa e alle denunce già sporte all'autorità giudiziaria.
Poi conclude sostenendo: “ Nelle prossime ore ci determineremo ma fin da ora invito tutta la cittadinanza, le forze politiche, le associazioni, le istituzioni al consiglio comunale di stasera convocato per le 17,00 con altro odg per una prima condivisa riflessione”
Il consiglio è già iniziato.
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Calabria: Storie di migranti. Scabbia e psichiatria
Martedì, 11 Ottobre 2016 09:01 Pubblicato in CalabriaSi denuda durante la messa, il gesto di un uomo disperato per chiedere aiuto
Il fatto è avvenuto durante la celebrazione della Santa Messa delle 11 nella Chiesa di Santa Teresa a Cosenza.
Da http://www.quicosenza.it/news/in-evidenza/113355-si-denuda-durante-la-messa-il-gesto-di-un-uomo-disperato 9 ottobre
COSENZA – Un uomo, di colore, è entrato nella chiesa durante la funzione religiosa e ad un tratto si è denudato, restando solo in slip. Così ha iniziato ad entrare ed uscire dalla chiesa. Un gesto eclatante ma allo stesso tempo di disperazione in quanto l’uomo, avrebbe inscenato la singolare protesta per mettere in evidenza le sue gravi condizioni di salute; in particolare una patologia dermatologica, forse la scabbia. Avrebbe voluto testimoniare il fatto che neanche la Chiesa, luogo di accoglienza, ha ascoltato la sua richiesta d’aiuto. Inoltre avrebbe detto di voler andare via da Cosenza per raggiungere Roma perché qui da noi nessuno vuole aiutarlo.
In merito alla spiacevole e altrettanto triste vicenda è intervenuto il Fronte Nazionale che chiede l’intervento del Prefetto: “E sua eccellenza il Vescovo come commenta il deplorevole atto? Perché questo essere umano è stato costretto ad attuare questa sgradevole ed estrema forma di protesta? Basta averli accolto in Italia per dire che siamo umani e solidali? Questa per voi è bontà? Per noi no, assolutamente NO! Ma noi siamo i cattivi e voi i buoni”.
Da http://www.lametino.it/Cronaca/tenta-di-denudarsi-in-chiesa-per-protesta-bloccato-a-cosenza.html 10 ottobre.
Tenta di denudarsi in chiesa per protesta, bloccato a Cosenza
Cosenza - E' stato individuato e bloccato, l'uomo di colore che, nella mattinata di domenica scorsa, aveva dato in escandescenze e aveva tentato di denudarsi nella chiesa di Santa Teresa, nel centro di Cosenza. L'uomo e' stato trovato, senza maglietta e senza scarpe, nei pressi di corso Mazzini, nella serata di ieri, dagli uomini della questura di Cosenza. E' stato accompagnato all'ospedale dell'Annunziata, dove e' adesso ricoverato in psichiatria. Si tratta di un immigrato sbarcato qualche settimana fa ad Augusta (Siracusa) e che e' arrivato in Calabria.
Sarebbe affetto da una malattia della pelle e proprio per chiedere attenzione al suo problema avrebbe inscenato la singolare forma di protesta in chiesa. Era stato subito raggiunto, domenica mattina, dalla polizia e dai sanitari del 118, che lo avevano gia' portato in ospedale. Ma poi era riuscito ad allontanarsi, facendo perdere le proprie tracce. Ieri sera la nuova cattura.
Corbelli: "Sua clamorosa e disperata protesta non può essere ignorata"
"La clamorosa e disperata protesta dell'immigrato di colore, malato (pare di scabbia), che si e' denudato ieri nella chiesa di Santa Teresa a Cosenza chiedendo di essere aiutato, non puo' assolutamente essere ignorata. Il grido accorato e disperato di quell'immigrato va ascoltato. Quell'uomo va aiutato e curato. E' un suo diritto. Un Paese civile ha il dovere di farlo. Domani mattina chiedero' ai servizi sociali della Regione di intervenire e, nell'ambito delle proprie competenze, di attivarsi, insieme all'Assessore alla poverta' del comune di Cosenza, Padre Fedele, per la soluzione di questo caso umano".
E' quanto afferma, in una nota, Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili e impegnato anche, con la Regione Calabria (Ufficio del capo di Gabinetto del Presidente Oliverio), per la promozione e tutela dei diritti umani. "Piu' tardi, come ho gia' preannunciato alla sua segretaria - aggiunge - mi sentiro' con il mio fraterno amico Padre Fedele e insieme a lui vedremo gia' da domani mattina di affrontare questa triste vicenda. Sicuramente non lasceremo da solo questo povero e sfortunato immigrato. Chiedero' alla Regione, ai servizi sociali di coordinarsi con il comune di Cosenza e con l'Assessore Padre Fedele per la soluzione di questo caso umano. Questa povera gente costretta ad azioni cosi' eclatanti e disperate per farsi ascoltare, abbiamo il dovere di aiutarla. Sicuramente, al di la' dei nostri attuali(ed effimeri) ruoli istituzionali, lo faremo io e Padre Fedele, cosi' come dalla strada continuiamo a fare da oltre 30 anni, sempre accanto agli ultimi".
Ansa Calabria 8 ottobre
A Corigliano nave privata con 415 migranti, molti casi di scabbia
CORIGLIANO CALABRO (COSENZA), 8 OTT – E’ approdata stamani nel porto di Corigliano Calabro la nave Phoenix della sedicente “organizzazione umanitaria” Moas con a bordo 415 migranti provenienti dal sud Africa. Sono solo 8 le donne sbarcate, 407 gli uomini, 61 i minori non accompagnati e solo un bimbo piccolo in compagnia dei familiari. A bordo anche le salme di due uomini ed una donna.
Da un primo accertamento, anche se sono in corso gli screening sanitari, il 95 per cento dei migranti a bordo ha la scabbia. Non appena saranno ultimati i controlli i migranti saranno trasferiti con i pullman in Lombardia, Piemonte, Abruzzo ed Emilia Romagna. I minori non accompagnati saranno trasferiti in diversi centri di accoglienza della Provincia individuati dalla Prefettura in collaborazione con l’amministrazione comunale di Corigliano.
Conclusioni: un migrante ha la scabbia, protesta per la mancanza di cure e viene ricoverato. Calabresi , non protestate se il sistema sanitario non vi cura! Andate fuori dalla Calabria!
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