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Stava "passeggiando nel percorso vita in Brenta" con la moglie quando ha trovato un "portafoglio con più di 800 euro".

A scriverlo in un post su Facebook è il comune di Cartigliano nel vicentino che specifica come nel "portafoglio ci fossero anche carte di credito e documenti di identità", pubblicando la foto della coppia.

La famiglia, di origine marocchina, ha riconsegnato i soldi al proprietario, un imprenditore, che è stato rintracciato dalla polizia locale.

La storia ha avuto un doppio lieto fine. Il padre di famiglia, disoccupato da tempo, è stato assunto come operaio.

Comincia lunedì 21 gennaio.

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Due vittime sbalzate fuori dall’abitacolo, una ritrovata sotto un cavalcavia, un’altra ancora è rimasta imprigionata in auto sotto al Tir.

E’ di 4 morti ed un ferito grave il bilancio del rocambolesco inseguimento che ha visto protagonisti, lungo la Strada Statale 372

“Telesina ”, gli agenti della polizia del commissariato di Telese Telese ed un’auto sospetta, una Skoda Fabia con targa straniera.

A bordo di quest’ultima vi erano 5 cittadini di nazionalità serba, di età compresa tra i 20 ed i 50 anni: 4 purtroppo hanno perso la vita mentre il quinto è stato ricoverato in condizioni molto gravi all’ospedale San Pio di Benevento.

Un sinistro spaventoso ha fermato, così, la loro folle corsa: si sono difatti schiantati contro un autoarticolato e contro i guard rail, dopo che la loro vettura si è ribaltata più volte su se stessa, e due corpi sono stati trovati addirittura fuori dalla vettura, probabilmente sbalzati via dall’abitacolo a causa dell’impatto violento con il Tir, un altro è finito sotto un cavalcavia, un altro ancora rimasto imprigionato nelle lamiere sotto al Tir.

Paura per una donna in una Fiat Panda che in quel momento stava transitando lungo l’arteria. L’inseguimento ha avuto spunto dopo un appostamento di una delle volanti della polizia nei pressi dello stazione “Vigorito” di Benevento: gli agenti stavano conducendo indagini nell’ambito delle azioni criminose che hanno portato a numerosi furti nel Sannio.

Dopo un primo raggiungimento della vettura da parte dei poliziotti a Castelvenere, l’automobilista della vettura non ha affatto rallentato ma ha invece accelerato la sua corsa in direzione Caianello e nei pressi di Alvignano ha perso il controllo, forse per il manto stradale scivoloso.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese, gli agenti della polizia della questura di Caserta e i colleghi poliziotti della PolStrada.

In auto ritrovati gioielli ed oggetti in oro, oltre a materiale atto per lo scasso.

Allertati anche i sanitari del 118 che hanno avuto non poche difficoltà ad estrarre i corpi delle vittime dalla vettura, andata completamente distrutta.(Dal web)

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Che Sgarbi, ospite in tv, intervenga a gamba tesa contro qualunque interlocutore e a dispetto di ruoli, incarichi istituzionali, non è più una novità da un pezzo: eppure colpisce non poco sentirlo invitare, con flemma britannica, addirittura il Pontefice a ospitare nei generosi spazi dello Stato Vaticano, profughi, migranti, emarginati e diseredati, che popolano sempre più numerosi le città del Belpaese chiamate all’accoglienza coatta e indiscriminata.

Sgarbi ospite a “L’aria che tira” su La7: «Il Papa è chiaramente anti-leghista»

E così, ancora una volta, ma non senza sorprendere anche il più smaliziato dei telespettatori, Vittorio Sgarbi, ospite di Myrta Merlino su La7 a L’Aria che tira, lancia un appello all’intervento solidale rispetto ai migranti in arrivo o già arrivati nei nostri porti, niente di meno che al Pontefice, e non prima di aver definito il Santo Padre un esponente della schiera anti-Salvini, etichettandolo quindi come un qualunque «antileghista».

«Il Papa è chiaramente anti-leghista e chiaramente anti-Santanché.

Ha detto una cosa: “meglio un ateo che un cristiano ipocrita” – lancia la sua provocazione il critico d’arte e poi prosegue –.

Dietro c’era meglio un ateo come Fratoianni che un cristiano come Romeo o Salvini.

Lo dico senza provocare.

Però lui che dice queste cose ce l’ha uno Stato?

Si chiama Vaticano?

Ci saranno 100.000 posti dove mettere alcuni migranti o il Papa non deve fare un ca..o perché si chiama Papa?

Li accolga a casa sua.

In quella macchina da denaro che è il Vaticano», si avventura poi Sgarbi, facendosi largo non proprio a colpi di fioretto e costringendo la padrona di casa, Myrta Merlino, al richiamo di rito rivolto all’irriverente ospite.

Il quale, provando ad aggiustare il tiro, conclude: «Io sono amico della chiesa», e la conduttrice, piccata, replica: «Andiamoci piano Sgarbi, siamo già in Tribunale con te, anche basta»… Ma sarà vero?

E sul finale, l’affondo di Sgarbi coinvolge pure la conduttrice

Niente affatto: tant’è che nella stessa puntata, anzi, appena poco dopo l’appello ad accogliere i migranti nello Stato Pontificio rivolto solo qualche minuto prima a Bergoglio, Sgarbi trova il modo di tornare a parlare del Papa. pure se in studio ora si sta parlando di edilizia popolare.

«Per i migranti fanno cose di una tale volgarità e speculazione… uno pensa ma perché devono fare una brutta casa solo perché si tratta di un povero o di un nero?

Dagli una casa civile. Esistono atei con umanità».

Quindi, ironizzando aggiunge: «Questo Papa è un furbacchione, va dall’ottico a farsi gli occhiali e dice “posso pagare?”

È un genio del male o del bene, mi è molto simpatico».

Quindi, rilanciando la palla alla Merlino, e ormai in piena zona Cesarini per poter recuperare, tenta l’affondo: «E tu Myrta cosa sei? Una cristiana ipocrita o un’atea?».

La conduttrice, forse sfinita, forse solo desiderosa di chiudere, ammette: «In questo momento sono in crisi spirituale, ma ne parliamo un’altra volta»

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