
Redazione TirrenoNews
Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Una prima domanda si impone: come mai il PD prima ha lasciato che il M5s si alleasse con la lega ed ora invoca un “accordo alla tedesca"?
Ed a seguire una seconda domanda: in che cosa erano e sono simili il PD ed il M5s
I migranti?
Le autostrade?
La TAV?
BUH!
Certo che Graziano Delrio mostra tutta la sua intelligenza ora che sostiene che tra PD e M5s ci vuole un Accordo scritto:
“Salvini ha fatto un errore clamoroso, un autogol e ora è terrorizzato dall’idea di un accordo tra noi e il Movimento 5 Stelle”. Così Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera, a Circo Massimo su Radio Capital. “Salvini - aggiunge ironico - ha sicuramente azzeccato una mossa, ha capito che l’Italia ha bisogno di un altro governo - dice con un filo di sarcasmo Delrio - perché questo ha portato zero crescita, zero investimenti, cassa integrazione, non è stato un anno bellissimo come ci aveva preannunciato Conte, è stato un anno buttato via anche in termini di credibilità".
"Per il resto - prosegue - credo che la gestione della crisi, da parte del Ministro dell’Interno, sia stata un autogol per ciò che si è visto fino a oggi e se Salvini ci ripenserà e tornerà indietro sarà il suo suicidio politico.
Infatti secondo me non ci ripensa, sta semplicemente capendo che ha sbagliato le mosse ma siccome è abile sa che tornare indietro gli farebbe perdere credibilità e sarebbe un suicidio”.
Il rapporto con M5S? "Non ero di quelli che dicevano ‘mai’" ma, spiega Delrio, "ciò che serve è un accordo alla tedesca, come Cdu e Spd, una cosa scritta. Ci si mette a sedere, si tratta, si analizza ogni punto per il bene del Paese, convocando le menti migliori, per dare un’impronta diversa. Questo Paese finora è stato ossessionato da argomenti che non hanno portato bene, come l’immigrazione.
Mi fa piacere che Conte ne abbia preso atto. Il problema invece è il lavoro, dobbiamo abbassare il cuneo fiscale, c’è il tema del salario minimo”.
Oltre al salario minimo l’altro punto di confronto sarà il reddito di cittadinanza, sul quale Delrio vede “luci e ombre”. “Noi lo abbiamo criticato per un verso ma sostenuto per un altro - spiega l’ex ministro - perché come sviluppo del reddito di inclusione era giusto. Poi hanno messo anche le politiche attive del lavoro che però non entrano in vigore, hanno creato confusione e tolto efficienza alle misure contro la povertà. Non abbiamo mai fatto una battaglia frontale contro il Reddito ma la misura così concepita anziché avviare al lavoro lo scoraggia”.
Scandisce Delrio: “Mattarella detta i tempi, non Salvini. Il leghista è stato arrogante e ha sbattuto contro il muro mentre i Cinque Stelle hanno difeso le istituzioni. Noi a Mattarella parleremo di lavoro e svolta verde per l’emergenza ambientale. E’ un lavoro duro, serio, e non è detto che non permetta, questo percorso, di chiarire punti di convergenza con il Movimento finora offuscati”. Delrio anticipa che quando verrà il momento a Mattarella “verrà presentata la sintesi della direzione del 21 agosto. Il segretario farà questa sintesi e io sono fiducioso. Dovremo convincere i nostri elettori che non stiamo facendo un gioco di palazzo. Sappiamo che ci sono rischi, ma in politica e nella vita non ci sono opzioni totalmente prive di rischi".
"Il Pd - aggiunge ancora Delrio - mai come in questa occasione si dimostrerà compatto. La più grande qualità di Zingaretti è fare sintesi”. Quando gli si fa notare però che c’è sempre l’ipotesi di scissione dei renziani che incombe Delrio risponde che secondo lui “ci sarà, spero, la capacità e l’intelligenza da parte di tutti di capire che le proprie idee non possono valere più del bene del Paese. Salvini sta commettendo un errore clamoroso perché dimostra che per lui il tornaconto di un partito e personale valgono più della stabilità del Paese. Noi non dobbiamo fare lo stesso errore”.
LE REAZIONI - "Un contratto di governo tra M5S e Pd per una nuova maggioranza? Davvero non lo so - commenta all'Adnkronos il vice presidente della Camera Ettore Rosato (Pd) - Oggi sarebbe un contratto alla tedesca, domani un contratto alla... polacca. Di questi tempi e con questi interlocutori è difficile mettere qualcosa nero su bianco. Comunque, se Graziano l'ha detto, è giusto, e può anche darsi...".
