
Redazione TirrenoNews
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Anche la Corte Europea di Strasburgo è lontana dall’Italia
Mercoledì, 09 Ottobre 2019 17:03 Pubblicato in MondoL’Italia non è speciale.
E’ sola!
E la sentenza della Corte Europea di Strasburgo ne è la palese ed ultima dimostrazione
La Corte ha chiesto all’Italia di rivedere l’ergastolo ostativo.
Vuole che si perdoni chi ha ucciso con efferatezza decine e centinaia di persone in nome del “buonismo” e del “perdonismo”.
Nella sentenza della Cedu infatti lo Stato viene invitato a riformulare la normativa che prevede l'ergastolo ostativo in modo da non tener conto esclusivamente della mancanza di collaborazione con la giustizia.
Dal 22 ottobre la situazione potrebbe registrare un'accelerazione: la Corte Costituzionale è chiamata a decidere se la norma è legittima o meno.
Per il presidente emerito della Consulta Valerio Onida, che ha fatto parte del collegio di difesa di Viola, il carcere duro è «incostituzionale: bisogna che il legislatore modifichi la norma, se non lo facesse permarrebbe una violazione strutturale della Convenzione europea e si aprirebbe la strada a nuove condanne».
Una vergogna.
All’Italia non viene riconosciuto il dovere di combattere la mafia secondo le modalità che solo l’Italia può determinare!
Ed ecco cosa dice Gratteri.“È stata demolita la lotta alle mafie”.
’ durissimo il giudizio del procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, dopo la sentenza con la quale la Corte Europea di Strasburgo ha chiesto.
Per un magistrato che da anni lotta in prima linea contro la ‘ndrangheta, la sentenza è illogica e irrazionale, “perché un boss non smette mai di essere tale, per cui l’idea che un giorno possa comunque uscire dal carcere diventa, comunque, la prospettiva per tornare a essere un capo a tutti gli effetti, mantenendo in maniera sempre più forte i contatti con l’esterno”.
Rispondendo alle domande dell’Agi, Gratteri non esprime dubbi: “Con questa decisione passa l’idea che si possa commettere qualunque crimine, tanto prima o poi potrai uscire dalla galera, conservando la caratura criminale che deriva dalla forza di non collaborare, ma di chiudersi nell’omertà assoluta”.
Rischia di scomparire, dunque, a parere del magistrato, un punto cardine nella lotta alle mafie: “Il regime del 41 bis e quello dell’ergastolo hanno rappresentato fino ad oggi – ha affermato il procuratore Gratteri – la garanzia che il boss sarebbe rimasto in carcere senza poter più esercitare il suo potere, anche per questo molti di essi hanno deciso di collaborare, cosa che adesso rischia di non avvenire più”.
Gratteri è preoccupato per gli effetti che potranno esserci non solo in Italia: “I mafiosi tireranno ora un grande sospiro di sollievo, perché quello espresso dalla Corte di Strasburgo è un principio devastante per il nostro sistema antimafia che – ha aggiunto - non può essere paragonato o uniformato a quello di altre realtà perché qui ci sono specificità assolutamente diverse”.
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Vergogna. Anziana di 90 anni fatta scendere dal pullman di Francesco Gagliardi
Mercoledì, 09 Ottobre 2019 15:59 Pubblicato in Storia locale della CalabriaAmici, oggi vi voglio dare due notizie: una brutta e un’altra bellissima.
Siamo a Carrara, una bella cittadina Toscana, conosciuta in tutto il mondo per i suoi marmi.
Una signora di 90 anni viaggia sull’autobus, però il suo abbonamento è scaduto da alcuni giorni.
Non se ne era accorta.
Quando il controllore, una femmina, le chiede il biglietto,lei mostra l’abbonamento.
Era purtroppo scaduto.
E allora il controllore, sempre ligio al proprio dovere, invita la signora a scendere con lei perché dovrà compilare il verbale della contravvenzione.
La signora cerca in tutti i modi di far capire al controllore che lei è in buona fede, ha l’abbonamento, si è dimenticata di rinnovarlo e non ha mai preso l’autobus senza pagare il biglietto.
Chiede scusa, si vergogna dell’accaduto ed è disposta a pagare subito il biglietto.
Niente da fare.
Chi viaggia in autobus deve essere in possesso del biglietto regolarmente obliterato.
E chi non ce l’ha viene multato anche se è un uomo o una donna di 90 anni.
Nei paesi civili, ma anche nella nostra Calabria alcuni anni fa le persone anziane potevano viaggiare gratis.
Ora non più.
I Sindaci e i Presidenti della Regione Calabria hanno tolto questo privilegio.
Le casse comunali e regionali ne avrebbero risentito.
