Si sta avvicinando una laurea e voi avete un amico/a o fidanzato/a o parente laureando? Volete acquistargli un regalo di laurea divertente per ravvivare la festa? Volete essere originali senza cadere nei soliti cliché?
Conviene allora stilare almeno una lista dei regali più plausibili e “fun”. Qui di seguito ne tenteremo una.
Per cominciare depenniamo i “classici” regali di laurea, anche perché è assai probabile che già altri ci avranno pensato prima di voi: valigette ventiquattrore, set da scrivania, penne stilografiche, portafogli (assolutamente da evitare!).
Ovviamente vanno considerati i gusti e magari l’indirizzo di studi del futuro dottore per operare una scelta più oculata, ma in linea di massima si potrebbe prendere in considerazione qualche regalo tecnologico particolare e anche non eccessivamente costoso come una penna USB griffata o dall’aspetto particolare; ad esempio, sei si tratta di una laurea in storia, archeologia o filologia è possibile reperire online delle penne USB a forma di Stele di Rosetta o di vaso greco a cifre che non superano le 15 €.
Se, invece, si dispone di più soldi, magari perché si decide di far forza comune con altri amici o colleghi, allora si potrebbe optare per uno Smart Box: ne esistono tantissimi tipi, sia anime viaggiatrici sia per anime più avventurose: il neodottore o la neodottoressa prima di entrare nel mondo del lavoro potrà fare una bella vacanza all’estero oppure, ancor meglio, volare con il parapendio, fare discese in rafting, oppure attività di canyoning! Moltissime sono le possibilità, e quale miglior regalo di adrenalina pura? Fateci un pensierino.
Se, invece, il nostro dottore o la nostra dottoressa è più anima cheta e pacata, magari amante dei libri, sarebbe una buona idea regalare un buono presso qualche libreria, oppure, se carattere scherzoso e divertente si può pensare a qualcosa di personalizzato come la cover per tablet con una sua foto o magari una foto di chi sta facendo il regalo, oppure una cravatta con il medesimo motivo fotografico. Su internet ci sono diversi siti che possono realizzare questo genere di oggetti, basta cercare.
Se invece il festeggiato ha una passione per l’imprenditoria e vuol mettersi subito a lavoro, magari si potrebbe realizzare un sito web per lui, fatto da voi o da una agenzia specializzata; oltreché particolare è anche un regalo utile al laureando e, magari, potrebbe essere lo stesso neodottore a supervisionare la sua realizzazione.
Questi sono solo dei piccoli suggerimenti, sulla scorta dei quali è possibile operare ulteriori variazioni. Insomma, sbizzarritevi, date largo spazio alla fantasia per provare rendere la laurea del vostro amico o della vostra amica davvero divertente ed indimenticabile.
Notiamo che gli Italiani che vanno all’estero non sono più italiani, mentre gli stranieri che vengono in Italia diventano subito italiani.
Da non crederci (Emigrante italiano bambino)
Ancora oggi la Guardia di Finanza scopre e denuncia Italiani che percepiscono l’assegno sociale mensile che va da 248 a 448 euro mensili.
In sostanza da poco meno di 9 euro a quasi 25 euro al giorno
Si tratta di un nucleo speciale del Corpo della Guardia di Finanza per la Spesa Pubblica e la Repressione delle Frodi Comunitarie.
Chi viene scoperto viene denunciato all’Autorità Giudiziaria e rischia una pena da sei mesi a tre anni.
E questo indipendentemente dal fatto che si abbia o meno reddito nel paese estero.
In sostanza lo Stato assiste non se italiano ma se abitante in Italia.
Esattamente come avviene per i profughi che vengono assistiti non perché italiani ma perché abitanti in Italia.
Solo che i profughi vengono meglio assistiti costando allo Stato più del doppio degli italiani, da 35 a 55 euro al giorno
Strana questa solidarietà a senso alternato.
Strana questa assistenza che scatta solo per chi abita in Italia indipendentemente dall’essere italiani o meno e si perde rimanendo italiani ma abitando fuori Italia!.
Come è cambiata questa nostra terra dai tempi in cui gli Italiani emigravano e con le loro rimesse contribuivano a costruire l’Italia ed oggi.
Un tempo i poeti (Buongiovanni – Bovio scrivevano:”o no, nun torno…mme ne resto fore e resto a faticá pe’ tuttuquante. I’, ch’aggio perzo patria, casa e onore, i só carne ‘e maciello: Só emigrante!”
Oggi invece gli Italiani all’estero “so carne da maciello, so elettori!”
Voti che cambiano le carte in tavola, ma voti vecchi, già acquisiti.
Meglio i nuovi voti quelli liberi che possono votare chi li ospita e li assiste meglio degli italiani che dormono sotto le tende ( Amatrice) o sotto i ponti o nelle auto.
