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Un imprenditore edile di Quattro Castella è stato denunciato per aver rimpingua il suo conto in banca con soldi falsi.

E’ è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia accusato di spendita e introduzione nello stato di banconote false.

Si legge che in occasione del deposito di contante avrebbe rifilato banconote false da 20 euro confuse tra quelle genuine con lo scopo di ingannare il cassiere.

Un giochetto che gli era andato bene a febbraio e che ha ripetuto a marzo venendo tuttavia scoperto dai dipendenti della banca che si sono rivolti ai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza. I militari a conclusione delle indagini hanno raccolto a carico dell'imprenditore edile, un 60enne di Quattro Castella, incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di. Uno stratagemma, quello di depositare in banca banconote false mischiandole con altre genuine, che l'imprenditore edile ha “tastato” lo scorso mese di febbraio allorquando presentatosi allo sportello della sua banca ha versato 300 euro in contanti riuscendo a far passare "indenne" una banconota da 20 euro falsa.

La seconda volta il colpo non è andato a buon fine in quanto i dipendenti della banca in pre-allarme si accorgevano dell'inganno chiamando i carabinieri a cui sporgevano denuncia.

Lo strano è che dalla perquisizione domiciliare dell'imprenditore non venivano rinvenute ulteriori banconote false.

Le indagini proseguono per capire da dove vengono le banconote false( molto ben fatte)e non si esclude la presenza di una filiera di falsari proprio nel reggiano.

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Si è svolto a Roma un vertice tra Cesa, Casini e Trematerra.

Dal vertice è uscito il nome di Occhiuto quale assessore per la regione Calabria.

Resta fuori il capogruppo del partito in consiglio regionale Alfonso Dattolo che era dato da tutti come il futuro assessore dell’UDC. Gli restano solo le parole di elogio per quanto fatto finora.

Ora però questa scelta crea grossi problemi a Scopelliti.

Fino a stamattina venivano dati per certi come nuovi assessori l'ex sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena, la presidente della provincia di Catanzaro Wanda Ferro e l’ex onorevole Giovanni Dima.

Il problema era, ed è, che lo Statuto dice che la giunta regionale può avere al massimo quattro assessori “esterni”ed in giunta ce ne sono già tre (Antonella Stasi, Giacomo Mancini e Mario Caligiuri).

Praticamente a bocce ferme ( se restano, cioè, Stasi, Mancini e Caligiuri)c’è spazio SOLO per OCCHIUTO e pertanto resterebbero fuori sia Arena, che la ferro che Dima.

Ma sembra molto difficile. Soprattutto per Arena.

Ma se Arena deve, come sembra entrare, ad ogni costo, allora deve uscire uno dei tre assessori esterni. Si fa con forza il nome di Caligiuri, anche perché non ha certamente fatto una bella figura alle recenti elezioni politiche.

Ma fermo restando qualche capro espiatorio resta comunque il problema di Dima, vittima del Porcellum, e per il quale insistono da Roma

In questo modo però Cosenza avrebbe 4 assessori , cioè Pino Gentile, Michele Trematerra, Occhiuto e Mancini.

E resterebbe fuori Wanda Ferro la cui carica starebbe per scadere e che vanterebbe il posto del sacrificando catanzarese Caligiuri. Difficile, quindi, che la giunta si disequilibri a favore di Cosenza

Tanto più che dopo le dimissioni di Francescantonio Stillitani, Vibo è rimasta senza rappresentanza e sia Nazzareno Salerno che Alfonso Grillo, rispettivamente coordinatore e vicecoordinatore del Pdl vibonese, hanno fatto sapere di essere interessati ad avere un ruolo nella giunta che verrà ridisegnata.

Insomma la questione non è semplice. Vedremo

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Tutti i deputati calabresi Ferdinando Aiello, Demetrio Battaglia, Rosy Bindi, Franco Bruno, Bruno Censore , Stefania Covello, Alfredo D’Attorre, Ernesto Magorno, Nicodemo Oliverio, Nico Stumpo, prima firmataria Enza Bruno Bossio, hanno presentato un’ interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Ambiente per sollecitare l’attuazione dell’ Accordo di Programma Quadro sulla difesa del suolo in Calabria.

