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bagniI sistemi modulari per bagni Ala Rational rappresentano la vera sfida verso il futuro nel campo dell'arredamento interni per bagni.Un sistema in grado di poter arredare i bagni senza l'intervento di muratori, piastrellisti, idraulici e pittori, in poco tempo e con una spesa relativamente bassa. L'Ala Rational Systems srl, nata nel 1978, produce e installa cellule bagno industrializzate, forte di una esperienza trentennale che ne garantisce affidabilità e professionalità. 

Già nel 1990 sperimentò soluzioni rivoluzionarie per ottimizzare lo spazio e rendere il bagno, o qualunque stanza, assolutamente accessibili grazie anche all'uso di pareti modulari versatili e Porte rototraslanti in grado di ricavare spazi prima assolutamente impensabili. Grazie ai sistemi modulari per bagni Ala Rational, oggi è possibile ottenere soluzioni per l'arredamento del bagno senza vincoli costruttivi e senza la necessità di costosi e lunghi interventi murari. 

Grazie ad una rete di vendita ben organizzata in tutta Italia e anche all'estero, Ala Rational ha servito oltre 10 mila clienti, garantendo sempre elevata professionalità nella gestione pre-vendita e post-vendita, nel pieno rispetto dei criteri prestabiliti e dell'alta qualità, frutto di una esperienza ormai consolidata nel tempo. Rivolgersi ad Ala Rational System significa affidarsi a dei professionisti in grado di garantire sempre il risultato desiderato da parte dei committenti. 

La sperimentazione di pareti modulari componibili, denominate Easywall, ha risposto in modo efficace alla soluzione di problemi logistici inerenti l'ottimizzazione dello spazio, senza comprometterne funzionalità ed estetica. Realizzate con pannelli sandwich composti da fogli di alluminio, hpl e acciaio inox con anima in poliuretano espanso, questi pannelli hanno il supporto di piedini dall'altezza di 15 cm assolutamente regolabili. 

L'ottimizzazione dello spazio è garantita anche dalle comodissime e funzionali porte Easyopen, la cui apertura è garantita in entrambi i sensi grazie al movimento a raggio variabile. La struttura delle porte consente l'apertura a spinta risolvendo anche i problemi legati alla sicurezza delle vie d'uscita. Grazie al meccanismo di traslazione creato ad arte, le porte Easyopen non richiedono alcuna manutenzione. I sistemi modulari per bagni Ala Rational System offrono anche soluzioni ad hoc per alberghi e hotel. 

I bagni monoblocco ideati proprio per le strutture recettive e realizzati in cantiere, si adattano in modo perfetto alle esigenze di questo tipo di aziende. Vengono consegnati già perfettamente assemblati e non necessitano di interventi murari, né di pitturazioni o interventi idraulici. Molto richiesti anche i bagni prefabbricati per hotel che giungono smontati in cantiere per poi essere assemblati all'interno della stessa struttura recettiva. In pochissime ore la struttura si doterà di un bagno funzionale, confortevole e in grado di assolvere a tutte le necessità di un bagno moderno ed esteticamente apprezzabile. 

Un'altra delle qualità indissolubilmente legate ai sistemi modulari per bagni Ala Rational System è il prezzo assolutamente accessibile a fronte di uno standard qualitativo assai elevato. La consulenza è assolutamente gratuita sia per quanto concerne l'ottimizzazione dell'intervento da realizzare che l'impiantistica. L'azienda è certificata Iso 9001 e successivamente anche Iso 14001, un'ulteriore garanzia per i potenziali clienti che vogliono investire per dotare i propri ambienti di strutture di qualità, in grado di resistere alle usure del tempo e senza necessità di costose manutenzioni.

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L’incidente è avvenuto nella zona di Santa Croce stamattina 7 novembre

 

Un'auto ha travolto una bici, con in sella un uomo e il figlio di 20 mesi, in Corso dei Tintori: il padre è stato ricoverato in gravi condizioni (ma non sarebbe però in pericolo di vita), mentre è andato meglio al bambino sebbene sia stato sbalzato per alcuni metri.

Il conducente della vettura, un 75enne, ha poi continuato la sua corsa urtando un taxi in via dè Benci (lievemente feriti il tassista e il passeggero), e un’altra vettura.

A questo punto dopo aver transitato in piazza Santa Croce la Bmw ha imboccato via Verdi dove ha tentato, senza successo, di sorpassare un’auto.

Finendo invece per urtarla: la vettura è stata quindi sbalzata sul marciapiede ed è finita contro la serranda di un negozio.