No! Qualcosa è da rivedere!
L’installazione di un montascale non è spesa da poco, tuttavia si rivela necessaria laddove vi siano in casa una o più persone con problemi deambulatori. Dunque il suo acquisto diventa un investimento a lungo termine consentendo a chi ne necessita una ritrovata libertà di movimento.
Per affrontare tale spesa è possibile fare richiesta di detrazioni fiscaliall’Agenzia delle entrate, secondo quanto prevede la legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche (L 13/1989), che comportano un risparmio che va dal 19% al 50% sulle spese di acquisto ed installazione, ovvero sull’importo totale. Inoltre, con la Legge di Stabilità 2014 sono stati prorogati gli incentivi fiscali per la ristrutturazione edilizia e l’abbattimento delle barriere architettoniche fino al 31 dicembre 2016.
Vediamo un po’ come funzionano.
Mobilità e barriere architettoniche
La legge 13 del 09/01/1989 atta a “favorire il superamento e l’abolizione delle barriere architettoniche negli edifici privati” prevede che l’immobile sia privo sul nascere di barriere architettoniche o, laddove non sia possibile farne a meno (per esempio, le scale), dispone che la struttura sia comunque progettata e idonea per l’installazione di accorgimenti tecnici per il loro superamento. Inoltre, mette a disposizioni contributi fiscali sia per opere di ristrutturazione edilizia sia per l’acquisto e l’installazione di eventuali mezzi meccanici o informatici, ivi compresi i montascale.
È possibile far ricorso a due tipi di detrazione fiscale, quella del 19% e quella del 36% (portata a 50% nel 2012).
Detrazione del 19% per spese sanitarie e mezzi di ausilio (art. 13-bis DPR 917 del 22/12/1986).
Ai sensi dell’articolo 13-bis DPR 917 1986 è prevista la DETRAZIONE IRPEF DEL 19% a titolo di spese sanitarie riguardanti i mezzi necessari al sollevamento del disabile, siano esse di installazione o di sostituzione del mezzo. Questa detrazione può essere sfruttata dai contribuenti cui la Commissione medica istituita ai sensi dell’art. 4 della legge 104/92 riconosce una percentuale di disabilità fisica o psichica. L’importo massimo sul quale calcolare la detrazione è di 2.582,28 € complessivi, da farsi
annualmente. Poiché spesa medica a tutti gli effetti, occorre seguire il medesimo iter applicato a qualsiasi altra spesa sanitaria: conservare le fatture e dichiararle.
Detrazione del 36% e del 50% sulla spesa complessiva per interventi di ristrutturazione edilizia (DL n. 83 del 22/06/2012).
Coloro che decidono di ristrutturare un immobile posseduto a qualsiasi titolo (proprietà provata o pubblica, locazione, usufrutto e così via) o di edificarne uno possono ottenere una detrazione Irpef del 36%, secondo quanto previsto dall’articolo 16-bis del DPR n. 917/1986, da calcolare su di un importo massimo di 48.000 euro. Inoltre, la soglia di detrazione è aumentata dal 36% al 50% con il Decreto Legge n. 83 del 2012 e la cui percentuale è da calcolare su di una spesa complessiva di 96.000 euro. Con la nuova Legge di Stabilità, il termine delle detrazioni fiscali del D.L. 83/12 previsto per il 31 dicembre 2015 è stato prorogato fino al 31 dicembre 2016, dunque è ancora possibile farne uso. Per richiederla non è strettamente indispensabile essere soggetto disabile o invalido civile. Tutti i pagamenti andranno eseguiti a mezzo di bonifico bancario o postale, conservandone le ricevute. Per richiederla farà fede la data del bonifico per le spese sostenute.
SI NOTI BENE CHE:
1) La detrazione per l’eliminazione delle barriere architettoniche non può essere fruita contemporaneamente alla detrazione del 19% a titolo di spese sanitarie. È quindi consigliabile adottare dapprima la detrazione del 50% e poi successivamente adottare quella del 19% sulla parte di spese eccedenti.
2) La detrazione è prevista solo sugli immobili con l’intenzione di favorire la mobilità interna con l’abbattimento delle barriere architettoniche.
3) La detrazione non si applica all’acquisto di strumenti e beni mobili, anche se finalizzati al miglioramento della mobilità del disabile, quali telefoni, computer e quant’altro. Questi sono altresì compresi nelle detrazioni fiscali al 19% per le spese sanitarie.
Per concludere, per le prestazioni di servizi relative all’appalto di questi lavori è prevista l’aliquota Iva agevolata del 4%, invece di quella ordinaria.
Le normative tuttora vigenti sono sottoposte a continue modifiche. Quindi si consiglia, comunque, di rivolgersi al proprio consulente fiscale prima di affrontare queste spese, verificando che tali norme siano ancora in vigore senza ulteriori cambiamenti