“ Non vorrei definire doloso – ha dichiarato Enza Bruno Bossio – lo stallo che sta generando la mancata attuazione dell’Accordo di Programma Quadro sulla difesa del suolo in Calabria. E’ bloccata la spesa – ha proseguito Bruno Bossio – di ben 220 milioni di euro che da almeno due anni potevano essere attivati per rimuovere o ridurre alcuni rischi che mettono a repentaglio la sicurezza del territorio. In coerenza con l’annuncio fatto in campagna elettorale, come deputati calabresi del centrosinistra abbiamo assunto un’iniziativa parlamentare che rappresenta l’avvio di un percorso volto a rimuovere le criticità che ostacolano l’apertura dei cantieri in riferimento ai progetti previsti. L’alluvione del sito archeologico di Sibari avvenuta in seguito alla esondazione del fiume Crati è stata la dimostrazione più clamorosa dei danni che possono essere prodotti dalla mancata realizzazione delle opere finanziate e tuttora bloccate. Sono però molteplici le aree che in Calabria sono esposte a rischio idrogeologico, a partire da quelle che sono state già oggetto di ordinanza di urgenza da parte della Protezione Civile. Mi pare evidente – ha affermato Bruno Bossio – che il governo debba provvedere subito a rimuovere la gestione commissariale per riconoscere la funzione di soggetto attuatore agli enti locali territoriali già individuati nella stessa APQ”.

P.S. In allegato si invia testo dell’interrogazione parlamentare

                       

Gruppo Parlamentare Partito Democratico

Interrogazione a risposta scritta

Al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare

Per sapere - Premesso che:

nel novembre del 2010 è stato sottoscritto tra la Regione Calabria ed il Ministero dell’Ambiente un Accordo di Programma Quadro (APQ) finalizzato a fronteggiare il rischio idrogeologico presente sul territorio calabrese, mediante la realizzazione di interventi urgenti, per un importo complessivo pari a 220 milioni di euro;

l’APQ è cofinanziato al 50% dalla Regione Calabria attraverso l’utilizzo dei Fondi FAS (programma 2007-2013) e dal Ministero dell’Ambiente attraverso le risorse previste dall’art. 2 comma 240 legge n°191 del 23 dicembre 2009;

nello stesso APQ, considerata l’urgenza degli interventi, è stata prevista l’istituzione di un struttura commissariale autonoma;

con DPCM 2171/11 è stato nominato Commissario Straordinario Delegato il dott. Domenico Percolla;

a distanza di oltre due anni dalla sottoscrizione dell’APQ, in Calabria pare siano state espletate le procedure di gara di soli tre interventi su un totale di 185 previsti;

 

a seguito delle recenti precipitazioni atmosferiche si sono nuovamente registrate sul territorio calabrese smottamenti ed esondazioni di decine di corsi d’acqua, aggravando una situazione idrogeologica già di per sé fragile ed estremamente compromessa;

l’area archeologica di Sibari è stata fortemente danneggiata dalla esondazione del fiume Crati;

nella zona del fiume Crati erano stati previsti interventi di sistemazione e consolidamento delle arginature prospicienti l’area archeologica per un impegno economico complessivo di 4 milioni di euro;

la realizzazione dell’intervento previsto nell’APQ sugli argini del fiume avrebbe certamente evitato l’esondazione;

tutti gli interventi previsti nell’APQ sono stati programmati per rimuovere e/o ridurre le condizioni di rischio presenti sul territorio;

di fatto gli stessi interventi rappresentano un ulteriore aiuto al ripristino delle condizioni di sicurezza di quelle aree interessate dagli eventi meteorici del novembre 2009 nonché oggetto di specifica ordinanza della Protezione Civile;

si rende necessario ed improcrastinabile provvedere alla messa in sicurezza di tutte le aree individuate in APQ -:

se sia a conoscenza della situazione relativa alla gestione commissariale e dei ritardi accumulati nell’attuazione degli interventi previsti dell’APQ;

quale sia l’effettiva spesa finora erogata e per quali interventi;

quali iniziative il Ministro intenda adottare per rimuovere le evidenti criticità emerse nella gestione commissariale del suddetto APQ, al fine di garantire il carattere di urgenza e l’efficacia degli interventi previsti.

Vincenza Bruno Bossio, Ferdinando Aiello, Demetrio Battaglia, Rosy Bindi, Franco Bruno, Bruno Censore , Stefania Covello, Alfredo D’Attorre, Ernesto Magorno, Nicodemo Oliverio, Nico Stumpo

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