La Bmw ha terminato la sua folle corsa sbattendo contro quest’ultima auto che, a causa dello scontro, è finita di traverso sulla strada.

Feriti sia l’uomo alla guida dell’auto colpita sia un pedone.

Tutte le persone coinvolte sono state portate in ospedale (nessuno è in pericolo di vita), compreso il conducente della Bmw.

Disposti a suo carico gli accertamenti del caso.

Sul posto sono intervenuti polizia, vigili urbani e 118.

In tutto si contano sette feriti.

Tutto bloccato in zona.

L'anziano è stato ricoverato in ospedale in stato di choc.

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sogni01Innanzitutto bisognerebbe impadronirsi il più possibile della conoscenza di questi ultimi sviluppi tecnologici. A tutti i livelli. Su questa base bisognerebbe poi definire politiche adeguate a stimolare, a orientare, controllare e condizionare le innovazioni in modo che non siano sacrificate esigenze vitali dei lavoratori e dei cittadini in genere. Ma bisognerà anche saper vedere i problemi che si pongono per la composizione sociale. Credo che dobbiamo ormai considerare come un dato ineluttabile la progressiva diminuzione del peso particolare della classe operaia tipica. Le congiunture economiche possono, di volta in volta, accelerare o decelerare questa tendenza. Con la lotta si deve poi intervenire in questi processi, per evitare che essi assumano un carattere autoritario con un palese danno ai lavoratori. Ma la tendenza è ed è sempre stata quella. Alcuni traggono da ciò la conclusione che la classe operaia è morta e che con essa muore anche la spinta principale alla trasformazione. Mi sono detto, allora, che tutti noi siamo dei morti viventi, degli zombi.Secondo me non può essere così, a condizione che si sappiano individuare e conquistare alla lotta per la trasformazione altri strati della popolazione che assumono, anch’essi, in forme nuove, la figura di lavoratori sfruttati come i lavoratori intellettuali, i tecnici, i ricercatori e tutti quelli che percepiscono un salario . Sono anch’essi, come la classe operaia, una forza di trasformazione. E poi ci sono le donne, i giovani…La democrazia elettronica limitata ad alcuni aspetti della vita associata dell’uomo può anche essere presa in considerazione solo se farà parte di un disegno che avrà come fine ultimo lo stravolgimento del sistema attuale. Ci vogliono limiti precisi all’uso dei computer come alternativa alle assemblee spontanee e di piazza. Tra l’altro non credo che si potrà mai capire cosa pensa davvero la gente se l’unica forma di espressione democratica diventa quella di spingere un bottone. Dietro a questa e ad altre reali preoccupazioni che vengono segnalate rispetto alla rivoluzione elettronica c’è spesso un tradizionale sentimento delle élite intellettuali, che di fronte a tutti i fatti che significano socializzazione della cultura o della politica si ritraggono con l’impressione che questo poi finisca per schiacciare la vita dell’individuo, la creatività, l’arte. Questi stessi intellettuali, usignoli dell’imperatore di turno, hanno contribuito a “vendere” la democrazia come distinta dalle altre forme di governo per il principio secondo il quale, coloro che governano, sono soggetti al controllo di coloro che sono governati. Concludendo con l’affermare che, In una vera democrazia, il potere fluisce dal basso verso l’alto. Questa favoletta è stata raccontata in tutte le salse. In Italia, perfino nelle chiese cattoliche. Oggi, sempre questi sparaballe di turno, stanno diffondendo la novella di “Democrazia elettronica” la quale da qui a poco, rapida e “democraticamente assistita”, potrà essere usata per educare gli elettori sulle nuove tematiche, facilitare la discussione di importanti decisioni, registrare istantaneamente le opinioni e permettere alla popolazione di votare direttamente le politiche pubbliche. Alleluia! Non è tutto. Le attuali tecnologie di telecomunicazione faciliterebbero il nostro sistema politico di tornare alle radici della democrazia occidentale, così come esso è esistito nelle antiche città stato greche. Una democrazia, in altre parole, basata sulla partecipazione(non nostra, non è prevista) alla discussione politica che si svilupperebbe nell’ambito in una delle sfere pubbliche. In breve, la Democrazia elettronica si realizzerà quando i signori della guerra e della pace, che hanno dominato la scena negli ultimi secoli, decideranno di ridisegnare le nuove istituzioni politiche e i meccanismi politici che attualmente non funzionano e che contribuiscono a far crescere il senso di frustrazione della gente verso la politica. Tutti noi saremo lì a ringraziare come sempre per le briciole che cascano dal loro cielo, dicendo a noi stessi, ancora una volta: “Poteva andar peggio”.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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