Per il senatore del Movimento 5 Stelle Mario Michele Giarrusso, che parla intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it, "ci sono buone possibilità per far nascere un governo di legislatura serio e con un contratto trasparente. Oggi ha parlato qualcuno di importante del Pd che non è Renzi (Graziano Delrio, ndr) e ha proposto un contratto alla tedesca. Si tratta certamente di un risultato importante che abbiamo cominciato ad ottenere".
Etichettato sotto
Ecco il comunicato del PD Calabrese per aiutare la Calabria a salvarsi.
L’interesse suscitato dalle recenti interviste rilasciate dall’ex presidente della Giunta Regionale Agazio Loiero, a parte alcune prevedibili stonature non del tutto disinteressate, potrebbe essere sintomatico dell’ancora viva speranza di ricreare un rinnovato entusiasmo nel popolo del centro sinistra calabrese!
In verità le argomentazioni di Loiero, come sempre esternate con forbita eleganza e con alto tasso di onestà intellettuale, hanno disvelato una verità cocente su come in Calabria, nella massima istituzione e nella vita di partito, si proceda a passo lento, sul perché non si nota più un minimo di interesse per la vita di partito e, soprattutto, perché in tanti hanno lasciato ed altri pensano di lasciare il PD calabrese al suo ineluttabile destino!
Analogo e più esteso interesse ha suscitato la sua riflessione sull’autonomia differenziata diffusa da un quotidiano nazionale, peraltro anticipata nel corso di un partecipato evento a Gasperina, al punto da spingere un nutrito gruppo di dirigenti democratici ad incontrarsi per discutere di strategie in vista delle scadenze elettorali (regionali e forse nazionali).
Si è convenuto che se si vuole continuare a scrivere un pezzo di storia nella nostra regione, nelle nostre città e nei nostri territori, occorre che si assumano concretamente impegni per innalzare il livello culturale e morale di una rinnovata classe dirigente, in grado di far capire al popolo deluso del centro sinistra calabrese che è ancora possibile ipotizzare la costruzione di nuovi e credibili percorsi di proposte.
Si è registrata una convergenza unanime sulla necessità di procedere in direzione della rottura del vecchio schematismo dell’attesa e dell’intoccabilità di santuari che invocano regole e metodi già abbondantemente dissacrati dal voto degli elettori!
Come se la sfilza di risultati negativi, culminata con le ultime elezioni europee, fosse avulsa dalla percezione negativa che aleggia nell’immaginario collettivo calabrese sulla qualità dell’impegno profuso dallo stesso governatore regionale!
Per i democratici il tempo dell’attesa è terminato, non serve più il lento procedere imposto dalle solite ritualità, la velocità con la quale gli eventi si caratterizzano non lascia spazi a ripensamenti o a discussioni interminabili!
Urgono determinazione e convincimento per una svolta netta che ci ponga nella condizione di stare nella partita dell’imminente scadenza regionale per cui il primo passo indietro deve essere fatto da quanti dal PD hanno ricevuto tanto, forse molto di più dei meriti acquisiti.
Partito Democratico Calabria
Etichettato sotto
Amantea. Aprono gli stand per la distribuzione delle maschere antigas
Mercoledì, 14 Agosto 2019 17:54 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiIl tutto a giorni.
In Via Vittorio Emanuele a giorni apriranno stand per la distribuzione di maschere antigas.
Secondo i proponenti è l’unica arma di difesa dalla puzza per amanteani e turisti.
Tutte le rassicurazioni precedenti e future da parte della politica non sono servite e non serviranno.
L’ultima rassicurazione è quella offerta dall’assessore Giusta che ha garantito che giorno 16 agosto verrà dato inizio alla pulizia dei tombini delle acque bianche.
Ancora un tentativo perfettamente e pienamente inutile atto, semmai, a far si che arrivi qualche buona “trupia”che trascini verso il mare anche la fogna che viene immessa nella rete delle acque piovane e che è la unica ragione della puzza che continua a sentirsi in tante parti della città.
La famosa “Eau de fogne”!
Il profumo doc amanteano.
Visto che i politici di Amantea fanno finta di non capire il problema( sperando che sia solo questo e non una vera e propria incapacità!) è un bene quindi che sia stato chiesto l’uso gratuito di maschere antigas a favore degli abitanti e dei turisti
Eppure sarebbe facile, per sapere la verità, ed affrontare e risolvere il problema sentire i tecnici amanteani che avevano addirittura previsto apposite somme nel bilancio delle recenti opere pubbliche che hanno interessato la zona più esposta al mitico parfum “eau de fogne” che avvolge la nostra cittadina.
Ma ormai la gente sa!
Etichettato sotto