Quindi anche le persone anziane devono pagare il biglietto come fanno tutti.
Come fanno tutti?
Ma per carità.
Molti salgono e scendono a piacimento dagli autobus e dai treni senza mai pagare il biglietto.
Se la signora fosse stata una donna extracomunitaria o una migrante o un bullo di periferia senza biglietto il controllore li avrebbe senz’altro graziati.
Scene che si ripetono, purtroppo, ogni santo giorno.
Basta salire su un treno o su un autobus. Ma quando accade a un italiano, a una persona anziana senza biglietto scatta sempre la sanzione.
Questa è la brutta notizia, ma in questa storia c’è anche la bellissima notizia.
Sull’autobus viaggiavano anche alcuni ragazzi, i quali, impietositosi dell’agitazione della vecchia signora, si sono offerti loro di pagare il biglietto.
Hanno staccato dal loro blocchetto di abbonamento il biglietto pronto per obliterarlo.
Ma il controllore, donna troppo solerte, ha fatto finta di non sentire le suppliche di quei ragazzi che erano venuti in soccorso della vecchietta.
Ha applicato alla lettera il regolamento.
Ha fatto, senz’altro, il suo dovere.
Però poteva comportarsi in un altro modo.
Resta, però, il bel gesto spontaneo e gratuito di quei ragazzi che senza pensarci due volte si sono offerti loro di pagare il biglietto alla signora.
E allora è tutto falso nel dire che i ragazzi di oggi non sono buoni a nulla.
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In Calabria sette deputati e quattro senatori in meno.
Mercoledì, 09 Ottobre 2019 15:42 Pubblicato in CalabriaIl disegno di legge costituzionale giunto al quarto e ultimo passaggio è stato approvato a larga maggioranza.
Elimina di netto 345 seggi, riducendo a 400 i deputati e a 200 i senatori elettivi
La legge costituzionale sul taglio dei parlamentari ha ottenuto il via libera definitivo con 553 Sì.
Il provvedimento, cavallo di battaglia del M5s, punta a ridurre il numero dei deputati a 400 dagli attuali 630 e dei senatori a 200 dagli attuali 315: in tutto si tratta di 345 seggi eliminati di netto.
Questo taglio decorrerà dalla data del primo scioglimento o della prima cessazione delle Camere successiva alla data di entrata in vigore della riforma.
A seguito della riforma, il numero degli abitanti per deputato aumenta da 96.006 a 151.210.
Il numero di abitanti per ciascun senatore cresce da 188.424 a 302.420.
Questo comporterà la necessità di ridisegnare i collegi con un'altra legge.
Il taglio, in particolare, prevede in Calabria la riduzione da 20 a 13 dei deputati (meno 35%), mentre i senatori diminuiranno da 10 a 6 (meno 40%).
Questi i 20 deputati Eletti
Movimento 5 Stelle
- Francesco Sapia, Corigliano;
- Carmelo Misiti, Castrovillari;
- Anna Laura Orrico, Cosenza;
- Elisabetta Barbuto, Crotone;
- Pino D’Ippolito, Catanzaro;
- Federica Dieni, Reggio Calabria.
- Francesco Forciniti, Calabria Nord;
- Elisa Scutellà, Calabria Nord;
- Alessandro Melicchio, Calabria Nord;
- Dalila Nesci, Calabria Sud;
- Paolo Parentela, Calabria Sud.
Centrodestra
- Wanda Ferro (Fratelli d’Italia), Vibo Valentia;
- Francesco Cannizzaro (Forza Italia), Gioia Tauro.
- Roberto Occhiuto (Forza Italia), Calabria Nord;
- Jole Santelli (Forza Italia), Calabria Sud;
- Maria Tripodi (Forza Italia), Calabria Sud;
- Domenico Furgiuele
Centrosinistra
- Enza Bruno Bossio (Partito Democratico), Calabria Nord;
- Antonio Viscomi (Partito Democratico), Calabria Sud.
- Nico Stumpo (Liberi e Uguali), Calabria Sud.
Questi i 10 senatori eletti:
Movimento 5 Stelle:
- Margherita Corrado, collegio Crotone-Corigliano;
- Nicola Morra, Cosenza;
- Silvia Vono, Catanzaro.
- Rosa Silvana Abate,
- Bianca Laura Granato,
- Giuseppe Auddino
Centrodestra
- Marco Siclari (Forza Italia),collegio Reggio Calabria.
- Giuseppa Mangialavori (Forza Italia);
- Matteo Salvini (Clotilde Minasi) Lega.
Centrosinistra
- Ernesto Magorno (Partito Democratico).
Chi resterà fuori alle prossime elezioni?
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