
C’ è un passo del Vangelo di Matteo che dice:- Mentre fai l’elemosina non sappia la tua sinistra quel che fa la tua destra-. Fra pochi giorni sarà tempo di Quaresima e noi cristiani dovremmo prestare più attenzione alle tante famiglie che soffrono, agli ammalati, ai bisognosi, ai marginati, ai terremotati, a chi è nel bisogno. Dovremmo fare il bene, sissignore, però in silenzio, senza sbandierarlo ai sette venti, a farlo sapere a tutti in modo che dicano:- Ma che bravo! Come è buono lei! Anche gli altri dovrebbero fare così!-. No, non così si fa il bene. Il Vangelo ci dice che se cerchiamo approvazione, roviniamo tutto..Dobbiamo fare il bene e basta, senza vantarci. La notizia non deve circolare, nessuno deve sapere che abbiamo offerto una certa somma di denaro anche se in fin di bene. Dice il Vangelo:- Il Padre mio che sa ti ricompenserà-. Ci basta la ricompensa del Padre Celeste, quella degli uomini è frivola, è passeggera, non ha nessuna importanza. Se facciamo sapere che abbiamo fatto del bene ai nostri fratelli in difficoltà nel nostro gesto c’è solamente vanità. Quando fai l’elemosina, dice il Vangelo, non suonare la tromba davanti a te per essere lodato. L’elemosina o la donazione è un fatto segreto e quindi deve restare segreto e il nostro Padre che è nei cieli e che sa tutto e che vede tutto,ci ricompenserà. Perché mi sono soffermato sul Vangelo di Matteo e sull’opera di pietà:-L’elemosina?- Perché non mi è piaciuto Carlo Conti, l’indiscusso vincitore dell’ultimo Festival della Canzone Italiana, che nella serata finale del Festival di Sanremo ha fatto sapere al pubblico televisivo di aver donato alla Protezione Civile 100 mila euro da destinare ai terremotati dell’Abruzzo. Non mi è piaciuto e lo critico perché il bene che si fa deve essere una cosa segreta, non deve essere visto dagli altri. Questo atteggiamento è criticato anche da Gesù. Gesù non vuole che le opere di pietà siano usate come mezzo di autopromozione dinanzi alla comunità. Davanti al pubblico televisivo di RAI 1, circa 10 milioni di spettatori, Carlo Conti ha voluto fare una grande pubblicità del bene che ha fatto ai terremotati. Non c’era alcun bisogno di suonare questa grancassa. Il bene deve essere fatto in silenzio, con discrezione. Ogni opera buona, e quella di Conti è stata certamente un’opera buona e meritevole, dovrebbe essere fatta per pura generosità e non per apparire di animo nobile agli occhi degli altri. Ha donato parte del suo cachet ai terremotati? Ha fatto bene. Perché vantarsi? Si è comportato come gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodato dagli spettatori televisivi. Aver donato parte del suo cachet di Sanremo è stato senza dubbio un bel gesto, altri conduttori dovrebbero imitarlo, averlo divulgato è stato un gesto di pessimo gusto. Si è comportato così per essere lodato e applaudito dagli uomini e dalle donne sedute in poltrona e dalla platea dell’Hotel Ariston di Sanremo. Lo ha fatto per compiacere se stesso davanti agli uomini, ma non davanti a Dio dal quale non riceverà certamente alcuna ricompensa. La carità, il bene, l’elemosina devono restare segreti e il Padre Nostro che vede nel segreto, ci ricompenserà. Mi dispiace per Carlo Conti che stimo e ammiro, ma questa volta ha sbagliato. Il bene fatto lo doveva tenerlo per sé, non doveva renderlo al pubblico, anche se sul suo cachet ci sono state assurde polemiche
La lista completa dei conti correnti e degli immobili, tra Roma, Sabaudia e l’Abruzzo, sequestrati dalla Guardia di Finanza ai familiari dell’ex leader di An che dopo l’avviso di garanzia commenta: «Ho fiducia nella magistratura»
E' un vero tesoro l'elenco degli immobili e dei conti correnti sequestrati all'alba di oggi dallo Scico della Guardia di Finanza a Elisabetta, Giancarlo e Sergio Tulliani.
La consorte di Gianfranco Fini, ex presidente della Camera, è indagata con il fratello e il padre per riciclaggio e autoriciclaggio: secondo la Procura di Roma, i tre familiari hanno ricevuto profitti illeciti per sette milioni di euro da Francesco Corallo , l'imprenditore catanese diventato miliardario con la concessione statale per le macchinette mangiasoldi (slot e vlt).
Corallo è stato arrestato il 13 dicembre nel paradiso fiscale di Sint Marteen con l'accusa di aver sottratto all'Italia oltre 250 milioni di euro.
