BANNER-ALTO2
A+ A A-

La RAI ha avuto una grande giornalista, un vera giornalista, una di quelle che diceva sempre la verità e la pretendeva , la cercava, la scopriva, la narrava.

Parliamo di Milena Gabanelli.

 

 

Intorno a lei altri bravi giornalisti che le facevano da corona.

Poi ha cercato di far nascere il portale unico di news online.

Tutto inutile.

Milena Gabanelli aveva già manifestato la sua intenzione di dimettersi a seguito della bocciatura da parte del Consiglio di Amministrazione Rai nel maggio scorso del Piano News presentato dall'allora Direttore Generale Rai, Antonio Campo Dall'Orto.

Oggi Milena ha dichiarato di aver “comunicato all'azienda le mie dimissioni poiché le condizioni proposte non permettono di produrre risultati apprezzabili''

Così Milena Gabanelli, in una dichiarazione spiega le sue dimissioni.

''La condirezione di Rainews con delega al relativo sito e l'implementazione del numero dei giornalisti - aggiunge - non ne modifica il limite.

Poiché non attrae le forze dei 1600 giornalisti Rai (indispensabili per farlo decollare), in quanto percepito come il sito di una testata concorrente.

Invece la nascita del portale unico di news online - per il quale ho lavorato in questi mesi - è subordinata a tempi non definiti e certi.

Al fine di non disperdere il lavoro fatto in questi mesi, ho proposto al Direttore Generale una striscia quotidiana di 4 minuti di un fatto raccontato per numeri.

Ma anche questa strada secondo il Dg non è al momento percorribile.

Per quel che riguarda la proposta di ritornare a Report in condirezione con Ranucci - conclude Gabanelli -, oltre a precisare che è stata la sottoscritta, a decidere che dopo 20 anni era venuto il momento di considerarla un'esperienza conclusa, la considero mortificante per il collega e l'intera squadra, che sta portando avanti il programma in modo eccellente''.

Molto dispiaciuto ma anche molto stupito - a quanto si apprende - il Direttore Generale della Rai, Mario Orfeo, che in questi cinque mesi dal suo insediamento ha ricercato ogni soluzione per convincere Milena Gabanelli a restare.

Se ora Milena Gabanelli passerà- come ci aspettiamo tutti- alle TV private la RAI perderà un’altra occasione per essere una vera TV.

Leggi tutto... 0

Da tantissimi anni appena scesi nella Stazione Termini di Roma da un treno di primissimo mattino potevi scorgere decine di fagotti pieni di umanità sui marciapiedi.

Cartoni per terra e qualche coperta.

Posti riservati da anni sempre alle stesse persone fino a quando erano in vita o non decidevano di trasferirsi in qualche altro luogo.

E quando uscivi da uno degli accessi laterali della stessa stazione Termini di Roma era impossibile non imbattersi in decine e decine di altri fagotti umani

Ora l’albergo sotto il cielo è stato chiuso e decine di persone sono state sfrattate

“Tende, giacigli e alloggi di fortuna ricavati in alcune autovetture utilizzate come dimora, ma anche per bivacco ed incontri appartati con le prostitute.

E' il chilometro dei 'barboni', dove i senza fissa dimora che gravitano nella zona della stazione Termini sono soliti passare le loro notti.

Proprio nell'area dello scalo ferroviario dell'Esquilino, su disposizione del Comandante del Corpo di Polizia Locale, Diego Porta, gli agenti della municipale hanno effettuato una operazione di bonifica.

L'operazione ha riguardato l'area che si sviluppa su via Marsala, via di Porta San Lorenzo e largo Sisto V. Sul posto gli agenti del Pics (Pronto Intervento Centro Storico), insieme ad altro personale del nucleo Termini.

Con il supporto di AMA sono stati rimossi circa 30 tra giacigli e tende disseminate lungo il percorso a ridosso delle Mura Aureliane.

Nei portici della struttura ferroviaria, sui marciapiedi adiacenti sono state identificate 12 persone alle quali è stata offerta assistenza, dalle stesse rifiutata.

Tutto il tratto di circa un chilometro è stato oggetto di pulizia e sanificazione, con la rimozione di circa 12 metri cubi di rifiuti.

Sono state rimosse anche vetture abbandonate, usate per il bivacco notturno e la prostituzione.

Roma today

Leggi tutto... 0

La leggenda metropolitana dei migranti risorse fondamentali per pagare le pensioni a noi italiani si tramanda di bocca in bocca, dal presidente Inps Tito alla Boldrini, alla Kyenge, ai buonisti disinformati, ai propagandisti dello ius soli.

Boeri, presidente dell’Inps, si è espresso nuovamente parlando di “pensionati che hanno un disperato bisogno di migranti”.

Ma a smentire questa balla ci pensa numeri alla mano Gian Carlo Blangiardo, demografo e professore all’Università Bicocca di Milano, che non è la prima volta che invita a farsi due conti prima di parlare a vanvera: “Questo discorso potrebbe economicamente avere un senso, solo immaginando che gli immigrati alla fine mollino tutto e se ne vadano via, lasciandoci i contributi in via definitiva.

Ma non è così”. Ovviamente.

Lo leggiamo sul Giornale.

Questo il ragionamento: «Nel nostro sistema pensionistico, quando paghi hai dei diritti e un giorno dovrai ricevere ciò che hai versato», spiega il professore Blangiardo.

“Nel bilancio complessivo c’è sempre questa brutta tendenza a considerare i versamenti previdenziali come se fossero lasciati in via definitiva al bilancio statale o comunque dell’ Inps.

Non è affatto così”.

Insomma, affinché l’asserzione di Boeri fosse vera, gli immigrati dovrebbero lasciare l’Italia una volta giunti alla soglia della pensione, rinunciando al trattamento previdenziale.

Chi può credere a questo?

“Se vanno via, le norme sono tali per cui avranno diritto a riceverlo, ovunque siano andati.

E comunque, non se ne vanno: non c’è nessuna evidenza empirica di soggetti che tornano a casa una volta diventati anziani”.

Il conto economico sarà, nella migliore delle ipotesi in pareggio.

Lo stesso discorso aveva fatto Elsa Fornero, qualche mese fa, sbugiardando Bordini e

compagnia: «È vero che i migranti danno un contributo positivo ai conti del nostro sistema previdenziale.

Questo perché quando lavorano pagano i contributi.

Ma è vero che allo stesso tempo maturano dei diritti, una sorta di libretto di risparmi che gli permetterà di avere dei diritti pensionistici, che noi come paese dovremo onorare» .

Purtroppo i benpensanti, i garantiti e gli assistiti non leggono, non si informano, non si interrogano sul futuro, ma vivono sugli slogan del momento: “Nell’arco di dieci anni, circa 2 milioni di stranieri diventeranno italiani- spiega il prof al Giornale- .

Non possiamo pensare che questa gente a un certo punto e ne vada lasciando ci i contributi ” .

Il ragionamento è cristallino. “Se togliamo di mezzo il contributo previdenziale” conclude il

professore, “e non lo consideriamo come un regalo, ma semplicemente come un prestito, come deve essere, allora la differenza tra quanto danno e quanto ricevono è negativa.

Ricevono non tantissimo, ma un po’ di più rispetto a quello che danno.

Questo è un dato di fatto.

Il prestito che loro ci fanno è utile dal punto di vista della cassa, cioè per pagare le pensioni oggi.

Ma i conti torneranno quando sarà il momento a nostra volta di pagare le loro di pensioni”.

Leggi tutto... 0
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy