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Sembrerebbe questo il senso della sua frase riportata dai principali mass media “"Chi sa qualcosa sui parlamentari pagati da multinazionali, farebbe bene a denunciare questi comportamenti gravissimi".

Onestamente non abbiamo capito che cosa significa quel “farebbe bene” in luogo di “deve” fare denuncia.

Non abbiamo capito perché il cittadino “qualsiasi” ha l’obbligo di denunciare gli illeciti e lo stesso obbligo non debba averlo un parlamentare che è espressione del popolo?

Ovviamente la storia viene fuori da uno di quei pochi servizi giornalistici che oggi tentano di cambiare in meglio la società denunciando quanto scoprono grazie a bocche che finalmente trovano la forza morale di aprirsi per dire le cose che sanno.

Nel caso Le iene, ma senza dimenticare Report ed i pochi altri VERI giornalisti, degni di questo nome e che non hanno paura di liberarsi dal giogo dei padroni!

Ringraziamo comunque il presidente del Senato Pietro Grasso quando assicura che: "Io mi adopererò per fornire agli inquirenti nel più breve tempo tutte le informazioni che riterranno utili alle indagini".

Grave, invece, quando fa notare che: "Purtroppo la natura di denuncia, anonima nella fonte e nei destinatari, rende difficile procedere all'accertamento della verità. Spero quindi che gli autori del servizio e il cittadino informato di fatti così gravi provvedano senza indugio a fare una regolare denuncia alla Procura, in modo da poter accertare natura e gravità dei fatti contestati".

E se invece avesse voluto dire che:

  1. a)Potrebbe parlare( e denunciare) chi appartiene al sistema di corruttela?;
  2. b)Potrebbe parlare( e denunciare) chi finora si è fatto corrompere od a visto corrompere ?

Ed infatti è difficile non credere al papà delle Iene, Davide Parenti, quando dice : "Noi abbiamo fatto il nostro mestiere, siamo riusciti a trovare qualcuno che parla. Ma va detto che la questione sollevata dal nostro programma non può essere certo un fatto di cui nessuno è a conoscenza. Ovvero, come ci siamo arrivati noi, immagino, saranno stati informati da tempo quelli che lavorano nel palazzo. Mi risulta difficile immaginare che lì nessuno sapesse".

Forse proprio per questo la chiamano “kasta”.

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Una vicenda che ha preso le mosse già 2 anni fa, nel 2011.

Oggi giunge a conclusione

E la Procura della repubblica di Barcellona ha chiesto il rinvio a giudizio per tre titolari di rivendite di tabacchi e valori bollati dello Stato di Barcellona Pozzo di Gotto.

Si tratta di :

-Antonino Sottile, 44 anni, titolare della rivendita n. 7 ubicata in via San Giovanni di Barcellona;

- Vincenza Maggio, 81 anni, già titolare della rivendita n. 38 di via Statale Sant’Antonino a Barcellona;

-Maria Grazia La Torre, 55 anni, titolare della rivendita tabacchi n. 30 di via Regina Margherita.

Sono tutti accusati del reato previsto e punito dall’art. 459 del codice penale , cioè di aver commercializzato marche da bollo contraffate che indicavano un valore nominale superiore rispetto a quello reale.

Dietro la vicenda falsari ancora non scoperti

Una sola archiviazione richiesta dalla Procura per Filippo Casimo, 51 anni, titolare della rivendita n. 4 ubicata in via del Mare a Terme Vigliatore

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Equitalia si trasforma. Per mesi è stata lo spauracchio dei contribuenti. E' stata accusata di essere troppo rigida e di non capire le condizioni dei lavoratori.

Adesso, nel giro di poche ore, l'agenzia diretta da Attilio Befera, sembra aver cambiato volto.

Lo ha fatto annunciando una serie di provvedimenti: "Sta uscendo una comunicazione di servizio e poi seguirà una modifica della circolare che dà la possibilità, su richiesta dell'interessato, di eliminare le sanzioni per il ritardato versamento". Lo ha annunciato lo stesso Befera parlando della detassazione dei premi di produttività nel corso del Forum del Lavoro 2013 del Sole 24 Ore.

Le sanzioni saranno sospese fino a luglio. "Questo riguarda il periodo da gennaio a luglio - ha spiegato Befera - perché gli accordi collettivi possono intervenire successivamente alla data di effettivo accordo informale sugli incrementi di produttività. Non può essere retroattivo dal punto di vista fiscale però ci sembra giusto che le sanzioni non vengano applicate".

Non basta: Befera ha anche annunciato che l'Agenzia delle Entrate sta per emanare "una direttiva in cui si semplificano notevolmente i criteri di controllo per le richieste di rimborso Iva per accelerare ancora di più questa procedura". E che "i rimborsi maturati nel 2012 saranno liquidati entro la fine dell'anno"

L'annuncio segue di 24 ore un altra novità attesa soprattutto da pensionati e lavoratori dipendenti. Non sarà possibile alcun pignoramento sui conti correnti bancari o postali dove vengono versati stipendi e pensioni. "Riscuotere le imposte - ha detto Befera - è fare il nostro dovere ma dobbiamo certamente farlo cercando di tener conto dell'attuale situazione di crisi. E con lo stop dei pignoramenti Equitalia si è mossa a favore dei cittadini".

A queste boccate d'ossigeno se ne aggiunge un'altra, legata al Redditometro. Lo strumento, studiato per confrontare spese ed introiti in modo da scovare gli evasori, non sarà un grande fratello fiscale, come da molti temuto. Un "nuova" versione partirà a maggio e prevede controlli solo in casi di evasione "spudorata" e garantirà più spazio al confronto con i contribuenti.

Un cambiamento repentino da parte della politica di Equitalia che non è passato inosservato. Le condizioni degli imprenditori italiani hanno avuto un ruolo primario.

Ma alcuni rumors raccolti all'interno dell'agenzia ipotizzano anche un'altra motivazione. Il mandato di Befera si sta avvicinando alla scadenza naturale per raggiunti limiti di età e non è escluso che il direttore dell'Agenzia delle Entrate stia puntando su una nuova immagine per aprirsi la strada verso la presidenza di una banca. E c'è chi ricorda che il cammino di Befera è partito proprio da un istituto di credito, Efibanca.

NdR Non lo sapevamo! Ora capiamo di più!!! Banca-Equitalia-banca!

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