L'inchiesta ora coinvolge anche Fini, indagato per concorso in riciclaggio. L'ex leader di An ha commentato così la notizia anticipata oggi dall'Espresso : «L'avviso di garanzia è un atto dovuto. Ho piena fiducia nell'operato della
L'immobile di Alleanza nazionale fu comprato da Giancarlo Tulliani con i soldi del re delle slot Corallo. E ora l’arresto dell’imprenditore catanese e dell’ex parlamentare Laboccetta svela i conti esteri del suocero dell’ex presidente della Camera
magistratura, ieri come oggi». Il riferimento è all'archiviazione dell'inchiesta del 2010 sul caso dell'appartamento di An a Montecarlo.
Anche questa indagine ora è stata riaperta dopo la scoperta che Giancarlo Tulliani aveva acquistato quella casa, nel 2008, con soldi versatigli segretamente dalle società offshore di Corallo, per poi dividere il ricavato con la sorella Elisabetta, che ha incassato personalmente almeno 739 mila euro.
Ecco la lista completa dei conti e degli immobili sequestrati alla consorte di Fini, al fratello Giancarlo e al padre Sergio, impiegato in pensione dell'Enel.
Elisabetta Tulliani
800 mila euro su un conto bancario italiano.
Appartamento a Roma in via Sardegna.
Altro fabbricato nella capitale in via Orso Mario Corbino.
Altri due immobili da 167 e da 52 metri quadri a Rocca di Mezzo, in Abruzzo.
Giancarlo Tulliani
Due appartamenti di 247 e di 62 metri quadri in via Conforti a Roma.
Altro appartamento in un diverso palazzo di via Conforti.
Già sequestrati 520 mila euro sul suo conto italiano: soldi che Giancarlo Tulliani aveva tentato di trasferire a Dubai dopo l'arresto di Francesco Corallo.
Sergio Tuliani
175 mila euro su un conto italiano;
La sua quota (metà) della proprietà di un immobile a Capranica Prenestina (Roma):
Il 50 per cento di altri due appartamenti a Roma, in via Raffaele Conforti, con cantina e garage.
Metà di un altro immobile a Roma in via Roberto Ago con cantina e garage;
Il 50 per cento di un ulteriore appartamento a Roma in via Quattro Venti.
Casa al mare in via Caterattino a Sabaudia
14 febbraio 2017 di Paolo Biondani e Giovanni Tizian
Per poter far conoscere un prodotto, una determinata azienda o attività è fondamentale la pubblicità e su questo non ci sono dubbi.
Pubblicizzare al giorno d'oggi è fondamentale, non per niente da tempo si dice chela pubblicitàè l'anima del commercio,anche se oggi si preferisce dire che la pubblicità è il corpo e l'anima dell'azienda.
Ovviamente esistono vari modi per farpubblicità,ma secondo quanto riferito da alcuni esperti sembra essere sconsigliato scegliere di pubblicizzare la propria attività su carta, ovvero manifesti, locandine, volantini, in quanto questo tipo di pubblicità rappresenta il passato. Oggi esistono nuovi modi per far pubblicità e sembra che tra questi, quelli più efficaci ed apprezzati siano i cartelloni pubblicitari.
Sponsorizzare è un contratto atipico, oneroso, a prestazioni corrispettive che prevede delle prestazioni a carico di entrambe le parti, stipulato tra due parti ovvero lo sponsor e lo sponsee.
Qualsiasi cosa si voglia sponsorizzare, è necessario comprendere i comportamenti d'acquisto del target a cui rivolgere la propria offerta e dunque avere chiaro chi sono i destinatari della campagna pubblicitaria;questo può aiutare nel fare determinate scelte piuttosto che altre. Abbiamo parlato della pubblicità tramite cartelli pubblicitari che così come le insegne di esercizio e gli altri mezzi pubblicitari, sono degli ottimi mezzi per sponsorizzare un servizio, un prodotto o un'azienda. Secondo quanto sancito dall'articolo 23 del Codice e definiti nell'articolo 47, qualora questi cartelli vengano installati fuori dai centri abitati non devono necessariamente superare la superficie di sei metri quadrati, ad eccezione delle insegne poste parallelamente al senso di marcia dei veicoli che possono raggiungere la superficie di venti metri quadrati.
Per quanto riguardai cartelli pubblicitari installati all'interno dei centri abitati, questi sono soggetti alle limitazioni dimensionali previste dai regolamenti comunali. Solitamente la loro forma è rettangolare, proprio per evitare confusioni con la segnaletica stradale e solitamente vengono scelti determinati tipi di colori, quali verde e rosso, sempre allo stesso scopo, ovvero quello di non generare alcun tipo di confusione negli automobilisti. La pubblicità tramite cartelli pubblicitari, dunque, come abbiamo più volte anticipato, rappresenta uno dei miglior modi per poter sponsorizzare il proprio servizio o prodotto, visto che riescono a raggiungere davvero un gran numero di persone; i cartelloni pubblicitari si trovano ovunque,nelle stazioni di servizio, nei centri urbani, nelle aree di parcheggio, e proprio per questo motivo è davvero difficile che possano passare inosservati.