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La cellula operativa a Catania e provincia, con base nel Cara di Mineo, commetteva un numero indeterminato di delitti contro la persona, in materia di stupefacenti e contro il patrimonio

Sgominata "cellula mafiosa nigeriana" con base nel Cara di Mineo.

 

E' stata sgominata dalla polizia una cellula dell'organizzazione criminale mafiosa nigeriana di matrice cultista denominata Vikings, che aveva base operativa nel Cara di Mineo. In particolare sono stati eseguiti dalla polizia, su delega della procura distrettuale antimafia, 19 fermi nei confronti di persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, detenzione, trasporto e cessione di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana, con l'aggravante dell'aver commesso il reato al fine di agevolare l'attività dell'associazione di tipo mafioso denominata "Vikings" e violenza sessuale aggravata.

Mafia nigeriana al Cara di Mineo.

Le indagini condotte dalla squadra mobile di Catania hanno permesso di ricostruire struttura e ruoli dell'organizzazione caratterizzata dalla suddivisione sul territorio italiano in gruppi, con competenza su specifiche porzioni del territorio.

In particolare la cellula operativa a Catania e provincia, con base operativa nel Cara di Mineo, commetteva un numero indeterminato di delitti contro la persona, in materia di stupefacenti e contro il patrimonio, imponendo la propria egemonia sul territorio, opponendosi e scontrandosi con gruppi cultisti rivali al fine di assumere e conservare il predominio nell'ambito delle comunità straniere presenti all'interno di quel centro di accoglienza, creando un forte assoggettamento omertoso.

Nel corso delle indagini sono stati intercettati dei rituali dai quali emergeva la fedeltà dei membri dell'organizzazione alla confraternita. I particolari dell'operazione saranno illustrati nel corso della mattinata.

28 gennaio 2019 08:37 .In aggiornamento

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Vignetta VauroLe stanno provando tutte. Vogliono processare il Ministro degli Interni Sen. Matteo Salvini e mandarlo a marcire nelle patrie galere, perché sta dando troppo fastidio alle anime belle della sinistra italiana e ad alcuni Magistrati e si rifiuta di fare sbarcare nei porti italiani le navi delle ONG cariche di immigrati ripescati in mare. Il Tribunale dei Ministri di Catania ha chiesto l’autorizzazione al Senato per procedere contro Salvini con la pesante, assurda e folle accusa: Sequestro di persone e abuso di potere. Un Ministro che fa il suo dovere, che fa applicare le leggi italiane viene messo sotto accusa come un delinquente comune. Ma in quale nazione siamo costretti a vivere? Ma davvero la nostra amata Italia è una Repubblica delle banane? Non ci vorrei credere eppure i fatti di queste ultime settimane mi danno ragione. Poiché per alcuni giorni la nave italiana Diciotti con 177 migranti a bordo ripescati in mare è stata costretta a rimanere nel porto di Catania e il Ministro Salvini si è opposto di fare scendere i migranti, per questo verrà processato e se venisse condannato dovrebbe finire in galera e mangiare il rancio dei carcerati. E già il vignettista Vauro ha pubblicato una vignetta che ritrae Salvini invitato a provare la divisa da carcerato. Intanto provala, poi si vedrà sembra voler dire il vignettista. Povero Ministro! Ma chi te lo ha fatto fare ad accettare la carica di Ministro degli Interni? Carica prestigiosa, non c’è dubbio. Ma pericolosissima. Hai visto le minacce che sono comparse sui muri di   Milano ? Invitano a non sparare a salve, ma a Salvini. Ti faranno fuori prima o poi con le buone e con le cattive. Hai tolto loro la biada dalla mangiatoia e non te la perdoneranno mai. Appunto per questo ragliano come gli asini e devi morire.

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Alla faccia della sicurezza!

Salvini è già un eroe ma qualcuno lo vuole martire e santo!

La prova è nella ennesima minaccia a Matteo Salvini.

Su un muro di zona Ticinese a Milano è apparsa una scritta vergognosa su un muro: "Non sparare a salve, spara a Salvini", con accanto il logo anarchico.

"Niente e nessuno mi spaventa o mi fermerà - è la reazione del ministro dell'Interno e leader della Lega -, mi auguro che la condanna nei confronti di questi delinquenti sia unanime".

Da mesi il vicepremier è nel mirino dell'ultra-sinistra per le sue politiche sull'immigrazione.

A dicembre era arrivata al Viminale una busta di minacce firmata da tre sedicenti albanesi, che condivano la missiva con insulti irripetibili.

Ma chi sono i nemici di Salvini, gli anarchici?

E chi li ha spinti a formulare questa minaccia?

Nessuno vero?

Ma tutti sappiamo che non è così!

Ora ci aspettiamo che il presidente Mattarella tuteli (?) chi veramente , e ben al di la delle mere parole, ama la nostra Patria!

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I Racconti

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